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La Repubblica Rassegna Stampa
24.04.2006 Anche le bandiere alleate sventolino il 25 aprile
un intervento di Davide Romano

Testata: La Repubblica
Data: 24 aprile 2006
Pagina: 0
Autore: Davide Romano
Titolo: «Portiamo tante bandiere per colorare la festa»

Dall'edizione milanese de La REPUBBLICA:

Letizia Moratti ha sollevato numerose polemiche nei giorni scorsi grazie a questa dichiarazione: «Parteciperò al corteo per la festa della Liberazione. Mi auguro che tutta la città scenda in strada. Ma senza bandiere». La migliore risposta è stata probabilmente quella di Tino Casali, presidente dell´Associazione Nazionale Partigiani d´Italia, che ha ribattuto con un più che ragionevole: «Come si fa a dire no alle bandiere e ai colori dei partiti che hanno contribuito alla Liberazione?». Ha ragione l´ex partigiano.
Non possiamo dimenticare che la cacciata dei nazifascisti fu realizzata grazie al contributo di precise forze politiche e sindacali, e non da entità astratte senza alcuna radice politica. Sarà assai triste il giorno in cui le loro bandiere, e con esse le loro storie, saranno dimenticate. Ma se è giusto sottolineare il contributo dato dalle organizzazioni antifasciste italiane, credo sia altrettanto corretto ricordare che senza l´aiuto degli Angloamericani la lotta dei partigiani sarebbe stata certamente molto meno efficace, per non dire vana.
Per fortuna negli ultimi anni ci sono stati dei tentativi di ricordare il sacrificio dei soldati Alleati: sforzi meritori che vanno in senso esattamente opposto a quanto suggerito dalla candidata a Palazzo Marino della Casa delle Libertà. Nell´anniversario della Liberazione infatti non abbiamo bisogno di meno bandiere, ma al limite di qualcuna di più.
In quest´ottica si sono mossi per esempio la Comunità Ebraica milanese e l´associazione Amici di Israele, che da qualche anno contribuiscono alla Memoria del 25 Aprile partecipando ai cortei con il simbolo (diventato poi bandiera ufficiale israeliana) della Brigata Ebraica: un´unità composta da cinquemila ebrei sionisti che si arruolarono nell´esercito britannico per venire a combattere i nazifascisti in Italia.
Anche i Radicali milanesi (ora Rosa nel Pugno) guidati da Alessandro Litta Modignani, insieme ad altri liberali, hanno cercato di ricordare il contributo degli Alleati alla Liberazione rendendo omaggio ai loro caduti presso il cimitero militare di Trenno e portando la bandiera americana ai cortei del 25 aprile: tentativi lodevoli perché volti a ricordare i protagonisti di quel periodo storico. È grazie a quelle bandiere in più che certe vicende possono rivivere oggi, ed è per questo che sono tanto gravi comportamenti come quelli degli autonomi che due anni fa bruciarono la bandiera Usa nel giorno della Liberazione. Dando fuoco a quella bandiera si sono offese anche le memorie dei caduti di un popolo, quello americano, senza il quale non avremmo avuto alcun 25 Aprile. Erano in quattro gatti a bruciare le bandiere, è vero. Ma costoro hanno avuto più visibilità di chi cerca di ricordare gli Alleati Angloamericani. Certamente l´Anpi non avrà dubbi nello scegliere con quale gruppo schierarsi, ma mi permetto di suggerire di rendere questa scelta visibile, portando almeno una bandiera Alleata (se non un loro portavoce) sul palco che accoglierà il corteo del 25 Aprile milanese.

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