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Deborah Fait
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L'ossessione planetaria che si chiama Israele 21/06/2006
E' successo  il finimondo ai Mondiali di calcio: un giocatore della squadra del Ghana, proveniente dall'Hapoel Tel Aviv, alla fine della partita vinta dalla sua squadra, tira fuori da una tasca dei pantaloncini un piccola bandiera di israele e la sventola ridendo felice. Perche'? Per motivi suoi, forse per la gioia di aver vinto, forse per rendere omaggio al Paese, Israele, che lo ospita e lo ama, un gesto insomma di pura e semplice felicita'.
In se' il fatto non avrebbe grande importanza, lo sport affratella, dicono, ma diventa un caso internazionale se la bandiera sventolata e' quella di Israele, in questo caso lo sport divide e un gesto innocente non e' piu' una semplice manifestazione di gioia ma  diventa uno scandalo mondiale.
I giornalisti arabi presenti allo stadio, senza eccezione, si sono messi a urlare  isterici "Cosa stai facendo", lo urlano in diretta, con orrore!
Il mondo arabo-islamico, notoriamente razzista e antisemita, fa scoppiare immediatamente il caso, accusa Paintsil di essere un agente del mossad, parla di complotto sionista.
Il Ghana chiede scusa, fa passare il proprio giocatore per un povero sempliciotto, naiif, qualcuno , in Italia, insinua essere stato pagato dai "sionisti".
Lui, John Painstil, e' obbligato dalla Federazione Calcio del Ghana a chiedere scusa.
Fantascienza? Viviamo in un mondo sbagliato?
Viviamo in una societa' dove comandano loro, gli arabi e chi gli fa uno sgarro , perche' per loro la bandiera di Israele e' come per il toro la muleta rossa, e' finito! Finito!  
E' di oggi la notizia che il Ghana ha chiesto scusa anche alla Lega Araba.
Capite? la lega Araba e' come l'ONU degli arabi, rappresenta paesi con cui Israele ha gia' fatto la pace e altri paesi con cui dovrebbe farla, eppure questo organismo che dovrebbe essere serio ha preteso le scuse perche' un calciatore, nella foga della vittoria,  ha sventolato una bandierina di Israele.
Scandaloso!
Questo dovrebbe far capire chi sono queste persone e come sono lontane dalla sola idea della pace e del dialogo  ma sappiamo tutti che nessuno proferira' verbo contro di loro in difesa di Painstil e del suo gesto di felicita'. Sappiamo tutti che il giocatore verra' lasciato solo tra le fauci  dei barbari.
I pacifisti dicono a Israele "dovete parlare , parlare, parlare con loro".
Parlare? Con chi? E' possibile parlare di cose serie come la pace e la fine del terrorismo con gente che considera uno sgarro incommensurabile lo sventolio di una bandierina israeliana in un campo di calcio?
Si puo' parlare con chi vuole le scuse per questo? Scuse per cosa? scuse perche'?
Come si puo' avere un dialogo con chi e' cosi' lontano da ogni valore civile e democratico?
Non e' difficile immaginare che Painstil, con il suo gesto, ha messo a rischio la propria  vita. Tornera' in Israele dove risiede la sua famiglia, ma poi? Cosa lo aspettera' quando andra' a giocare altrove? Ha un marchio indelebile, gli sta simpatico Israele, ama Israele, lo ha onorato sventolandone la bandiera che teneva in tasca a mo' di portafortuna. E' finito ormai.
Chi ama Israele, e lo dimostra apertamente e senza paura, perde ogni diritto, diventa un paria per gli arabi e per i loro schiavetti europei.
Cosa dite che sarebbe accaduto se avesse sventolato una bandiera palestinese? , Sarebbe scoppiata un'ovazione in onore suo e del coraggioso popolo palestinese e Painstil diventerebbe miliardario.
Poveraccio, come tanti di noi , ha scelto di stare dalla parte sbagliata.
Dalla nostra parte non c'e' onore, non ci sono soldi, ci sono solo insulti e minacce ma abbiamo il rispetto di noi stessi perche' difendiamo la democrazia e l'onesta' di un Paese aggredito da piu' di 60 anni, ininterrottamente, che sa sempre mantenersi giusto. Nessun paese al mondo avrebbe la pazienza di Israele eppure viene demonizzato ogni volta che dall'altra parte muore un civile.
E' terribile, i bambini non dovrebbero mai essere uccisi ma sarebbe ora di gridarlo forte ai loro padri, ai loro fratelli.
Gridiamoglielo una buona volta! basta mandare i vostri figli al macello!
Quando si mettono le rampe di lancio missili in mezzo alla gente,   quando si va girellando per le strade affollate di una citta' con furgoni pieni di razzi katiuscha   e' inevitabile che vengano colpiti i civili. Ed e' ancora piu' inevitabile quando i terroristi fanno il lancio e prima che arrivi la risposta scappano, mentre gli altri restano la' a guardare, probabilmente non abbastanza veloci come i loro padri assassini .
Possibile che mai nessuno si chieda come mai tanti bambini vengono colpiti? Possibile che mai nessuno voglia sapere perche' i genitori non tengono lontani i loro figli dalle postazioni del terroristi?
Possibile che nessuno si scandalizzi per l'uso di scudi umani che fanno i palestinesi?
E tutti sono scudi umani da quelle parti, per quella gentaglia, tutti,  bambini, mogli, donne incinte, ragazzini, tutti la', una folla.
Israele ha solo due possibilita',  rispondere colpo su colpo o lasciare che loro continuino la loro attivita' di assassini, senza difendersi.
Un'altra cosa deve smettere di fare Israele, chiedere scusa!
Sono i genitori di quei bambini che dovrebbero chiedere scusa e sono i genitori di quei bambini che dovrebbero saltare addosso ai terroristi che li fanno ammazzare.
Una famiglia di Beit Hanun, nel cui giardino hamas metteva le rampe, lo ha fatto, si e' ribellata ma... non si e' piu' saputo niente di cosa le sia successo.
 
Un'altra cosa sta accadendo in questi giorni. La Croce Rossa Internazionale sta per varare il simbolo che permetterebbe anche a Israele, dopo 60 anni , di entrare a far parte dell'Organizzazione. Anche qui  sono gli arabi che si oppongono, lo fanno dal 1949, e non e' del tutto sicuro che passera' la mozione perche' continuano a sbraitare che no, Israele non deve entrare.
 
Vedremo, l'unica speranza che abbiamo tutti noi democratici, per il bene del Mondo non solo di Israele, e' che il petrolio finisca presto.
 
Deborah Fait  

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