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La Repubblica Rassegna Stampa
02.07.2006 Trattare bene il governo di Hamas, indifferenza o ostilità verso Israele
è la linea dei giornali dell'Ing.Carlo de Benedetti

Testata: La Repubblica
Data: 02 luglio 2006
Pagina: 9
Autore: Fabio Scuto
Titolo: «Israele: " No al rilascio dei detenuti"»

I lettori di IC conoscono bene quanto REPUBBLICA sia faziosa nei confronti di Israele. E'la linea editoriale del gruppo Espresso-Repubblica dell'Ing.Carlo de Benedetti. A riconferma, invitiamo a leggere la  corrispondenzadi FabioScuto da Gerusalemme. Mai una domanda che possa dispiacere ai terroristi palestinesi, sembra che i bombardamenti siano una esclusiva di Israele. E i missili Kassam ? E a Khaled Meshal, che da Damasco guida Hamas, proprio niente da rimproverargli ? nemmeno una citazione piccola piccola ? La fanno gli altri quotidiani oggi, ma REPUBBLICA no,a Fabio Scuto interessa solo presentare in chiave negativa Israele. Ecco il suo articolo:

Continuano a piovere bombe sulla striscia di Gaza, trecentocinquanta solo ieri. Se la nuova offensiva di terra è stata "congelata" dal premier israeliano Ehud Olmert in attesa degli sviluppi della mediazione egiziana per la liberazione del caporale Gilad Shalit, raid aerei e bombardamenti navali si susseguono contro arterie stradali e obiettivi denunciati «come campi di addestramento» dei gruppi armati palestinesi. Battaglia fra soldati israeliani e militanti di Hamas nel sud della Striscia, dove un bulldozer dell´esercito, usato come "apripista" per i tank, è stato centrato da due razzi sparati dai palestinesi. Dopo sette giorni di bombardamenti, i nervi della popolazione civile nella Striscia sono messi a dura prova dalla mancanza di energia elettrica, di acqua. L´Unrwa, l´agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, avverte che le scorte alimentari e di carburante sono limitate e che la chiusura delle strade rende difficili gli approvvigionamenti.
La trattativa per la liberazione del soldato rapito è ancora in stallo. Israele ha respinto la richiesta del braccio armato di Hamas di liberare mille «prigionieri palestinesi, arabi e musulmani». «Il premier israeliano Olmert ha ribadito che non ci saranno contropartite, o Shalit sarà liberato o agiremo per la sua liberazione», ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri israeliano. Per il presidente palestinese Abu Mazen le prossime ore potrebbero essere «critiche» per gli sforzi in atto, soprattutto dell´Egitto, destinati a ottenere la liberazione del caporale Shalit. Abu Mazen, citato dalla radio pubblica israeliana, ha rivelato che finora la mediazione dell´Egitto non ha avuto successo «perché manca un indirizzo palestinese a cui rivolgersi». Secondo il presidente, la direzione politica all´estero di Hamas e il braccio armato del gruppo integralista a Gaza si rimpallano la responsabilità di una decisione sulla liberazione. Per Abu Mazen il premier Ismail Haniyeh, esponente di Hamas, non ha nessuna influenza sul gruppo rapitori.
Continua anche l´attività della comunità internazionale per disinnescare la crisi di Gaza. Il presidente degli Stati Uniti George Bush ha affermato che la liberazione del soldato israeliano catturato dai militanti palestinesi è la «chiave» per risolvere la crisi. Anche il presidente di turno dell´Unione europea, il premier finlandese Matti Vanhanhen ha chiesto ai palestinesi «il rilascio immediato del soldato israeliano preso in ostaggio» e a Israele «di fermare le sue operazioni militari». E domani il ministro degli Esteri israeliano Tzipi Livni, sarà a Mosca per un colloquio con il presidente russo Putin, «per informarlo degli sviluppi della situazione nella regione e per conoscere il suo punto di vista»; cioè oltre alla crisi palestinese si parlerà molto di Siria, che per gli israeliani è il «mentore» dei gruppi armati integralisti palestinesi.
Sulle condizioni del soldato Shalit - venerdì il padre aveva chiesto ai rapitori un «segnale» che fosse ancora vivo - ieri a Ramallah il vice-ministro per gli Affari dei prigionieri, Ziad Abu Ein, citando alcuni «mediatori» ha annunciato che è in condizioni stabili ed è stato visitato da un medico che gli ha curato una ferita alla spalla.

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