Oggi la comunità ebraica e l’associazione amici di Israele di Roma daranno l’assedio morale alla sede capitolina del Pdci di Oliviero Diliberto a piazza Augusto Imperatore. Un bis di analoga iniziativa che fu tenuta nel 2002 davanti alla sede romana della Rifondazione di Bertinotti allorchè incauti esponenti del suo partito rilasciarono dichiarazioni giustificazioniste (da pazzi) a proposito dei kamikaze islamici palestinesi proprio nel periodo in cui ne saltava uno al giorno nei caffè di Gerusalemme e di Tel Aviv. Il tutto nel periodo post 11 settembre quando a sinistra girava la vulgata “gli americani se lo sono meritato se non se lo sono fatti da soli insieme al Mossad”. Oggi che Bertinotti si è “rinsavito”, forse perché ambisce a fare il presidente della Camera se e quando la sinistra vincerà le elezioni e anche perché ‘sti no global lo hanno fatto a pezzettini pure a lui, lo spazio lasciato vuoto è stato prepotentemente occupato da Oliviero Diliberto che, forte di una credibilità filo palestinese conquistata a forza di cartelloni pubblicitari con cui ha invaso Roma e in cui si abbracciava Arafat (“Io sto con Arafat”), sabato scorso ha dato il meglio di sé durante il corteo della vergogna organizzato da Forum Palestina. Perciò domani la comunità ebraica romana tenterà di punirlo a livello di immagine ed elettorale.

Infatti una dimostrazione sotto la sede nazionale del partito con slogan in cui sarà rinfacciato ai Dilibertones di essere ipocriti e di rappresentare il classico anti semitismo di sinistra mascherato da anti sionismo non fa piacere a nessuno in piena campagna elettorale. Così ieri è stato il numero due di Diliberto, Marco Rizzo a tentare di metterci una pezza, ovviamente dando la colpa di tutto ciò che accade nel settore anti semitismo e dintorni nel mondo a Silvio Berlusconi e ai suoi alleati impresentabili, dal settore giovanile della destra sociale in giù. “La posizione dei Comunisti italiani, da sempre è stata “due popoli, due Stati”, per una pace giusta in Medio Oriente – ha detto Rizzo - lo Stato di Israele c'è, quello di Palestina ancora no. Bisogna lavorare perchè al più presto ci sia anche lo Stato di Palestina. Detto questo, sono assurde provocazioni quelle di chi ci accusa di slogan mai pronunciati o di posizioni mai tenute. Ha ragione Ciampi : nella nostra memoria di italiani e di europei deve permanere l'orrore per ciò che è stato l'Olocausto” . Rizzo aggiunge che “farebbero bene a ricordarlo anche a destra dove, ancora oggi c'è chi mette in discussione l'esistenza di Auschwitz, ponendosi anche su posizioni dichiaratamente antisemite e Berlusconi dovrebbe riflettere, visto che sono suoi alleati.”