Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Testata: Corriere della Sera Data: 17 luglio 2006 Pagina: 13 Autore: Giovanna Cavalli Titolo: «Veglia in sinagoga o marcia "filo-araba" ?Sfida in piazza»
Dal CORRIERE della SERA del 17 luglio 2006:
ROMA — O di qua o di là. Per quanto tra piazza Venezia e il Ghetto non ci sia che una breve passeggiata a piedi, difficilmente ci sarà chi farà la spola tra le due manifestazioni di stasera. Che chiedono entrambe la pace tra Israele e Libano, ma con presupposti opposti. Alle 20.30 in piazza San Marco, di lato al Vittoriano, scatta il presidio anti- Israele voluto dal Pdci sotto le finestre della sua sede romana «contro un atto di terrorismo nel totale disprezzo degli innocenti», come l'ha spiegato il responsabile Esteri Jacopo Venier. E dallo stesso slargo, stessa ora, partirà una fiaccolata verso il Colosseo, simbolo mondiale della Pace, con Action for Peace, Arci, Un ponte per, Giuristi democratici, Fiom-Cgil e altre Ong pacifiste. Contro le rappresaglie israeliane in Libano e territori palestinesi. Oltre via delle Botteghe Oscure, oltre i ruderi di piazza Argentina, pochi metri ancora e c'è la Sinagoga. Qui invece la comunità ebraica ha convocato per le 22.30 una veglia di solidarietà per Israele con il rabbino capo Riccardo Di Segni e il neopresidente delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna. «Un happening aperto anche a chi non abbiamo potuto invitare», racconta il portavoce Riccardo Pacifici. «Sarà una maratona oratoria, ogni partecipante parlerà per pochi minuti da un palchetto». Pace, non politica. «Non metteremo sotto processo nessuno. Semplicemente siamo preoccupati per la popolazione israeliana prigioniera nei rifugi, temiamo per la sua sopravvivenza». Massiccia e trasversale la risposta all'appello. Tra i primi a prenotarsi un posto davanti alla Sinagoga: Giuliano Ferrara, Massimo Teodori, Magdi Allam, Daniele Capezzone («Ci sono momenti in cui è necessaria la testimonianza anche fisica delle proprie idee») e in collegamento da Bruxelles, Marco Pannella. Ha detto sì Gianfranco Fini. Invitati ma ancora non confermati Francesco Rutelli, Piero Fassino e Silvio Berlusconi. Sicuri Carlo Rossella e Fabrizio Del Noce. I diessini Lele Fiano e Giuseppe Caldarola che non ha dubbi sulla scelta di campo: «Non apprezzo la commistione di simpatia verso i terroristi dei pacifisti e degli amici degli Hezbollah come Diliberto che dialoga con Ahmadinejad e Hamas. Io sto dall'altra parte, ci sto da sempre. Israele è stato attaccato e si difende come può». Andranno Carlo Giovanardi e Lorenzo Cesa per l'Udc, una nutrita rappresentanza della Margherita, ovvero Antonio Polito, Gianni Vernetti sottosegretario agli Esteri, Enzo Bianco, Roberto Giachetti, Rino Piscitello ed Enzo Carra. Per Forza Italia faranno la veglia Paolo Bonaiuti, portavoce di Berlusconi, Sandro Bondi e Fabrizio Cicchitto che così ragiona: «Israele ha dato più volte prova di volere la pace, ora è vittima di atti di aggressione da Gaza e dal Libano, la risposta non è sproporzionata all'attacco». Ci sarà il portavoce di An, Andrea Ronchi: «Non ci ho pensato due volte, andare è scelta morale obbligata. Siamo vicini allo Stato e al popolo di Israele sotto attacco. Culturalmente prima che militarmente. Mi riferisco a certa parte politica che con gravissima equidistanza ha perso l'occasione di dimostrare coi fatti da che parte sta». Chi porterà la fiaccola verso il Colosseo la pensa diversamente. Dice Alessandra Mecozzi di Action for Peace: «Le vittime per noi sono tutte uguali, basta con aggressioni militari e bombardamenti, vogliamo la pace e subito, la reazione militare di Israele certo è molto pesante». In piazza San Marco si affacceranno Marco Rizzo, Manuela Palermi, Jacopo Venier e Fabio Nobile del Pdci (Oliviero Diliberto se anche non ci sarà dà il patrocinio politico), più Malabarba, Grossi e Cannavò per Rifondazione. Con i pacifisti ha scelto di sfilare il verde Paolo Cento: «Sono e resto filopalestinese. E trovo discutibile che esponenti del centrosinistra manifestino a fianco del centrodestra. Attenti che a tirare troppo la corda poi la corda si spezza». Gli risponde l'alleato Dl Enzo Carra: «Non si tratta di scegliere tra falchi e pacifisti, tutto quel che si può fare per trovare una soluzione va fatto. In questi momenti le polemiche interne fanno pena e fa pena chi le fa».
Cliccare sul link sottostante per inviare una e-mail alla redazione del Corriere della Sera