Due bambini uccisi a Nazareth da Hezbollah ecco chi dà la notizia, chi la nasconde, chi intorbida le acque: rassegna di quotidiani
Testata: Informazione Corretta Data: 20 luglio 2006 Pagina: 0 Autore: la redazione Titolo: «Due bambini uccisi a Nazareth da Hezbollah»
I missili di Hezbollah colpiscono Nazareth e uccidono due bambini arabo-israeliani. Come informano su questo fatto i giornali italiani? AVVENIRE, quotidiano cattolico, pubblica in prima pagina un editoriale di Giorgio Bernardelli, che riportiamo:
Giocavano per strada i due fratellini di Nazareth. All'ombra del campanile bianco della basilica dell'Annunciazione, che domina tutta la città. Sono morti così, a tre e nove anni, i due bambini di Nazareth. Se c'era una soglia ancora più dolorosa da superare in questa escalation che di nuovo sfigura la Terra Santa, ieri pomeriggio è successo. La morte e il dolore portato dai missili degli Hezbollah, hanno toccato la città dell'Annunciazione, dell'infanzia di Gesù, dei trent'anni «nascosti» in mezzo alla sua gente. Nemmeno più, com'era successo l'altra sera, Nazareth Illìt, la città nuova sulla collina a qualche chilometro di distanza, dove vivono gli ebrei russi. Sono caduti a Paolo VI Street, la strada centrale, così ribattezzata dopo la visita di Montini. Stavolta è proprio il cuore dell'antichissimo abitato dove duemila anni fa iniziò la vicenda del «Nazareno» a essere stato colpito. E quasi a ricordarci che la santità dei luoghi non è mai separabile dalla dignità dell'uomo che li abita, sono bambini le vittime. Fa venire i brividi pensare che siano morti mentre giocavano, esattamente come avrà fatto anche il piccolo Gesù, qui, duemila anni fa. Siamo all'ennesima follia. Bambini arabi uccisi a Nazareth da un missile intelligente sparato da altri arabi. In una città dove i musulmani oggi sono maggioranza e i minareti sono quanti (se non più) delle croci. Eppure Hezbollah, che dovrebbe voler dire il «partito di Dio», spara comunque su Nazareth. È il segno più eloquente di come, in questa carneficina, non ci sia più nemmeno un simulacro di logica. Non sappiamo ancora se i due bambini morti ieri fossero cristiani. Ma è un fatto che in questa guerra i cristiani sono sotto tiro da una parte come dall'altra della barricata. Possono morire a Beirut esattamente come a Nazareth. Insieme ai tanti innocenti, israeliani quanto libanesi, ostaggio di questo conflitto. Si dicono tante parole in queste ore. Ma sulle nostre labbra, come invitava l'altra sera il Papa, non possono che esserci soprattutto quelle della preghiera. Kaire Maria, cioè Ave Maria, recita l'antichissimo graffito in greco nelle grotte sotto la basilica dell'Annunciazione. Sono le parole dell'Angelo alla Vergine, che raccontano di un Dio che si è fatto carne nella storia. Anche in quella ferita della Nazareth di oggi.
Nelle pagine ineterne un articolo, di Luigi Geninazzi, è dedicato a Nazareth. Anche REPUBBLICA, dedica una rticolo, di Renato Caprile,alla vicenda
Il MESSAGGERO ignora i due bambini morti in tutti i suoi titoli. "Razzi su Nazareth" è il massimo che viene concesso alla vicenda nell'occhiello in prima. Poi una frase nella cronaca di Eric Salerno, ineggiante alle capacità militari di Hezbollah e all'uccisione di due soldati israeliani.
"Beirut muore sotto le bombe. Razzi su Nazareth" è il titolo in prima pagina sull'UNITA' (cliccare sull'immagine in alto a destra per ingrandirla). Nessun accenno alle vittime neppure nel sottotitolo o nei titoli delle pagine interne. Un breve racconto si trova nella cronaca di u.d.g. a pagina 2.
"Razzi Hezbollah su Nazarteh. In Libano già trecento morti" è il titolo della cronaca di Aldo Baquis a pagina 4 della STAMPA. Non nominati , ancora, i morti di Nazareth, mentre riguardo al Libano si sommano morti civili e appartenenti ad Hezbollah dall' inizio della guerra.
Il MANIFESTO relega la notizia all'interno della cronaca di Fausto della Porta, cercando, dando spazio a voci infondate delle quali non specifica la provenienza e non prendendo in considerazione le dichiarazioni degli abitanti arabi di Nazareth riferite dagli altri quotidiani (ad esempio il CORRIERE ), secondo le quali sarebbe stata finora diffusa la convinzione che gli Hezbollah si sarebebro limitati a colpire i quartieri a maggioranza ebraica. Ecco il testo:
La guerra è entrata poi di prepotenza anche nella città santa per i cristiani di Nazareth, in Galilea, colpita da due razzi Katyusha sparati dal Libano sud dai miliziani sciiti di Hezbollah. Uno dei razzi è precipitato in una zona di stradine strette e di povere case ammucchiate, ad alta densità di popolazione, e ha ucciso due bambini arabi-israeliani di tre e nove anni. I due fratellini stavano giocando per strada quando l'esplosione del razzo li ha uccisi. Altre 10 persone sono state ferite, una almeno è in condizioni gravi. I soccorsi hanno faticato non poco a raggiungere il luogo dell'esplosione, attraverso le viuzze strette e affollate. Stando ad alcune fonti l'arrivo dei razzi non sarebbe stato annunciato dalle sirene. La popolazione si trovava all'esterno e non aveva cercato rifugio nelle case.
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