Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Haniye il "pacifista" l'edizione on-line del quotidiano cita un'intervista del terrorista palestiense alla CBS, ma censura alcuni fatti cruciali
Testata: La Repubblica Data: 17 marzo 2006 Pagina: 0 Autore: la redazione Titolo: «Leader di Hamas contro i kamikaze "Non siamo assetati di sangue"»
La REPUBBLICA sul suo sito web inserisce un articolo sull'intervista concessa alla CBS dal leader di Hamas Haniye
Il metodo seguito per disinformare è molto semplice: mettere in evidenza tutto ciò che può migliorare l'immagine di Hamas ed eliminare accuratamente tutte le considerazioni (presenti nell'articolo della CBS) che dovrebbero indurci ad una cautela e ad una più che giustificata diffidenza.
Ne esce fuori un ritratto di Haniya (premier designato daHamas) improbabile ispirato pacifista. REPUBBLICA tralascia di ricordare, come fa la CBS nel suo articolo (confronta il testo originale) che:
- CBS: "Nonostante ciò, questo padre di 13 fligi è un leader di Hamas, un gruppo terroristico che ha ucciso centinaia di sraeliani".
(Si può aggiungere che tuttora non riconosce il diritto di quello Stato ad esistere)
- CBS: "Israele considera ambigue questo tipo di dichiarazioni. Considera Haniyeh la faccia sorridente di Hamas che tenta così di fare pubbliche relazioni per ridimensionare in occidente la sua immagine truculenta".
(Si può aggiungere che la faccia truculenta la hanno mostrato altri leader di Hamas, con le recenti apocalittiche dichiarazioni di Mashaal e Al-Zahar - introvabili li su Repubblica)
- CBS: "Hamas non esegue da sei mesi attacchi suicidi perchè sa che, se ripartisse, lo stesso Haniyeh sarebbe in cima alla lista dei possibili bersagli" Testo dell'articolo di Repubblica:
Intervista della Cbs a Haniya, premier designato per il governo palestinese
"Se mio figlio volesse farsi martire non gli darei la mia benedizione" Leader di Hamas contro i kamikaze "Non siamo assetati di sangue" "Firmare un accordo di pace con Israele? Io lo spero"
Ismail Haniyeh WASHINGTON - Ismail Haniya, il premier designato di Hamas per il nuovo governo palestinese, ha detto che spera di firmare la pace con Israele e che non sosterrebbe mai un figlio che volesse fare il kamikaze. In un'intervista televisiva alla Cbs, Haniya ha assicurato che le sue mani non sono macchiate di sangue e che non ha mai ordinato attacchi terroristici o azioni militari contro lo Stato ebraico.
Alla domanda se riesca a immaginare di essere chiamato un giorno alla Casa Bianca per firmare un trattato di pace con Israele, ha risposto: "Speriamo di sì". Poi gli è stato chiesto cosa direbbe a un figlio che gli dicesse di voler diventare un martire in un attacco kamikaze: "Non siamo gente assetata di sangue - ha replicato - vogliamo fermare il bagno di sangue".
Giacca elegante, tono da statista, Haniya ha aggiunto un'ulteriore rassicurazione: "Non ho mai mandato nessuno in missione suicida, se uno dei miei figli venisse a chiedermelo, non prenderei neppure in considerazione la possibilità di dargli la mia benedizione". Quanto all'eventuale riconoscimento di Israele da parte di Hamas, il premier designato dell'Anp ha spiegato che dipenderà dal riconoscimento da parte israeliana di uno Stato palestinese all'interno dei confini di Gaza, della Cisgiordania e di Gerusalemme est: "solo allora ci potrà essere spazio per una trattativa".
Testo dell'articolo della CBS
Hamas Leader Talks Peace
(CBS) Hamas said Thursday that it will present the new Palestinian government next week. But Israel, the United States and other countries refuse to recognize Hamas, which has ordered numerous terrorist bombings and other attacks.
In an exclusive interview, CBS News correspondent David Hawkins talked with the man who will lead the government, new prime minister and Hamas leader Ismail Haniyeh.
Haniyeh says there's no blood on his hands … that he's never personally ordered any kind if military action or terrorist action against Israel. Israeli officials agree: They tell CBS News that they have no evidence connecting Haniyeh to any terror attacks.
Nonetheless, the 43-year-old father of 13 is a senior member of Hamas, a terrorist group that's murdered hundreds of Israelis.
When asked what he'd say if one of his children told him he wanted to be a martyr, Haniyef said, "We are not bloodthirsty people. We want to stop the bloodshed."
And though Hamas has sent suicide bombers into Israel, Haniyeh says he's never done any such thing and would discourage his kids from doing so.
"I've never sent anyone on a suicide mission," he said. "If one of my sons came to me and asked me that, I wouldn't even consider giving him my blessing."
Hamas hasn't sent any suicide bombers into Israel for more than six months. But if it restarts its terror campaign, Haniyeh will be at the top of Israel's hit list. He narrowly escaped assassination once before — three years ago, an Israeli F-16 bombed a house where he was meeting other Hamas leaders.
So what would it take for Hamas to renounce violence and recognize Israel's right to exist?
"That depends on Israel's recognition of a Palestinian state within the boundaries of Gaza, the West Bank, and East Jerusalem," he said. "Only then can there be room for talks."
Israel calls all that "double talk." It says Haniyeh is the smiling face of Hamas' public relations campaign to soften its murderous image in the West.
But when asked if he could foresee a day when he would be invited to the White House to sign a peace agreement with the Israelis, he answered, "Let's hope so."
Words of hope and not hatred are a new vocabulary for Hamas.