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I fascisti erano meno antisemiti di molti giornalisti di oggi. 30/06/2006
 Io credo che i fascisti nel 1938 fossero meno antisemiti della stampa italiana di oggi. Un "colono" viene trattato dalla stampa italiana allo stesso modo in cui era trattato un "ebreo" nel 1938. La stampa italiana (Repubblica e Avvenire per esempio, ma anche varie testate provinciali) non solo hanno chiamato Eliahu Hasheri un "colono", senza aggiungere nessun particolare umano della vita di questo ragazzo, ma ha aggiunto che un altro "colono" di 60 anni (abitante a Rishon Lezion, informiamo, che e' nel pieno centro di Israele, e quindi "colono" non e' ... ) e' stato anche lui, forse, rapito. Il termine "colono" in Italia presume una colpevolezza intrinseca, una cosa per la quale "e' giusto" che si venga ammazzati. Sessanta anni fa' c'erano la Gestapo e le unita' SS naziste, che ammazzavano ebrei, mentre oggi coloro che si occupano della stessa attivita' vengono chiamati dai giornalisti italiani con i termini di "militanti", "dirigenti di Hamas", "miliziani resistenti", "guerriglieri" , ma quasi mai "terroristi", ne' "criminali". Io credo che i fascisti facevano alcuni ragionamenti logici che avevano una minuscola percentuale di verita' parziale, e in un modo molto simile, anche la stampa e i politici anti-israeliani di oggi fanno ragionamenti logici che hanno la stessa percentuale di verita' parziale. A mio parere la sinistra antiamericana di oggi e' molto simile al movimento fascista degli anni trenta, mentre il fondamentalismo islamico e' praticamente identico al nazismo tedesco. Quindi oggi esiste questo nuovo asse nazifascista rappresentato dalla tacita alleanza tra la sinistra antiamericana e gli islamici fondamentalisti. Le verita' parziali di cui erano convinti i nazifascisti erano anche queste : "la pace nel mondo ci sara' quando non ci saranno piu' gli ebrei che controllano le banche e che sono anche comunisti". Effettivamente una percentuale di verita' minima e parziale esisteva in questo ragionamento logico : c'erano alcuni ebrei ricchi proprietari di banche e c'erano anche molti ebrei tra i comunisti russi ai tempi di Lenin. Allo stesso modo esiste una percentuale minima di verita' nei ragionamenti della stampa anti-israeliana, succube della propaganda islamica. Quello che accomuna il nazifascismo alla stampa anti-israeliana di oggi e' la parzialita' dei loro ragionamenti rispetto alla verita' delle situazioni, nei fatti. E' vero, nel passato ci sono stati "coloni" che hanno ammazzato alcuni arabi innocenti. E' successo. Ma per un "colono" assassino si possono trovare 10.000 diecimila tentativi di assassinio di ebrei innocenti da parte del terrorismo islamico. E questo numero non e' stato inventato cosi' a caso dalla mia immaginazione : in tre anni tra il 2000 e il 2003 ci sono stati 25.000 attacchi volti all' assassinio di civili ebrei innocenti. La percentuale di assassini ebrei (sia in abiti civili che con la divisa militare) nello stesso periodo di tempo e' stata effettivamente di uno (ebreo) su diecimila (arabi). Eppure la stampa italiana, per la maggiore, trasfigura i dati e le situazioni. Anche il nazifascismo lo faceva. C'era un nocciolo di verita' nei ragionamenti dei nazifascisti, e c'e' un nocciolo di verita' nei ragionamenti della stampa anti-israeliana. Ma un nocciolo, non e' tutta la verita' anzi, e' solo una visione parziale e molto distorta della verita'.
Alberto Levy

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