L’Apicella, ancora si diletta in disegni da disgusto. Pare, la sua, una rivalsa testarda ed immatura, dopo aver ricevuto innumerevoli manifestazioni di dissenso e disapprovazione, inviategli da più parti a seguito della precedente ignobile vignetta.
Il partito che lo ospita, insieme al suo giornale più rappresentativo, dimentica che ora sta al governo grazie al voto di persone che hanno voluto caparbiamente credere nella democrazia e non nella maldicenza e nella trivialità.. Sarà bene che Apicella si trovi al più presto ad assaporare il terribile disagio della disoccupazione data la sua attitudine a non saper disegnare, lasciando magari il posto a colleghi ben più dotati.
P.Carta