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Sconsolate riflessioni sulla "solidarietà" agli intolleranti

In merito alla lettera di 12 docenti universitari di solidarietà con gli studenti che hanno cercato di impedire all'Ambasciatore di Israele Ehud Gol di tenere una lezione all'università di Firenze, riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Mercoledì 15/03/2006

Se i ragazzi volevano solo 'esprimere civilmente il loro dissenso'
all'ambasciatore israeliano e a chi lo aveva invitato, potevano
'civilmente' lasciare l'aula, senza impedire agli altri di seguire la
seduta.
Quanto accaduto è un atto di puro squadrismo, che a me e alla mia
famiglia che ha pagato un doloroso tributo di sangue ai valori
dell'antifascismo e della libertà, ricorda analoghi episodi di tempi bui
e lontani, che si sperava non dovessero più accadere. Presentare i
ragazzi in questione come studenti oxfordiani e figlie di Maria è degno
di chi, tanti anni fa, presentava come bravi ragazzi le camicie nere
anche quando lavoravano di manganello.
E questi professori che hanno il coraggio di firmare appelli del genere
vogliono evidentemente emulare i loro colleghi che, tanti anni fa,
firmarono (tutti, tranne credo 10 in tutta Italia) fedeltà al Fascismo e
accettarono le leggi razziali. E' straordinario come in Italia si trovi
sempre chi, in nome della libertà, è sempre pronto a sostenere proprio
coloro che si mettono la libertà altrui sotto i piedi.
Sconsolatamente
lettera firmata


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