Spett. Redazione I.C.,
visti i continui e reiterati servizi scorretti in termini di informazione della giornalista del TG5 Donitilla Savignoni, vista l'arroganza con cui ha risposto alle Vs. civili puntualizzazioni sul suo modo di proporre le notizie, vista la mancata presa di posizione del direttore del TG5 Carlo Rossella nei confronti delle lettere di protesta, il che equivale ad un esplicito consenso " alla correttezza" circa i servizi della sua corrispondente, onde non perdersi in vani e sterili tentativi di indurla a rispettare se non il "vero" almeno il verosimile, propongo di:
a) predisporre una lettera che sottoscritta dai lettori di I.C. faccia sentire il peso delle rimostranze
b) tempestare la redazione del TG5 di e-mail con articoli che sui medesimi accadimenti danno versioni dissimili: se non "vere" o "verosimili" almeno corrette.
Tertium non datur, sarebbe tempo sprecato.
Con stima e cordialità
Giuseppe Casarini-Binasco (MI)
Ma quando riuscirete a fare servizi corretti sulla situazione israelo palestinese?
Quale opinione si potrà fare uno spettatore non informato ascoltano i vostri servizi? Che il governo israeliano (perché terrorista) lancia una "pioggia di missili" su Gaza, pioggia sotto la quale, non contenti di quello che viene dal cielo, hamas e fatah se le danno di santa ragione (chissà perché!).
A seguito di questo incomprensibile attacco israeliano si dice "la tregua è rotta"; ma di quale tregua parlano? Gli attacchi di Hamas non si sono mai interrotti.
Sono veramente demoralizzata dall'insipienza di questi servizi!
Ci vuole davvero tanto ad aiutare gli spettatori a farsi un'idea su situazioni certamente complesse, ma non incomprensibili?
Non credo proprio!
Cordialmente
Patrizia Amaro Nessi
Alla c.a. del direttore del TG5. Se non ci fosse stato lo scambio di lettere sui servizi precedenti tra la vs. notista D.Savignoni e la redazione di
Informazione corretta , si resterebbe perplessi dalla parzialità dell’informazione fornita sui fatti di Gaza. Alla luce però degli scritti precedenti mi sembra difficile non etichettare la suddetta di antisemitismo viscerale. Anche le smentite del governo dello Stato di Israele (non entità sionista, queste formule le lasci alla propaganda palestinese che gliele rifila sottobanco!) suffragate da prove sull’incompatibilità dei tempi del tiro e dello scoppio, sulla incompatibilità tra le schegge rinvenute ed i proiettili Israeliani, sulla altissima probabilità della presenza di un ordigno dimenticato nella sabbia da Hamas, vengono del tutto vergognosamente taciute. Non è questo il modo di informare, e me ne dispiaccio fortemente.
Lello Abbina - Roma
Caro Direttore, sono un'italiana residente in Israele da due anni. Il mio legame con l'Italia si basa anche sull'ascolto dei vari telegiornali. In particolare ho sempre seguito il TG5, perché l'ho sempre considerata un giornalista corretto e non incline alla moda dell'informazione faziosa. Mi stupisco quindi che il suo TG, nei servizi si Domitilla Savignone sulla situazione a Gaza, segua questa china, proponendo una versione dei fatti che non tiene in alcuna considerazione la realtà. In particolare, mi riferisco al fatto che, pur citando i lavori della Commissione di inchiesta dell'esercito israeliano, non se ne spiegano le conclusioni (per esempio, la discordanza tra l'ora in cui sarebbe partito l'unico proiettile dell'artiglieria israeliana e l'ora della strage, l'incompatibilità tra i frammenti estratti dai feriti e i proiettili israeliani, informazioni di fonte palestinese sulla presenza di mine sulla spiaggia, ecc,). Inoltre, la stessa Savignone imputa a questa presunta strage israeliana la responsabilità della rottura di una tregua che non è mai esistita, considerato che sul suolo israeliano non sono mai cessati i lanci di missili Qassam e, ora, anche dei Katiusha. Né si fa mai menzione del danno psicologico che tali lanci provocano nei bambini israeliani. Ma veramente crede, caro Direttore, che questa sia la via per contribuire alla pace in questa tormentata regione? Oppure devo pensare che anche il TG5 si sta allineando agli orientamenti di politica estera della nostra nuova classe dirigente? Perché Claudio Pagliara, del TG 1, riesce a fare un'informazione corretta e la Savignone no? Non operano nello stesso scenario? Non dispongono delle stesse fonti? Oppure, la Savignone, a priori, scarta quelle che non considera politicamente corrette? La ringrazio dell'attenzione e la saluto cordialmente, Cecilia Nizza
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