La REPUBBLICA sul suo sito web inserisce un articolo sull'intervista concessa alla CBS dal leader di Hamas Haniye
Il metodo seguito per disinformare è molto semplice: mettere in evidenza tutto ciò che può migliorare l'immagine di Hamas ed eliminare accuratamente tutte le considerazioni (presenti nell'articolo della CBS) che dovrebbero indurci ad una cautela e ad una più che giustificata diffidenza.
Ne esce fuori un ritratto di Haniya (premier designato daHamas) improbabile ispirato pacifista. REPUBBLICA tralascia di ricordare, come fa la CBS nel suo articolo (confronta il testo originale) che:
- CBS: "Nonostante ciò, questo padre di 13 fligi è un leader di Hamas, un gruppo terroristico che ha ucciso centinaia di sraeliani".
(Si può aggiungere che tuttora non riconosce il diritto di quello Stato ad esistere)
- CBS: "Israele considera ambigue questo tipo di dichiarazioni. Considera Haniyeh la faccia sorridente di Hamas che tenta così di fare pubbliche relazioni per ridimensionare in occidente la sua immagine truculenta".
(Si può aggiungere che la faccia truculenta la hanno mostrato altri leader di Hamas, con le recenti apocalittiche dichiarazioni di Mashaal e Al-Zahar - introvabili li su Repubblica)
- CBS: "Hamas non esegue da sei mesi attacchi suicidi perchè sa che, se ripartisse, lo stesso Haniyeh sarebbe in cima alla lista dei possibili bersagli"
Testo dell'articolo di Repubblica:
Intervista della Cbs a Haniya, premier designato per il governo palestinese
"Se mio figlio volesse farsi martire non gli darei la mia benedizione"
Leader di Hamas contro i kamikaze "Non siamo assetati di sangue"
"Firmare un accordo di pace con Israele? Io lo spero"
Ismail Haniyeh
WASHINGTON - Ismail
Haniya, il premier designato di Hamas per il nuovo governo palestinese,
ha detto che spera di firmare la pace con Israele e che non sosterrebbe
mai un figlio che volesse fare il kamikaze. In un'intervista televisiva
alla Cbs, Haniya ha assicurato che le sue mani non sono macchiate di
sangue e che non ha mai ordinato attacchi terroristici o azioni
militari contro lo Stato ebraico.
Alla domanda se riesca a immaginare
di essere chiamato un giorno alla Casa Bianca per firmare un trattato
di pace con Israele, ha risposto: "Speriamo di sì". Poi gli è stato
chiesto cosa direbbe a un figlio che gli dicesse di voler diventare un
martire in un attacco kamikaze: "Non siamo gente assetata di sangue -
ha replicato - vogliamo fermare il bagno di sangue".
Giacca elegante,
tono da statista, Haniya ha aggiunto un'ulteriore rassicurazione: "Non
ho mai mandato nessuno in missione suicida, se uno dei miei figli
venisse a chiedermelo, non prenderei neppure in considerazione la
possibilità di dargli la mia benedizione". Quanto all'eventuale
riconoscimento di Israele da parte di Hamas, il premier designato
dell'Anp ha spiegato che dipenderà dal riconoscimento da parte
israeliana di uno Stato palestinese all'interno dei confini di Gaza,
della Cisgiordania e di Gerusalemme est: "solo allora ci potrà essere
spazio per una trattativa".
Testo dell'articolo della CBS
Hamas
Leader Talks Peace
(CBS) Hamas said Thursday that it will present
the new Palestinian government next week. But Israel, the United States
and other countries refuse to recognize Hamas, which has ordered
numerous terrorist bombings and other attacks.
In an exclusive
interview, CBS News correspondent David Hawkins talked with the man who
will lead the government, new prime minister and Hamas leader Ismail
Haniyeh.
Haniyeh says there's no blood on his hands … that he's never
personally ordered any kind if military action or terrorist action
against Israel. Israeli officials agree: They tell CBS News that they
have no evidence connecting Haniyeh to any terror attacks.
Nonetheless, the 43-year-old father of 13 is a senior member of Hamas,
a terrorist group that's murdered hundreds of Israelis.
When asked
what he'd say if one of his children told him he wanted to be a martyr,
Haniyef said, "We are not bloodthirsty people. We want to stop the
bloodshed."
And though Hamas has sent suicide bombers into Israel,
Haniyeh says he's never done any such thing and would discourage his
kids from doing so.
"I've never sent anyone on a suicide mission," he
said. "If one of my sons came to me and asked me that, I wouldn't even
consider giving him my blessing."
Hamas hasn't sent any suicide
bombers into Israel for more than six months. But if it restarts its
terror campaign, Haniyeh will be at the top of Israel's hit list. He
narrowly escaped assassination once before — three years ago, an
Israeli F-16 bombed a house where he was meeting other Hamas leaders.
So what would it take for Hamas to renounce violence and recognize
Israel's right to exist?
"That depends on Israel's recognition of a
Palestinian state within the boundaries of Gaza, the West Bank, and
East Jerusalem," he said. "Only then can there be room for talks."
Israel calls all that "double talk." It says Haniyeh is the smiling
face of Hamas' public relations campaign to soften its murderous image
in the West.
But when asked if he could foresee a day when he would
be invited to the White House to sign a peace agreement with the
Israelis, he answered, "Let's hope so."
Words of hope and not hatred
are a new vocabulary for Hamas.
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