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Europa Rassegna Stampa
23.03.2006 Antisemitismo e antisionismo a destra
il nostro sito li ha sempre denunciati

Testata: Europa
Data: 23 marzo 2006
Pagina: 2
Autore: Roberto Della Seta
Titolo: «Caro Pera, vedi alla voce»

Informazione Corretta si é più volte espressa a proposito della presenza di gruppi neonazisti all'interno della Casa delle Libertà. Si veda ad esempio:  Odiano l'America e Israele ,  "I Poli escludano le forze antisemite e antisraeliane" e L'odio che unisce sinistra e destra.
La richiesta di fare pulizia delle posizioni antisioniste e antisemite é sempra stata esplicita, come i nostri lettori possono constatare.
E' perciò basata su una cattiva informazione e su una lettura disattenta del nostro sito l'accusa rivoltaci da Roberto della Seta, che in un editoriale pubblicato da EUROPA del 23 marzo 2006 scrive:


Difficile capire perché mai nessuno, nel centrodestra, abbia da dire su questi imbarazzanti “compagni di merenda”, che oltretutto sembra difficile portino con sé messi di voti. E aggiungo: difficile capire perché anche nei settori del mondo ebraico italiano più attenti a censurare toni e prese di posizione anti-israeliani e filo-palestinesi nei media (penso soprattutto al sito informazionecorretta.
comdiretto da Giorgio Israel), l’incredibile alleanza tra neo-nazisti e destra democratica non susciti speciale indignazione.

Incidentalmente, va precisato che Informazione Corretta non é diretta da Giorgio Israel, che pure ne é  fondamentale collaboratore, e che ad essa contribuiscono ebrei e non ebrei.
Di seguito, l'intero articolo di Della Seta, con i nostri commenti:

È forse azzardato parlare di Israele nel pieno della nostra già istericissima campagna elettorale, ma è utile “a futura memoria”.

Quella di introdurre il tema di Israele nella campagna elettorale é una buona idea. Sarebbe bene, infatti, che i candidati dei due poli, e soprattutto i leader delle coalizioni, si esprimessero anche su temi di politica estera con la massima chiarezza.
In coincidenza con l'articolo di Della Seta, Rossana Rossanda lamenta, sulla prima pagina del MANIFESTO, la mancata risposta di Romano Prodi all'appello che, anome dle gruppo del quotidiano, gli aveva indirizzato. Affinché prendesse l'impegno di schierare l'Unione contro Israele, a favore del  "dialogo" ad ogni costo con Hamas.
Noi saremmo stati più tranquilli se il leader dello schieramento di centro sinistra avesse risposto a quell'appello con un chiaro NO.
In un futuro articolo su Israele, Della Seta potrebbe utilemente porre
 anche questa questione.  

Pochi mesi fa, dopo che il presidente iraniano Ahmadinejad aveva negato l’olocausto e invitato alla distruzione dello stato ebraico, quasi tutte le forze politiche italiane aderirono alla fiaccolata di solidarietà con Israele promossa da Giuliano Ferrara. “bipartisan” di questi cinque anni, che sembrava fare chiarezza almeno su un punto dell’agenda politica: in nessuno dei due schieramenti c’era posto per chi – esplicitamente o sotto il pretesto dell’anti- sionismo – mette in discussione il diritto all’esistenza di Israele, o peggio fa esercizio di posizioni e suggestioni antiebraiche.
Ma è davvero successo così? Sicuramente a destra non è successo. Aprire, per credere, il sito ufficiale di Forza nuova (forzanuova.org), gruppo che tutti gli elettori italiani troveranno il 9 e 10 aprile sulla scheda tra le liste collegate alla Casa delle libertà. Bene, tra un attacco ai “neocon ebraico-americani” che starebbero dalla parte di Prodi (!) e la denuncia che dietro i noglobal si nascondono grandi capitalisti europei anch’essi inevitabilmente ebrei (l’uno e l’altra firmati da Maurizio Blondet, direttore del giornale on-line effedieffe.com apertamente antisemita, collaboratore fisso de La Padaniae fino a un paio di anni fa redattore di Avvenire), compare un volantino di appoggio e solidarietà al negazionista idolo dei neo-nazisti David Irving, «uno dei maggiori storici viventi» perseguitato perché «ha messo in dubbio alcuni aspetti della seconda guerra mondiale».
Difficile capire perché mai nessuno, nel centrodestra, abbia da dire su questi imbarazzanti “compagni di merenda”, che oltretutto sembra difficile portino con sé messi di voti. E aggiungo: difficile capire perché anche nei settori del mondo ebraico italiano più attenti a censurare toni e prese di posizione anti-israeliani e filo-palestinesi nei media (penso soprattutto al sito informazionecorretta.
comdiretto da Giorgio Israel), l’incredibile alleanza tra neo-nazisti e destra democratica non susciti speciale indignazione.
Nel centrosinistra, l’impegno a negare ospitalità a chiunque ammicchi a pregiudizi contro Israele è stato preso più sul serio. Valga per tutti l’esclusione dalle liste di Rifondazione comunista di Marco Ferrando dopo che non solo aveva giudicato come legittima resistenza armata l’attacco terrorista ai militari italiani a Nassiriya, ma si era detto convinto che il diritto all’esistenza di uno stato ebraico sia un’invenzione artificiale.

Ferrando é però stato sostituito da ben otto candidati di Rifondazione appartenenti alla sua stessa corrente, quella trozkista. Analogamente, la Cdl ha escluso i candidati neofascisti più noti (Fiore di Forza Nuova , Tilgher del Fronte Nazionale) candidando però altri membri dei loro partiti.

 Molte più ombre restano nel modo di guardare ad Israele dei settori più radicali della sinistra “altermondialista” italiana e non: per tanti no-global, Israele è un simbolo negativo, gli israeliani – ma anche, talvolta, le “lobby ebraiche” che li appoggiano – sono l’avamposto del “demonio” occidentale nel sud del mondo. Questa idea viene proposta anche da voci autorevoli, una per tutte il direttore di Le Monde Diplomatique Ignacio Ramonet: al fondo, essa tradisce l’incapacità, per ogni analisi ideologica, di cogliere la complessità e l’unicità dei fenomeni storici; in questo caso l’incapacità di trattare nei suoi caratteri inediti e originali il conflitto mediorientale, che certo contiene anche la contraddizione nord-sud ma che non può ridursi ad essa. Tra questi due “problemi” – i neo-nazisti dentro la Casa delle libertà e i no-global anti- israeliani – c’è però una sostanziale differenza: nessun partito dell’Unione presenta candidati antisemiti,

Ricordiamo che vi é un partito dell'Unione (il Pdci) che intrattiene rapporti politici con un organizzazione terrorista e antisemita come Hezbollah

 mentre nel centrodestra – formalmente e ufficialmente alleati di Berlusconi, Fini e Casini – ci sono gruppi secondo i quali l’Unione europea è «un mezzo per completare la trama programmata in tre secoli di storia dai gruppi giudaico-massonici, che controllano la finanza mondiale e che guidano l’azione politica esplicata da governi corrotti di popoli ignari, tesa ad imporre, attraverso la globalizzazione della finanza, un Governo Mondiale, un Pensiero Unico, un Mercato Unico, una Moneta Unica» (letto dal sito del Fronte sociale nazionale frontenazionale.it).
«Trama programmata in tre secoli di storia dai gruppi giudaico-massonici»: capito Marcello Pera e Nando Adornato?

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