giovedi` 10 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






 
Angelo Pezzana
Israele/Analisi
<< torna all'indice della rubrica
I suicidi a Guantanamo sono la prosecuzione della jihad con altri mezzi? 13/06/2006
Nessun carcere ha mai attratto tanta attenzione come Guantanamo. Interessavano poco le prigioni di Saddam Hussein, Fidel Castro fa delle sue a Cuba quello che vuole, idem Ahmadinejad in Iran, dove sevizia e fucila oppositori nel totale disinteresse dell’occidente, abituato ormai ad indignarsi solo se c’è di mezzo l’America. La Stampa scriveva ieri che i " simboli dell’ingiustizia, una volta monopolio di paesi, civiltà e regimi lontani, hanno cambiato patria: ora appartengono all’occidente". E la parola terroristi viene messa nella titolazione fra virgolette. E per bene che vada, viene data benevola attenzione alle dichiarazioni del Dipartimento di Stato USA che avanza l’ipotesi che i tre detenuti si siano suicidati per "fare pubbliche relazioni". Una affermazione che ha suscitato scandalo e indignazione su quasi tutti i mezzi d’informazione, mentre i movimenti pacifisti internazionali, Amnesty in testa, ne chiedono la chiusura. Invece l’analisi del Dipartimento di Stato non solo è corretta, ma ha detto  meno di quanto doveva. Se il suicidio di un detenuto è un fatto gravissimo nella nostra società, dove il rispetto della vita è alla base dei  valori comuni, ben diverso è l’atteggiamento che guida il fondamentalismo islamico. La vita non conta nulla, per dimostrarne la veridicità non occorrono profonde elucubrazioni, basta guardare con quale orgoglio le madri degli shaid (martiri) palestinesi e non  mostrano le immagini dei loro giovani figli che si sono fatti saltare in aria dopo aver commesso una strage. Più figli si suicidano più l’onore che scende sulla famiglia è grande. Che insieme all’onore si accompagni un congruo assegno (succedeva con Saddam e con Arafat) non è particolare secondario. Lo stesso può essere avvenuto a Guantanamo. Come ci si può stupire se il suicidio dei tre terroristi arabi viene spiegato con il metro delle "pubbliche relazioni" ? Suididarsi a Guantanamo equivale a mettersi un corpetto esplosivo e salire su un autobus in Israele per poi farsi esplodere. Il risultato mediatico farà il giro del mondo, una iniezione di adrenalina e di esempio per le centinaia di poveri bamba che, fanatizzati dagli imam di turno nelle pie moschee, non aspettano altro che colpire, danneggiare il piccolo e il grande satana. Tre suicidi a Guantanamo sono un danno di immagine per gli Stati Uniti enormemente più grave di una sconfitta in battaglia. Sono un invito a nozze non solo per gli odiatori di professione che del pregiudizio anti-occidentale hanno fatto la propria bandiera, soprattutto professionale, sono un contagio garantito per tutti quegli editorialisti dei giornaloni che non gli par vero di superare a sinistra la concorrenza catto-comunista-noglobal. Per sincerarsene, dare un’ occhiata ai giornali di ieri. Chiudere Guantanamo, denunciare chi ha dato una mano alla Cia a catturare dei criminali prima che realizzassero i loro piani di morte, chiudere gli occhi e mai aprire bocca di fronte alle violazioni dei diritti umani che avvengono ogni giorno in tutti gli stati canaglia del mondo, sembrano questi i "valori" guida della grossa informazione nel nostro paese.

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT