Scrive Alberto Stabile su La REPUBBLICA del 9 maggio 2006:
è impossibile distinguere le voci dalle notizie certe, i pericoli reali dalle provocazioni, le trame vere da quelle inventate. Si dice, ad esempio, che i servizi di sicurezza israeliani abbiano nei giorni scorsi sventato un complotto per uccidere Abu Mazen, mettendo sull´avviso il presidente palestinese
Quelle che Stabile presenta come "voci" sono invecel'oggetto di un articolo del Sunday Times, basato su fonti anonime riconducibili, secondo il giornale, all'intelligence israeliana.
Accanto all'articolo di Stabile troviamo un trafiletto dedicato a una vignetta pubblicata da Le Monde, nell'ambito di una campagna per riprendere i finanziamenti internazionali all'Anp di Hamas.
Nel mondo vengono pubblicate moltissime vignette che hanno per oggetto il conflitto mediorientale, alcune delle quali contestano efficacemente i dogmi politicamente corretti su di esso.
La selezione di Repubblica é evidentemente accuratamente partigiana, anche prescindendo dalla sensata domanda se una vignetta sia una notizia.
Ecco il pezzo:
Il quotidiano Le Monde stigmatizza oggi con questa vignetta del disegnatore Plantu la grave situazione in cui versa il sistema sanitario palestinese. Nel disegno, una forbice "europea" taglia la flebo a un palestinese ricoverato in ospedale. Il titolo di prima pagina dell´articolo dell´inviato Stéphanie Le Bars a Ramallah recita: "Catastrofe sanitaria annunciata in Palestina".
Nel merito, occorre osservare che una vignetta più equa avrebbe forse rappresentato il flusso di aiuti europeo all'entità terrorista di Hamas come una carica di tritolo innescata, pronta a uccidere civili israeliani.
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