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Informazione Corretta Rassegna Stampa
10.06.2006 Un esempio concreto di come si fa disinformazione
e l'invito a intervenire

Testata: Informazione Corretta
Data: 10 giugno 2006
Pagina: 1
Autore: vari
Titolo: «Gaza, strage sulla spiaggia dei bambini»

REPUBBLICA online di ieri 9 giugno ha dato subito  notizia del bombardamento della spiaggia di Gaza con il pezzo che pubblichiamo. A parte l' "esercito di Tel Aviv", rivelatore ce ne fosse ancora bisogno dell'ignoranza (o mala fede) di chi dirige il sito, il testo non si differenzia molto dagli articoli che sono apparsi oggi su tutti i quotidiani. Quel che invece è mancata è la completezza dell'informazione, il chi significa spiegare perchè le forze di difesa di Israele (non l'esercito di Tel Aviv, cari ignorantoni) hanno bombardato "quella zona" di Gaza. Lo scrive, all'interno della sua corrispondenza, Davide Frattini sul CORRIERE della SERA di oggi: "... dalla fine di marzo sono piovuti su Israele da Gaza tra gli 80/90 razzi". Ne sono colpite le città isrealiane di frontiera. Che deve fare il governo israeliano ? prenderne atto ? se non ci fossero gli attacchi del terrorismo comunque etichettato Israele impiegherebbe diversamente le sue forze di difesa. Questa nostra osservazione non ha praticamente avuto riscontro su nessun organo di osservazione. Inutile quindi pubblicare la cronaca di quanto è avvenuto, sarà sufficiente il resoconto di REPUBBLICA online che segue.Segue un commento di Alberto Levy dal sito "lascialatraccia".

GAZA - E' di almeno 10 palestinesi morti, tra i quali bambini e donne, e di una quarantina di feriti, il bilancio dell'offensiva israeliana contro la striscia di Gaza. L'esercito di Tel Aviv ha lanciato quattro attacchi aerei e un bombardamento navale, quest'ultimo da una imbracazione al largo di una spiaggia a Nord di Gaza, che avevano come obiettivo alcuni miliziani di Hamas che si accingevano a lanciare dei razzi verso il Sud di Israele. Sul cannoneggiamento della spiaggia, che ha fatto soprattutto vittime civili, è stata aperta un'inchiesta.

A poche ore dall'attacco, il braccio armato di Hamas ha minacciato, attraverso la diffusione di un comunicato, una ripresa della violenza contro Israele. "Le Brigate Ezzedine Al Qassam decideranno il momento opportuno - si legge - per rispondere con la forza agli attacchi criminali di Israele".

L'esercito israeliano, nel confermare l'attacco, ha prima affermato che sono stati bombardati siti dai quali erano stati lanciati missili Qassam diretti contro lo Stato ebraico, poi si è scusato per l'incidente, dicendo di "rammaricarsi di aver colpito degli innocenti". Il capo di stato maggiore Dan Harel ha ordinato il cessate il fuoco e, a quanto si legge sul sito del quotidiano israeliano Haaretz, ha anche offerto assistenza. Poi, la notizia che l'esercito israeliano ha ordinato un'inchiesta sul bombardamento dal mare.

Ecco il commento di Alberto Levy:

I Civili Palestinesi Morti E I Razzi Qassam

 

 

 

Oggi la BBC e il resto della stampa mondiale e italiana si e' scagliata come una belva contro un ben non identificato "Israele" , "colpevole" della morte di una famiglia palestinese. Visto che i razzi qassam non avevano fatto vittime mortali (anche se alcuni feriti), il loro lancio e' stato notevolmente sminuito nei reportage, a favore del mostro "Israele" sbattuto in prima pagina. La BBC "ricorda" la cosiddetta "tregua di 16 mesi di Hamas" (ma quando altri terroristi che inventando un gruppo con un nome a caso come per esempio "Az addin el zarqawi", ammazzavano civili israeliani, dov' era la tregua ?).
E' troppo chiedere a chi ha un cervello che e' capace di pensare da solo, invece di bersi i reportage unidirezionali dei giornalisti, di indicare nel primo ministro palestinese Hanye
il colpevole
per la morte di questa famiglia palestinese ? Chi non vuole accettare l' esistenza di un paese con 6 milioni di abitanti ebrei ? Haniye o Israele ? Chi permette il lancio di missili che colpiscono accanto all' abitazione del ministro israeliano della difesa ? Hanye o Israele ?
Ecco di seguito un articolo che espone il dilemma del neo ministro della difesa israeliano, Peretz, che vorrebbe essere a favore della pace, se solo il mondo non subisse i ricatti del fondamentalismo islamico. Io, fossi nei panni di Peretz, avrei fatto esattamente lo stesso, mi dispiace per quella famiglia palestinese, ma questa e' la guerra, e i neoeletti capi palestinesi di pace non ne vogliono neanche sentir parlare. La responsabilita' per la morte di quella famiglia, mandata in onda su tutti i telegiornali, e osannata al ruolo di santa martire delle televisioni, non e' di Israele ma dei palestinesi e dei fondamentalisti islamici. Abbas vuole indire un referendum. Faccia quello che vuole, ma nelle strade palestinesi si vedono solo nazisti incappucciati, pieni di armi, fieri di assassinare israeliani inermi e innocenti.
Si pensi che una sola pallottola a Gaza spesso bisogna pagarla circa 2 euri... Ogni volta che i palestinesi sparano in aria spendono circa 50 euri per mitragliatore, senza contare il valore del mitragliatore per se'. Dall' altro lato ci sono i "pacifinti" europei che puntano il dito contro un non ben identificato cattivissimo "Israele".
Gli europei farebbero bene a non giudicare nessuno, ne' Israele ne' i terroristi palestinesi, visto che sono passati mille e cinquecento anni di guerre ininterrotte, con milioni di morti, altroche' una famiglia, prima di arrivare alla democrazia, al capitalismo e alla pace in Europa.

 


Alberto Levy

 

Invitiamo i nostri lettori a scrivere ai loro quotidiani di riferimento per sottolineare quanto sia disinformante non raccontare la storia per intero, ovvero informare chi legge delle ragioni di Israele a difendersi. Se si salta questo passaggio invece di informare si disinforma. Appunto.

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