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Martedì 21 febbraio 2006
Egr. Sigg., Francamente sono sconcertato dall'articolo "Concorso sulla Shoa'" a firma di Francesca Paci apparso su "La Stampa" del 14 c.m. Tale articolo è di fatto un elogio di tale concorso subdolamente avvallato dal fatto che la Paci presenti come "curioso" che i primi due cartoonists che hanno inviato le loro vignette siano "dei nostri".
Innanzittutto l'australiano Leunig ha negato di aver inviato le sue vignette al giornale iraniano, denunciando come queste siano state subdolamente e illecitamente presentate al giornale iraniano a suo nome senza che lui ne fosse a conoscenza. E Latuff sarebbe dei nostri ??? Tutt' al più dei suoi, Sig.ra Paci ! Ma la Sig.ra Paci, e La Stampa che ne pubblica gli articoli, sa chi è questo Latuff ?? Vada/andate a vedere il suo sito con la carrellata delle sue "creazioni" ( http://latuff.deviantart.com/gallery/ ) un concentrato di rozzezza e primitivismo grafico e testuale da far rabbrividire, da far sembrare acqua di rosa le affermazioni del Sig. Ferrando che tanto giustificato scalpore hanno recentemente suscitato da noi, persino tra i suoi stessi compagni. Ma lo sa la Paci, e La Stampa che ne pubblica gli articoli, che molte delle vignette di questo signore sono pubblicate sul sito più antisemita del web, un mostro ibrido che unisce le tesi più estreme del cristianesimo più fondamentalista al più becero antiglobalismo e antioccidentalismo che meglio non potrebbero essere espressi neanche da Osama Bin Laden e dal mullah Omar ? Il tutto tenuto insieme dal collante più vecchio e inesauribile della storia umana: l'antisemitismo più trito e spregevole. Sto parlando del sito HOLY WAR ( www.holywar.org ). Navigateci dentro, e se non siete presi subito dalla nausea, andate a trovare il "nostro" Latuff su http://www.holywar.org/CARTOONS.htm Questo signore è quello che la Sig.ra Paci identifica con malcelata ammirazione come l'individuo che in occasione della conferenza di Rio de Janeiro pubblicò una sua vignetta di "un energumeno tatuato di svastiche e con il cervello traboccante di escrementi dal titolo «Tribute to White Power», tributo al potere bianco." e pensate, summa delle godurie no global: "No copyright, ovviamente".
E per concludere in bellezza, la Paci si augura che "le provocazioni contro Israele" di individui di tal fatta "vengano raccolte e pubblicate da altri giornali australiani o brasiliani", ovviamente per "ironizzare sulla cattiva memoria di Israele".
La Paci può rallegrarsi: pubblicando articoli come il suo c'è la concreta possibilità che queste possano essere pubblicate persino da giornali italiani come La Stampa. lettera firmata |
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