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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
18.05.2006 L'ambasciatore del terrorismo di Hamas in Europa
molto gradito ai governi svedese e norvegese

Testata: Corriere della Sera
Data: 18 maggio 2006
Pagina: 18
Autore: Giuseppe Sarcina
Titolo: «Ministro di Hamas s'aggira per l'Europa»

Dal CORRIERE della SERA del 18 maggio 2006:

BRUXELLES — E' una specie di «intoccabile»: da dieci giorni Atef Adwan, ministro palestinese del governo di Hamas, gira per l'Europa, lasciandosi alla spalle una scia di irritazione e imbarazzi diplomatici. «Ma chi lo ha invitato?», è esplosa, furibonda, la cancelliera Angela Merkel, dopo aver seguito su una cartina i suoi spostamenti. Hamas è tuttora inserita nella lista delle organizzazioni terroristiche compilata dall'Unione europea. Tutti e 25 i governi della Ue si sono impegnati a non aver alcun tipo di contatto politico con esponenti del gruppo islamico radicale. Un divieto confermato anche dopo la vittoria nelle recenti elezioni palestinesi.
In realtà le cose non sono così semplici. La Ue ha messo al bando Hamas «come entità», ma non ha previsto alcuna restrizione per gli esponenti del gruppo. In altri termini qualunque personalità dell'organizzazione boicottata politicamente, può presentare regolare domanda di visto alle autorità dei Paesi europei. Ed è esattamente quello che ha fatto Adwan all'inizio di maggio, rivolgendosi al consolato svedese. Il ministro, titolare del portafoglio «per i rifugiati», aveva accettato l'invito a partecipare a un convegno sui «diritti umani degli esiliati palestinesi», promosso da un'associazione «non governativa» di Malmoe.
I funzionari svedesi avrebbero pagato pur di evitare la pratica.
Per giorni hanno controllato e ricontrollato le liste dei ricercati, o degli «indesiderati» predisposte da Europol. Niente. Nulla a carico del «signor» Atef Adwan e pazienza se oltre alle carte del convegno si porterà dietro, su questo non ci sono mai stati dubbi, anche la «valigetta diplomatica ». Le spiegazioni giuridico- burocratiche, però, non sono piaciute ai tedeschi. L'irritazione di Berlino è via via cresciuta, osservando la disinvoltura con cui Adwan si muoveva tra le frontiere.
Sabato 6 maggio, dunque, a Malmoe: convegno e discorsi politici, ma nessun incontro con funzionari o diplomatici svedesi. Subito dopo, però, il ministro si sposta in Norvegia, rimanendo nello spazio «Schengen», ma uscendo dai confini della Ue. E qui l'accoglienza è quella riservata a un qualsiasi ospite politico di rilievo. I parlamentari dei partiti politici al governo invitano Adwan a un confronto pubblico. Il palestinese di Hamas coglie l'opportunità per lanciare un appello a sostenere gli aiuti umanitari nei Territori. Poi viene ricevuto anche da un sottosegretario del ministero degli Esteri di Norvegia. Per la Germania è troppo. A Berlino il capo della diplomazia, il socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier, invia un messaggio formale al collega norvegese: fate sapere a Adwan che il governo tedesco lo considera «persona indesiderata». Il palestinese, però, non si scompone. Prima di partire per l'Europa aveva fatto sapere che avrebbe visitato «quattro Paesi dello spazio Schengen». Dopo Svezia e Norvegia, ecco quindi la Germania, dove, secondo informazioni raccolte dalla cancelleria, sarebbe stato ricevuto da un'associazione per lo sviluppo dei rapporti tra «tedeschi e arabi». È riuscito anche a incontrare tre deputati, un socialdemocratico e due liberali, irritando ancor di più il governo.
Le diplomazie ora si informano discretamente sui movimenti negli aeroporti. Dove sbucherà l'intoccabile Adwan? Ieri correvano voci di un imminente sbarco in Italia. Qualcuno, però, fa i conti: il visto concesso dagli svedesi dovrebbe scadere a breve. Forse il ministro di Hamas sta già per tornare a casa.

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