L'"istinto militarista" degli israeliani rende anche i pacifisti meno pacifisti un'invenzione di Ugo Tramballi
Testata: Il Sole 24 Ore Data: 28 aprile 2006 Pagina: 7 Autore: Ugo Tramballi Titolo: «Accordo per il Governo in Israele»
Scrive Ugo Tramballi sul SOLE 24 ORE di venerdì 28 aprile 2006 a proposito del leader laburista israeliano, e futuro ministro della Difesa israeliano:
Per icanoni isrealiani é un pacifista radicale, sostenitore del ritorno di Israele alle frontiere del 1967, del ritiro da Gerusalemme Est araba, delle trattative senza condizioni con i palestinesi.
A noi sembra che questo ritratto corrisponda a quello di un "pacifista radicale" secondo tutti i canoni, non solo secondo quelli israeliani. Quale sarebbe comunque, la specificità di questi ultimi? Tramballi non lo spiega, ma implicitamente suggerisce che siano un po' più larghi che nel resto del mondo. In Israele, sembra insinuare, un pacifista é un po' più "guerrafondaio" che nelle altre parti del mondo e un "pacifista radicale" è un po' meno radicale. Del resto l'articolo inziava attribuendo agli israeliani un"istinto al militarismo" in perenne conflitto con la "vocazione alla normalità". Ma l'unico istinto di Israele é stato semmai quello della sopravvivenza che, di fronte a continue aggressioni, ha richiesto la disponibilità all'autodifesa.
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