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Informazione Corretta Rassegna Stampa
12.07.2006 Attacco al confine settentrionale di Israele, due soldati sequestrati
la notizia su alcuni media italiani

Testata: Informazione Corretta
Data: 12 luglio 2006
Pagina: 0
Autore: la redazione
Titolo: «Attacco al confine settentrionale di Israele, due soldati sequestrati»

Civili e militari israeliani attaccati la mattina di mercoledì 12 luglio 2006 al confine settentrionale di Israele.
Undici feriti, due soldati sequestrati. Il premier Olmert dichiara: attaccati senza ragione da uno stato sovrano, non da terroristi. Truppe israeliane entrano in Libano.

Queste, in sintesi, le gravi notizie provenienti dal Medio Oriente.

Vediamo come le affrontano alcuni media italiani.

Corretti i servizi di Cristiano Fubiano al TG 5 delle 13 e di Claudio Pagliara al TG 1 delle 13.30.
La presentatrice del TG 1, però, introducendo il servizio sposta la capitale di Israele da Gerusalemme a Tel Aviv.
Probabilmente non per volontà di disinformare, ma per ignoranza, comunque grave in un telegiornale nazionale importante.

Repubblica.it, pur di giustificare il tutto, scrive che l'attacco contro Israele è avvenuto nel sud del Libano. Con insistenza, a dir poco sospetta, si ripete più volte nel testo dell’articolo l'espressione “territori occupati”. Sempre nel tentativo di rendere l’accaduto giustificabile, o comunque comprensibile, all’inizio dell’articolo si cerca di attribuire un rapporto di causa effetto tra le operazioni israeliane a Gaza e l’attacco terroristico degli Hezbollah. Attacco che in homepage viene definito “operazione”.
Ecco i testi:

 

Homepage

 

Raid a Gaza: 6 morti
Nel sud Libano rapiti
due soldati israeliani
L'obiettivo era un comandante dell'ala militare di Hamas, che è rimasto ferito. Muoiono due donne e due bambini. Azione degli hezbollah: chiedono in cambio la liberazione di detenuti. Nell'operazione uccisi altri due israeliani

 

Articolo - http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/esteri/medio-oriente-tre/raid-notte/raid-notte.html

 

I militari: "L'obiettivo era un capo delle brigate al Qassam
Colpita una palazzina, uccisi leader di Hamas, la moglie e i figli"

 

Raid su Gaza, morti sei palestinesi
Rapiti due soldati israeliani

La minaccia: "Avrete una risposta violenta e dolorosa"
Attacco venuto dal Libano, bombardati i territori occupati dal '67

 

GAZA - Cresce la tensione in Palestina e nei territori occupati da Israele ai confini con Libano e Siria. Questa notte ci sono stati bombardamenti israeliani a Gaza che hanno provocato sei morti e al mattino, nei territori occupati dal '67 da Tel Aviv, Hezbollah provenienti dal Libano hanno sferrato un attacco che ha portato al sequestro di due militari israeliani e all'uccisione di altri due.

I due soldati israeliani sono stati catturati e almeno altri due sono rimasti uccisi nei territori contesi tra Libano, Siria e Israele, secondo quanto riferito da fonti della sicurezza israeliane. Nella zona c'è stata intorno alle 9 di questa mattina una violenta battaglia. L'artiglieria di Hezbollah ha sparato una trentina di proiettili e razzi nel controverso settore, occupato dal 1967, delle fattorie di Shebaa. L'esercito israeliano ha risposto sparando una ventina di proiettili, poi un'offensiva con truppe di terra: "I nostri aerei, carri armati e l'artiglieria stanno operando all'interno del territorio libanese", ha fatto sapere un portavoce.

Poco dopo il rapimento è arrivata la rivendicazione della "Resistenza islamica", braccio armato di Hezbollah, che ha detto di aver sequestrato i due soldati e averli portati in "un luogo sicuro". In cambio degli ostaggi i guerriglieri chiedono la liberazione di detenuti nelle carceri israeliane.

Nel raid israeliano portato questa notte nella striscia di Gaza sono morte due donne e due bambini e ci sono stati 30 feriti. L'esercito di Tel Aviv aveva come obiettivo l'eliminazione di un comandante dell'ala militare di Hamas, Mohammed Deif, capo delle Brigate Ezzeddin al Qassam, che secondo fonti di intelligence si trovava in una palazzina nel Nord della striscia di Gaza. E ora le brigate al Qassam minacciano di preparare "una risposta violenta e dolorosa" all'offensiva

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