La strada palestinese assolve il terrorista catturato da Israele e questa è la vera notizia per il quotidiano comunista
Testata: Il Manifesto Data: 24 maggio 2006 Pagina: 11 Autore: Michele Giorgio Titolo: «L'ultimo raid sfiora Abu Mazen»
Un titolo ridicolo e un articolo che non sarebbe da meno, non fosse per la drammatica serietà dell'argomento che affronta. Così il MANIFESTO tratta la notizia della cattura del terrorista palestinese Ibrahim Hamed. "L'ultimo raid sfiora Abu Mazen", strilla il quotidiano comunista, "bucando" completamente la notizia vera a favore di una che non c'é. Nell'articolo Michele Giorgio, per mettere in dubbio le affermazioni delle autorità israeliane sul ruolo di Hamed nell'organizzazione di sanguinosi attentati terroristici, ricorre all'umorismo che circola nelle strade palestinesi. Niente fatti e niente argomentazioni. L'informazione mediorientale del MANIFESTO é ormai affidata alle chiacchere.
Ecco il testo:
Con un raid dei suoi reparti speciali compiuto a poche decine di metri dalla residenzadel presidente palestinese Abu Mazen a Ramallah, Israele ieri ha catturato Ibrahim Hamed, presunto leader delle brigate «Ezzedin Al-Qassam», il braccio armato di Hamas, ricercato da otto anni. «E' unsuper-terrorista, responsabile dell'uccisione in attentati di circa 100 civili israeliani», ha detto il ministro della sicurezza interna Avi Dichter nonnascondendo la sua soddisfazione per il risultato ottenuto. Non è il primo «superterrorista» o«capomilitare » che Tel Aviv afferma di aver acciuffato in questi ultimi mesi e qualcuno in Cisgiordania eGaza ironizza sui comunicati israeliani che descrivono i palestinesi arrestati, tutti immancabilmente «capi» e «comandanti ». Per i servizi segreti israeliani invece era stato proprio Hamed, chiamato «il fantasma» per la grande capacità di eludere gli inseguitori, ad aver organizzato attentati in particolare negli anni 2000-2002, l'ultimo nel 2004. Da oltre un anno tuttavia era fermo, in rispetto della tregua proclamata da Hamas. Secondo una ricostruzione dell'accaduto, Hamed è stato individuato alla periferia di Ramallah. L'edificio in cui si trovava è stato stretto d'assedio dai soldati israeliani ma il ricercato si è arreso soltanto quando sono arrivate le ruspe e si è reso conto di rischiare di rimanere sepolto vivo. Tutto questo a breve distanza dalla residenza del presidente palestinese. Abu Mazen era stato preavvisato dall'esercito israeliano su quanto stava per scatenarsi a pochi metri dalla porta della sua abitazione? In casa palestinese nel frattempo, dopo le sparatorie dei giorni scorsi sarebbe ora in vista un accordo tra Hamas e Al Fatah a proposito della milizia creatadal ministero dell'interno entrata in conflitto con i servizi di sicurezza controllati dal partito di AbuMazen. La forza speciale diverrà parte della polizia regolare palestinese della quale adotterà anche le uniformi. Verrà inoltre riattivato il Consiglio per la sicurezza nazionale, a capo del quale ci sarà il presidente,ma che includerà anche il ministro dell'interno Said Siam (di Hamas). L'accordo verrà concluso con ogni probabilità domani, con l'avvio del «dialogo nazionale» tra tutte le fazionipalestinesi al fine di porre termine allo stato di caos imperante a Gaza. Dell'esito positivo dei colloqui tuttavia non pochi dubitano. Ieri la stampa palestinese riferiva di una presunta richiesta da parte di Hamas di tenere gli incontri non più a Gaza ma a Khartoum. Richiesta respinta seccamente da Al-Fatah. La popolazione palestinese in ogni caso si aspetta la fine degli scontri interni anche perché le statistiche parlanochiaro: sono 103 ipalestinesi uccisi dall'inizio di questo anno «a causa della situazione fuori controllo della sicurezza», ovvero in sparatorie tra gruppi rivali e non per attacchi dell'esercito israeliano. Lo rivela un comunicato dell'Ente palestinese indipendente per idiritti dell'uomo (Epidu), riferito dal sitoweb della tv satellitare araba Al Jazeera. Nello stesso periodo si sono registrati 29 casi di sequestro di persona, nove attentati che hanno preso dimira attivisti palestinesi, più di 100 atti d'aggressione contro istituzioni nazionali. Fatah e Hamas comunque hanno smentito di aver chiesto all'Egitto di inviare proprie truppe a Gaza come riferito da una parte della stampa israeliana. Intanto il Consiglio dell'Unione europea ha approvato un pacchetto di aiuti umanitari di emergenza in favore del popolo palestinese del valore di 34 milioni di euro.Dopo la definitiva autorizzazione del Parlamento europeo, che dovrebbe giungere a metà giugno, gli aiuti saranno messi a disposizione di agenzie dell'Onu (come l'Unrwa e l'Unicef) e della Croce Rossa. Gli aiuti umanitari sono gli unici che non soffrono il boicottaggio di Stati uniti e Ue nei confronti del governo di Hamas. Oggi a Bruxelles si riuniranno per la prima volta, a livello tecnico, i rappresentanti del Quartetto (Onu, Ue, Usa, Russia), delle istituzioni finanziarie internazionali e dei paesi donatori, per discutere del «meccanismo» deciso nei giorni scorsi a favore dei conti pubblici palestinesi.
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