Una buona notizia. Tariq Ramadan non verrà in Italia: il convegno organizzato da Giuliano Amato al quale era stato invitato sarà rimandato "a data da destinarsi".Dal FOGLIO del 20 aprile 2006:
Giovedì scorso le agenzie non avevano ancora battuto la notizia, ma era già tutto pronto: Tariq Ramadan era stato invitato 4 maggio a Roma per intervenire, in qualità d’esperto in islam europeo, al convegno “Immigrazione e integrazione”, organizzato dal Centro studi americani presieduto da Giuliano Amato. Cinque giorni dopo si viene a sapere che il convegno è stato rimandato a data da destinarsi, probabilmente “alla fine di settembre”, dice Karim Mezran, direttore dell’ente, spiegando al Foglio che alcuni partecipanti hanno incontrato difficoltà: “Gli esponenti politici vorrebbero attendere che il nuovo Parlamento si insedi, ma tengono molto a essere presenti, così abbiamo deciso di spostare l’evento”. A remare contro la realizzazione, oltre alle perplessità espresse da alcune testate internazionali – come il New York Sun di ieri – sulla scia dell’articolo comparso sul Foglio lo scorso venerdì, anche l’arrivo del caldo. “Si pensava a giugno per una data alternativa – spiega Mezran – ma i locali del Centro sono senza aria condizionata e sarebbe un sacrificio troppo grande sia per gli ospiti sia per i relatori”. A far saltare il tutto, però, secondo fonti del Foglio, ci sono state anche pressioni del dipartimento di stato americano. Tra gli sponsor della due giorni vi era l’ambasciata americana a Roma, che aveva già spiegato al Foglio di non avere alcuna responsabilità nell’invito a Ramadan. Il discusso intellettuale, vicino ai Fratelli musulmani, non può entrare negli Stati Uniti: il suo visto è stato sospeso.
Cliccare sul link sottostante per inviare una e-mail alla redazione del Foglio