Tutta colpa di America e Israele, e delle "bombe intelligenti" quando le preoccupazioni umanitarie sono solo un pretesto per l'odio ideologico
Testata: Il Messaggero Data: 02 agosto 2006 Pagina: 2 Autore: Roberto Romagnoli Titolo: «L'Unicef già morti 200 bambini, diritto internazionale calpestato»
Roberto Romagnoli firma sul MESSAGGERO del 2 agosto 2006 un articolo sui bambini morti nella guerra in Libano. Grondante di retorica l'articolo evita accuratamente di indicare le responsabilità di Hezbollah, che si fa scudo dei civili, e dell'ideologia jihadista che promuove e sfrutta il "martirio" dei bambini. Nessun cenno nemmeno ai bambini israeliani vittime del terrorismo.
Da queste omissioni si capisce bene che la preoccupazione di Bongiorni non è quella di indicare le cause di una tragedia e di favorire la loro rimozione, ma piuttosto quella di intentare l'ennesimo processo a Israele, all'America e alle loro "bombe intelligenti" (che sono comunque armi con le quali si può tentare, e in parte riuscire, di ridurre il numero delle morti civili, una preoccupazione del tutto estranea ai nemici dell'America e di Israele)
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