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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
05.07.2006 Fondamentalismo, giustificazioni del terrorismo , negazionismo sull'11 settembre
un'allarmante ricerca tra i musulmani europei

Testata: Corriere della Sera
Data: 05 luglio 2006
Pagina: 25
Autore: Magdi Allam
Titolo: ««Europa, un musulmano su 4 difende i kamikaze»»
Dal CORRIERE della SERA del 5 luglio 006:

Tra una legittima emozione calcistica e una sacrosanta vacanza al mare, forse vale la pena soffermarsi sulla realtà dell'inquilino della porta accanto e che potrebbe condizionare il nostro futuro. Come non preoccuparci del fatto che il 35% dei musulmani in Francia, il 25% in Spagna, il 24% in Gran Bretagna e il 13% in Germania legittimano gli attentati terroristici suicidi contro i civili «per difendere l'islam»? Il recente sondaggio condotto dal «Pew global attitudes project» fa emergere l'immagine di un'Europa sempre più in balia degli estremisti islamici.
Il Paese più a rischio è indubbiamente la Gran Bretagna. A un anno dalle stragi di quattro terroristi suicidi britannici nel centro di Londra (56 morti), la Gran Bretagna scopre che la «fabbrica del terrore» sul proprio suolo è sempre più radicata e pericolosa. L'MI5 stima che circa 8 mila musulmani, lo 0,5% del milione e mezzo con cittadinanza britannica, sostiene Al Qaeda. Ma nel sondaggio del Pew, ben il 14% dei musulmani britannici afferma di nutrire molta o qualche fiducia in Al Qaeda, un dato che è addirittura del 16% in Spagna, del 7% in Germania e del 5% in Francia. Ugualmente il 12% dei musulmani in Gran Bretagna, Spagna, Germania e il 9% dei musulmani in Francia pensano che la maggioranza dei musulmani nei rispettivi Paesi sostengono Al Qaeda. Ebbene se confrontiamo questi due primi dati, emerge che l'ideologia del terrore e del «martirio» islamico travalica Al Qaeda e appartiene a un ambito più ampio, quello di Hamas e dei Fratelli Musulmani che legittimano gli attentatori suicidi dei territori palestinesi, in Iraq, Afghanistan e Cecenia.
Questa ideologia della violenza e della morte poggia sull'antiamericanismo, l'antiebraismo e più in generale l'antioccidentalismo. Che si manifesta nel negazionismo e nel complottismo storico. Alla domanda «Gli attentati dell'11 settembre sono stati attuati dagli arabi?», rispondono «no» ben il 56% dei musulmani in Gran Bretagna, il 46% in Francia, il 44% in Germania e il 35% in Spagna. Il negazionismo dei musulmani britannici è a un livello addirittura superiore a quello dei pachistani (41%), dei nigeriani (47%) e dei giordani (53%).
Mentre la maggioranza dei musulmani europei manifesta una opinione favorevole nei confronti dei cristiani (il 91% in Francia, l'82% in Spagna, il 71% in Gran Bretagna, il 69% in Germania), nei confronti degli ebrei le percentuali si riducono drasticamente (il 71% in Francia, il 38% in Germania, il 32% in Gran Bretagna e il 28% in Spagna). E se consideriamo i Paesi musulmani interessati al sondaggio, colpisce il fatto che il più antiebraico è la Giordania (soltanto l'1% ha un'opinione favorevole degli ebrei), seguito dall'Egitto (il 2%), il Pakistan (il 6%), la Turchia (il 15%) e l'Indonesia (il 17%).
La maggioranza dei musulmani britannici (62%) è convinta che le relazioni tra l'Occidente e l'islam siano cattive e che la colpa sia al 48% dell'Occidente. Percentuali simili tra i musulmani in Germania (60% e 46%) e in Francia (58% e 52%), mentre in Spagna solo il 23% dei musulmani dà una valutazione negativa e solo il 28% addossa la responsabilità all'Occidente.
Per un altro verso, nella vicenda delle vignette satiriche su Maometto, i musulmani spagnoli sono in testa (con l'80%) nel ritenere che sia da condannare la mancanza di rispetto da parte dell'Occidente, a fronte del 5% che punta l'indice sugli islamici intolleranti. La pensano allo stesso modo il 79% dei musulmani in Francia, il 73% in Gran Bretagna e il 71% in Germania.
Eppure pensate che a fronte di questo quadro allarmante, il Pew ha ritenuto di accompagnare il titolo dell'inchiesta «Il grande discrimine: come gli occidentali e i musulmani considerano l'un l'altro», da un occhiello che recita: «I musulmani d'Europa sono più moderati». Si intende «più moderati» rispetto al passato, alla fase immediatamente successiva all'11 settembre 2001. Non so voi, ma a me non tranquillizza affatto questa valutazione relativa. Condivido piuttosto l'analisi del politologo Daniel Pipes che, analizzando il sondaggio, sottolinea l'affermazione del «fenomeno del Londonistan» in Gran Bretagna: più gli autoctoni si sottomettono, più gli islamici reagiscono in modo aggressivo a un comportamento percepito come un atto di debolezza. Se si considera l'insieme degli atteggiamenti dei musulmani, emerge che se la Gran Bretagna rischia perché in passato è stata permissiva al massimo, la Spagna rischia ugualmente perché attualmente promuove una politica lassista. E il dato globale sulla Francia e sulla Germania spiega che essere o non essere implicati nella guerra in Iraq non è significativo nella determinazione del livello di pericolosità dell'estremismo islamico. Sono insegnamenti che valgono per tutti, Italia compresa.

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