lunedi` 21 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






La Repubblica Rassegna Stampa
19.07.2006 La tragedia della guerra in Israele e in Libano
due testimonianze

Testata: La Repubblica
Data: 19 luglio 2006
Pagina: 2
Autore: Edna Calò Livne - Lina Khoury
Titolo: «I bambini vanno al sud e Haled sta chiuso in casa - La rivoluzione della guerra sulle vite dei bambini»
Due testimonianze sulla guerra. Quella dell'israeliana Edna Calò Livne e quella della libanese Lina Khoury, pubblicate da La REPUBBLICA del 19 luglio 2006:

 I kibbutzim vicino a Gerusalemme hanno proposto di aiutarci. Ora è il loro turno di accogliere i bambini in pericolo. Accompagno il mio piccolino, Or, all´autobus. «Hai portato il sacco a pelo?», domanda Tal, una bambina vispa che sei giorni fa ha chiesto alla mamma perché non la smettevano con i fuochi d´artificio, che le fischiavano le orecchie e le faceva male la testa. «Ci porteranno a vedere Israele in miniatura, e la grotta delle stalagmiti di Bet Shemesh», dice a Or con gli occhi scintillanti. La sua mamma e´ una di quelle che ha organizzato questo viaggio: è stato molto difficile quando Tal e le sorelline hanno scoperto la vera natura di quei rumori assordanti. Finalmente sembrano respirare, questi bambini, dopo giornate intere e notti insonni chiusi nei rifugi. A un certo punto non sai più a che giocare, che raccontare. Tutti i discorsi sugli aspetti negativi della Tv finiscono al vento… perché è difficile d´estate, con 38 gradi all´ombra, tenere tuo figlio chiuso tra quattro mura di cemento armato 24 ore su 24.
A casa mia si è rotto un tubo dell´acqua. Chiamo Haled, l´idraulico del kibbutz, arabo mussulmano di Jish, un villaggio a 5 km da noi. Le sue figlie fanno parte del mio teatro dell´Arcobaleno. Una persona stupenda. «Mi dispiace Edna - mi dice con un filo di voce -. Abbiamo ordini di bloccare tutti i lavori, non si può andare in giro, è pericoloso». «Dimmi Haled, dormite nei rifugi li?». «Macché rifugi, in tutto il paese ce ne saranno tre, passiamo la notte sulla terrazza… Tanto non si può dormire». Ebrei e Arabi della Galilea, siamo tutti uniti nello stesso destino e nella stessa paura. Gli dico per incoraggiare sia me che lui: «Finirà presto. Fra poco metteranno fuori uso le basi dei Katyusha». «Ma che fuori uso! - mi risponde –. Non è neanche l´inizio. Sono furbi. Aspettano che entrino i soldati, e se entreranno il prezzo sarà alto». Sento che mi mancano le forze. Non ce la faccio ad immaginare nuovi tranelli, mine, ordigni, morti, feriti, mutilati, vedove, orfani, lacrime.
Ieri sera è arrivata la notizia: un razzo Katyusha è caduto proprio a Jish, non lontano da casa di Haled.
Edna Calò Livne
Romana, vive in Israele dal 1975. È fondatrice del «Rainbow Theatre» e della Fondazione «Bereshit la Shalom».

In questi giorni ho pensato a lungo a quando ero piccola e in Libano c´era la guerra civile: allora noi bambini non capivamo molto. Quando le scuole rimanevano chiuse, ed accadeva spesso, per noi era una festa. Erano belle anche le ore passate nei rifugi: eravamo tutti insieme, noi bambini, c´era sempre qualcuno a raccontarci storie e a farci giocare, quasi non ci accorgevamo di quello che succedeva fuori. Quanto è diverso oggi! Io e i miei amici passiamo ore davanti a radio e televisioni a cercare di capire cosa sta facendo il governo, come agirà la comunità internazionale, dove vuole arrivare Hezbollah e quale sarà il prossimo obiettivo degli israeliani. Una cosa però è uguale al passato: oggi come durante la guerra civile, di bambini in strada non se ne vede nessuno, tutti sono chiusi in casa o nei rifugi.
Non so cosa capiscano i bambini di oggi di quello ci è piombato addosso così improvvisamente: molto dipende dalle famiglie, da quanto i genitori parlano davanti ai figli, da quanto lascino la tv accesa in casa. Penso che molto dipenda anche dalla condizione economica delle famiglie. Chi è ricco può passare molto tempo in una casa grande e avere a disposizione cibo e generatori per l´energia: molte persone benestanti hanno lasciato le città per ritirarsi nelle più isolate case di montagna. Ma chi è più povero non può contare su grandi scorte di cibo e non ha un posto dove rifugiarsi: molte persone, dal sud del Libano o dalla periferia di Beirut, hanno lasciato le loro case e sono andate nelle scuole, che sono state trasformate in centri di accoglienza. I miei amici a Beirut mi dicono che ci sono molti bambini nelle scuole: pensano di organizzare dei piccoli spettacoli teatrali per distrarli e non farli pensare ai bombardamenti. Se tutto andrà bene, inizieranno nei prossimi due o tre giorni: voglio andare anche io con loro. Penso che presto lascerò il villaggio dei miei genitori e tornerò a Beirut: non c´è nulla che possa fare qui per aiutare chi sta soffrendo per colpa di questa guerra. In città almeno posso mettere a frutto il mio lavoro per dare una mano a chi è dovuto scappare.
Lina KhouryDrammaturga libanese, autrice di Haki Niswan, versione araba dei Monologhi della vagina

Cliccare sul link sottostante per inviare una e-mail alla redazione della Repubblica

rubrica.lettere@repubblica.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT