Sinistra per Israele, troppa sinistra, troppo poco Israele un commento di Dimitri Buffa
Testata: Informazione Corretta Data: 07 marzo 2006 Pagina: 0 Autore: Dimitri Buffa Titolo: «Sinistra per Israele, troppa sinistra, troppo poco Israele»
C'era un fantasma che si aggirava ieri nella poco capiente e molto calda sala dell'ex cinema Capranichetta a Roma nel convegno organizzato dalla sinistra per Israele: quello di Oliviero Diliberto. A dire il vero il dibattito, presenti Lucia Annunziata e Piero Fassino doveva servire per mettere una pezza sopra l'enorme caso creato da Yasha Reibman e Riccardo Pacifici, rispettivamente portavoce della comunità ebraica di Milano e di Roma, a proposito dell'impresentabilità di un esponente politico che dopo avere fatto sfoggio dei propri colloqui con i nazi islamici hizbullah e avere stretto la mano al loro leader Hassan Nasrallah, va in giro farneticando di Berlusconi che avrebbe stretto le mani grondanti di sangue di Bush. Il tutto dopo avere partecipato a più di una manifestazione, una recentissima, in cui gli estremisti di sinistra hanno bruciato le bandiere dello stato ebraico e di quello americano dopo avere intonato cori di "dieci, cento, mille Nassyria". Ma soprattutto per mettere una pezza al caso D'Alema che le comunità ebraiche italiane non considererebbero di certo un politico nel segno della continuità filo israeliana della Cdl da mettere agli esteri in caso di vittoria dell'Unione. Benchè evocato però, il fantasma di Diliberto, come quello di Banco nel Macbeth, è rimasto sullo sfondo. Il problema di questa "sinistra per Israele²"è che è troppo poco per Israele e troppo invece "di sinistra". Così è prevalsa la demonizzazione dell'avversario , in ispecie il bersaglio numero uno è stato l'ex ministro Roberto Calderoli cui nessuno ha offerto solidarietà per le minacce terroristiche islamiche. E Lucia Annunziata in questo è stata una campionessa di cerchio bottismo citando sé stessa e il proprio editoriale di lunedì sulla prima pagina della stampa in cui l'esibizione della maglietta da parte di Calderoli viene paragonata alle gesta ostili di Diliberto. Furio Colombo, foglia di fico filo israeliana che viene chiamata come un idraulico a turare le falle in occasioni del genere, ha a a sua volta illustrato una ben strana tesi: le sparate di Diliberto sono colpa dell'infame legge elettorale del Polo che costringe i politici a richiami identitari e della foresta. Bell'alibi, peccato che non valga nulla. Diliberto era anti israeliano e filo no global, per non dire peggio, almeno qualche decina di anni prima del varo di questa legge. E tanta mistificazione della sinistra su Israele, culminata nell'ora e mezzo di pistolotto buonista di Fassino che in pratica si è limitato ad affermare che l'Europa deve fare di più, la dice lunga su come la sinistra per Israele può fare poco o niente. Soprattutto perché non vuole. Perchè all'interno di quell'area gli ebrei vivi di Israele sono odiati molto più di quelli morti dell'Olocausto dalle frangie fasciste di ultras da stadio che fanno capo a Luca Romagnoli o ad Alessandra Mussolini. info@informazionecorretta.it