Il libretto verde dei pensieri di Ahmadinejad ripreso dallo Spiegel sul quotidiano
Testata: La Repubblica Data: 30 maggio 2006 Pagina: 28 Autore: un giornalista Titolo: «Abbiamo diritto al nucleare civile. L'Europa non insegua l'America»
Ahmadinejad spiega al settimanale tedesco Spiegel "le ragini dle suo governo di fronte agli Usa". Così recita l'occhiello di un articolo pubblicato da La REPUBBLICA del 30 maggio 2006, oranizzato come una sorta di breviario dell'Ahmadinejad-pensiero. Apparentemente solidale, sicuramente acritico. E con un titolo ingannevole "Abbiamo diritto al nucleare civile. L'Europa non insegua l'America". il problema, al di là della propaganda iraniana, è il nucleare militare, non quello civile. Bene sarebbe stato ricordarlo. Ecco il testo:
BERLINO - L´America ci offende nel confronto sul nucleare, e male fa l´Europa a essere schiava dell´America e dei sionisti. Sulla crisi mediorientale noi vogliamo che i palestinesi possano dire la loro, come con un referendum. Sono alcune delle affermazioni del presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad, nella lunga intervista uscita sull´ultimo numero del settimanale tedesco Der Spiegel. Ecco le sue affermazioni più importanti, divise tema per tema: L´ordine mondiale, il sistema di sicurezza internazionale. «Per quanto a lungo si potrà governare il mondo con la retorica di alcune potenze occidentali? Non appena qualcuno ha qualcosa contro una persona, si scatenano la propaganda e le menzogne, le calunnie e le pressioni. Fino a quanto a lungo potrà andare avanti così?» Gli accordi internazionali sul nucleare. «Noi troviamo che questo sistema di diritto internazionale, in base al quale alcuni paesi piegano il resto del mondo alla loro volontà, sia un sistema discriminante e instabile. 139 paesi sono membri della Aiea, anche noi. Gli accordi internazionali dell´Aiea riconoscono il diritto dei singoli paesi all´uso pacifico dell´energia nucleare. E guardare cosa succede: l´Iran collabora con l´Aiea. Ma poi ci sono paesi che hanno armi atomiche, le usano per minacciare altri popoli. E proprio queste potenze dicono di essere preoccupate che l´Iran abbandoni la via dell´uso pacifico del nucleare. Queste potenze non hanno il diritto di parlare così con noi. Questo ordine è ingiusto, non ha fondamento». L´Iran e i suoi piani in Medio Oriente. «Nessun popolo della regione ha paura di noi. E nessuno dovrebbe mettere paura agli altri popoli. Noi crediamo che se gli Usa e due o tre paesi europei non si immischieranno, allora i popoli di questa regione vivranno insieme in pace, come è stato nei millenni alle nostre spalle. Lo stesso Saddam Hussein fu incoraggiato da paesi europei e dall´America nel 1980 a muovere guerra contro di noi». Il problema palestinese e la svolta della vittoria di Hamas. «Con le libere elezioni in Palestina il popolo ha votato per Hamas. Né voi europei né noi dobbiamo erigerci a portavoce del popolo palestinese. I palestinesi stessi devono dire che cosa vogliono». La guerra in Iraq e la politica americana verso l´Iraq. «Per otto anni le potenze occidentali hanno armato Saddam nella guerra contro di noi, incluse le armi chimiche, e lo hanno appoggiato politicamente. Noi eravamo contro Saddam, e abbiamo subito da lui gravi danni. Siamo contenti che sia stato rovesciato. Ma non accettiamo che con il pretesto di voler rovesciare Saddam un altro paese inghiotta l´Iraq». L´Europa e l´Iran «L´Europa ha fatto tre gravi errori con noi. Il primo. Appoggiare lo scià. Il secondo: appoggiare Saddam contro di noi. Il terzo: il suo comportamento sulla questione nucleare. L´Europa sarà il grande perdente».
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