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La democrazia non legittima Hamas 02/05/2006

 Una lettera inviata all'Espresso:

Leggendo da sempre il vostro giornale ed avendone stima per le innumerevoli campagne civili promosse e perseguite nel corso degli anni, trovo assolutamente stonata la pubblicazione delle opinioni di T.B.Jelloun sull’ultimo numero della rivista.

 

E’ vero che se una menzogna viene stampata acquista il sapore di verità. Ed è però altrettanto vero che occorre morire per il rispetto e la libertà degli altri di esprimere opinioni diverse dalle nostre.

 

Ma la mistificazione dei fatti non la si può accettare. E pertanto vi scrivo per esprimere a Voi ad al vostro estensore tutto il mio dissenso:

 

 

La democrazia non è un vestito che si mette all’occorrenza e si toglie quando non fa comodo.

 

Hamas, distinto sig. Ben Jelloun, è stato eletto con una maggioranza bulgara in elezioni tenute formalmente in modo ineccepibile. Ma NON democratico. Ha per caso notato una, una sola voce di dissenso tra i Palestinesi? Ha notato Sig. Ben Jelloun che i dissidenti vengono lapidati o comunque uccisi se dimostrano il loro parere? Non mi pare.

 

Né avrà potuto notare che il rifiuto di finanziare un regime come quello di Hamas è stato condizionato al fatto di riconoscere il proprio vicino per intavolare con lui negoziati di Pace. Se lo avesse appena percepito si sarebbe risparmiato l’inchiostro con cui ha scritto un articolo che non aiuta il popolo Palestinese e non fa onore al giornale che lo pubblica. Il  popolo di Palestina ha bisogno di amici che lo conducano verso la Pace negoziata e non verso la contrapposizione con il resto del mondo. Il padre del Kamikaze che si è fatto esplodere alla stazione degli autobus di Tel Aviv deve avere la morte nel cuore quando afferma di essere orgoglioso del sacrificio di suo figlio! L’affermazione gli deve essere stata “democraticamente” estorta. Nella Torà si racconta del sacrificio di Isacco e di come il Dio di Abramo impedì tale mostruosa azione affinché fosse monito per le generazioni future. E nella tradizione Omerica il sacrificio di Ifigenia viene additato come foriero di future disgrazie. Ma mandare i propri figli ad immolarsi perché non vedono nessun futuro di fronte a loro ed esserne per giunta orgogliosi ci dimostra parecchie cose:

 

a)       Ci si scarica la responsabilità di aver partecipato ad un festino (quello dell’A.P. di Arafat) in cui tutti i fondi destinati al popolo palestinese sono stati sottratti ai legittimi destinatari da un’oligarchia corrotta e ladra, senza opporsi, senza dissentire, bevendo e lordandosi le mani del sangue delle vittime degli attentati, dei linciaggi della violenza che ne è necessariamente derivata.

 

b)       Si libera la coscienza del peso di non voler a nessun costo la Pace , perché la Pace vuol dire riconoscimento reciproco e benessere nella regione. Ma nella regione non ci deve essere Pace perché né la Siria né l’Iran la vogliono, pena la fine della loro leadership nel mondo arabo.

 

 

Hamas può governare legittimamente la Palestina , ma se non vuole la Pace allora vuole il suo opposto che è la Guerra. Quando afferma di voler annientare Israele e non vuole riconoscere lo stato che da 60 anni ha ai suoi confini opera mostruose operazioni contro il suo stesso popolo.  Lo porta alla distruzione ed alla fame.

 

 

Per quanto riguarda il carcere di Gerico assaltato dalle forze Israeliane Le faccio presente che ciò avvenne in conseguenza dei fatti

 

a)       cacciata degli operatori internazionali che assicuravano l’effettiva detenzione dei responsabili dell’assassinio,

 

b)       annuncio della liberazione dell’assassino del ministro Israeliano Rehavam Zeevi.

 

 

Ora per concludere le parlo del muro. Lei non lo ha visto, Immagino che non sia neppure stato nella zona neppure una volta nella sua vita. Il muro è un reticolato che deve impedire infiltrazioni di terroristi (quelli che molti giornali definiscono militanti, trascurando di aggiungere gli aggettivi di assassini e vigliacchi). Questo muro deve essere rimovibile e si spera che possa venir rimosso nel più breve tempo possibile ma lo sarà solo quando Israele non sarà più sottoposto alla continua minaccia di attentati.

 

Certamente articoli che incitano alla violenza ed al martirio o li giustificano come fa Lei non abbrevieranno in nessun modo la vita de muro.

 

 

Due stati e due popoli potrebbero convivere in pace se solo ci fosse la volontà politica di farlo. Ma mentre da Israele questa mano è stata tesa infinite volte negli ultimi 60 anni mai neppure una volta lo stesso è stato fatto da parte Araba. Perfino dopo gli accordi di Oslo Arafat affermò che gli accordi erano solo formali e non lo vincolavano.

 

 

Pertanto scriva sig. Ben Jelloun, ma in arabo e non sui giornali Italiani, dove la sua propaganda è assolutamente fuori luogo. Scriva esortando i Palestinesi, Hamas alla Pace. Perché solo con la Pace le condizioni di vita possono cambiare.

 

 

Distinti non cordiali saluti

 

 

Lello Abbina

 


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