L'Europa vuole ricevere Hamas nonostante abbia riconosciuto la sua natura terroristica
Testata: La Stampa Data: 25 marzo 2006 Pagina: 8 Autore: la redazione Titolo: «Hamas a Bruxels imbarazzo nel governo belga»
Da La STAMPA di sabato 25 marzo 2006:
Potrebbe essere la prima uscita di un rappresentante di Hamas in Europa. La partecipazione all’assemblea parlamentare euro-mediterranea che raccoglie delegati di tutti i Parlamenti dei Venticinque, più quelli di dieci Paesi della sponda Sud del Mediterraneo: Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Giordania, Autorità palestinese, Israele, Libano, Siria e Turchia. L’incontro è in programma per lunedì e i deputati israeliani che erano attesi a Bruxelles hanno già fatto sapere che non ci saranno. Motivo ufficiale: le imminenti elezioni nel loro Paese. Ma è evidente che l’annunciata diserzione è un modo per evitare di ritrovarsi accanto a un neo-deputato del movimento islamico palestinese. La presenza di un parlamentare di Hamas, però, non è un problema soltanto per la delegazione israeliana. E non è affatto scontata. Hamas è nella lista dei gruppi terroristi messi al bando dall’Unione europea: la concessione di un visto d’ingresso in Belgio sarebbe un’eccezione perché un membro riconosciuto dell’organizzazione dovrebbe essere arrestato, secondo le regole della «lista nera». L’eurodeputato cipriota Adamos Adamou, che gestisce i rapporti con il Consiglio legislativo palestinese, ha detto che le trattative per risolvere il caso sono ancora aperte. Sembra che Hamas voglia inserire tra i sei membri della delegazione palestinese un suo deputato senza «particolari legami» con il gruppo. In altre parole, senza un passato di sospetto terrorista. Sarà una mossa sufficiente? In ogni caso sarà una prova generale per un altro invito: quello del Consiglio d’Europa che ha incluso un rappresentante di Hamas nella sua prossima sessione di aprile a Strasburgo. \
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