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Una lettera inviata al Corriere della Sera: Gentile Ambasciatore Romano,
mi riferisco alla sua risposta alla lettera ”Ambasciatori invito alla discrezione”. Lei ha sicuramente colto “con un piccione due fave”. Mi riferisco all’Ambasciatore di Israele e al Ministro uscente Gianfranco Fini. Le ricordo che l'apertura del governo Berlusconi ha permesso un’equità di rapporti nei confronti del Mediterraneo. Ma vediamo in cosa sono consistite le “esternazioni” dell’Ambasciatore di Israele. Ad auspicare un sempre crescente rapporto di amicizia tra Italia ed Israele. In questo segno far conoscere la realtà di Israele e non quella spacciata da politiche e media squilibrati su Israele e Medio Oriente, con netta (di)pendenza filoaraba. Per molti decenni la questione israelo-araba-arabopalestinese si è giocata all’interno delle politiche nazionali. Tuttavia, dal 28 settembre 2000, è iniziato un nuovo confronto che si è sempre più reso pericoloso con l’11 settembre 2001. E qui, l’Ambasciatore di Israele si è impegnato per far comprendere in Italia quali erano i pericoli in vista per tutto il bacino del Mediterraneo. Con un’Europa che ha visto una crescita del suo antisemitismo, in maggioranza riconoscibile a sinistra, dove ebrei ed israeliani sono condannati in partenza. Opinionisti di sinistra sono arrivati a pretendere una lealtà degli ebrei verso l’Italia (non Le ricorda il ventennio fascista?) “impossibile” altrimenti se hanno a cuore anche Israele. Gli israeliani vengono addirittura considerati al livello del Male generato dall’Europa, Italia compresa. In tre Atenei, all’Ambasciatore e ad altri Consiglieri dell’Ambasciata di Israele, è stato negato violentemente di parlare. In tre Atenei. Nei templi della conoscenza, che dovrebbero forgiare il futuro responsabile di un popolo, è stata negata la libertà di parola da parte di rappresentanti di Israele. La Brigata Ebraica (che ha contribuito alla Liberazione dell’Italia) insultata e le bandiere di Israele bruciate, sono i cotillons della festa per l’esigua vittoria della sinistra? Non ci venga a dire delle condanne postume e di facciata. Un minuscolo paese contro 13 milioni di km quadrati di territorio popolati da arabi ed islamici che in maggioranza non riconoscono e vogliono annientare Israele, e tanto odio proprio da quell’Europa che è responsabile del più criminale dei suoi tanti crimini storici?! Sa qual’è il problema a cui troppi non pensano? Che la tragedia degli ebrei e di Israele, è anche la tragedia di chi li ha odiati ed odia al punto da sterminarli, e/o di chi sostiene tale odio. Nessuna nazione può progredire con tanto odio e tanti limiti in corpo. Cordialmente, Danielle Sussmann
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