I quotidiani di fronte alla crisi israelo-libanese una rassegna
Testata: Informazione Corretta Data: 19 luglio 2006 Pagina: 0 Autore: la redazione Titolo: «Rassegna di quotidiani sulla crisi israelo-libanese»
Corretta la cronaca di Cristiano Fubiani pubblicata dal SECOLO XIX . In essa è tra l'altro chiaramente sottolineato che le azioni israeliane costituiscono una risposta all'aggressione di Hezbollah compiuta con il lancio di razzi katyusha.
Un articolo "In Galilea arrivanop i prestigiatori per strappare un sorriso alla gente" è dedicato alle condizioni della popolazione della Galilea sotto i bombardamenti.
Il MESSAGGERO tace dell'aggressione contro Israele. Dedica un articolo alla situazione in Libano ("Beirut, rischio di catastrofe umanitaria") e uno alle dichiarazioni di Olmert ("Olmert c'è l'Iran dietro i rapimenti)
Il primo si conclude con le dichiarazioni della responsabile di una ong libanese:
E' incredibile che per due soldati si stia distruggendo il Libano
Incredibile a noi sembra soprattutto che un quotidiano possa far finta che il bombardamento di Israele con i razzi katyusha non esista
Nel secondo articolo, "Olmert c'è l'Iran dietro i rapimenti" Salerno accusa in sostanza Israele di essere un vero ostacolo al cessate il fuoco, dato che prima di accettare le forze di interposizione dell'Onu vuole concludere il disarmo di Hezbollah. Ma, naturalmente, un cessate il fuoco sarebbe possibile anche subito, se Hezbollah (che ha detto no all'Onu) sospendesse gli atacchi e liberasse i soldati rapiti e il governo libanese procedesse, come gli chiede l'Onu , al disarmo del gruppo terrorista.
Anche AVVENIRE si concentra in modo esclusivo sulla situazione libanese: con due grandi articoli che tengono una pagina ciascuno: "Libano, sette giorni di bombardamenti. Quasi 250 le vittime " e "Lo spettro della fame tra le macerie di Beirut", come pure l'UNITA' ("IN Libano mezzo milione di sfollati)
Molto scorretto il titolo prima pagina sulla STAMPA: "Israele, no all'Onu:avanti con i raid". Israele non ha detto "no all'Onu" (come invece ha fatto Hezbollah), ha posto delle condizioni sul mandato della missione, che dovrebbe opporsi a nuove aggressioni dei terroristi.
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