Selezionare le notizie per rifare il trucco ad Hamas la campagna del quotidiano
Testata: Il Mattino Data: 21 febbraio 2006 Pagina: 4 Autore: un giornalista Titolo: «Leader di Hamas riconosce la «reale esistenza» di Israele»
Il Mattino persevera nella sua opera di accreditamento di Hamas. Funziona così: si tralasciano tutte le dichiarazioni imbarazzanti del gruppo terrorista in cui si rivendica la giustezza della lotta armata (stragi terroristiche), la negazione del diritto all’esistenza di Israele, ecc. mentre si riportano, come oro colato e rivelatrici di verità assolute, quelle dichiarazioni ambigue che presso il lettore instillano l’idea di un’organizzazione disposta al compromesso. Il tutto mentre il leaader di Hamas Meshal fa visita ad Ahmadinejad sostenendo che il ruolo dell’Iran in Palestina si espanderà. Il ruolo di chi ha promesso di cancellare Israele dalla carta geografica e parla dell’Olocausto come di un’invenzione. Ma IlMattino, e questo è solo uno dei tanti esempi concreti, finge di non vedere. Ecco l'articolo:
Gerusalemme. Musa Abu Marzuk, vice presidente dell'ufficio politico di Hamas, ha affermato che il movimento islamico riconosce la realtà dell'esistenza di Israele, del quale nella sua carta costituzionale nega invece il diritto all'esistenza. In un'intervista all'emittente pacifista israelo-palestinese «All for peace», Marzuk ha detto: «Non c'è dubbio che c'è da parte nostra il realistico riconoscimento di Israele, cioè che Israele esiste in un territorio e non ci può essere la firma di accordi con un'entità immaginaria ma solo con una che esiste». Marzuk, che ha apparentemente inteso riferirsi agli accordi finora conclusi dall'Autorità nazionale palestinese (Anp) con lo Stato ebraico, ha continuato: «Israele esiste e noi riconosciamo questi accordi. Non è quello il problema ma la richiesta fatta a Hamas di riconoscere la legittimità dell'occupazione e su questo non siamo d'accordo». Secondo i commentatori, facendo questa distinzione Marzuk è parso indicare che il costituendo governo palestinese di Hamas potrà operare al fianco del presidente palestinese Abu Mazen, che sarà agli occhi del mondo «il volto diplomatico» dell' Anp. E proprio con Abu Mazen si è tenuto ieri il primo atteso incontro a Gaza City dopo la vittoria elettorale di Hamas. La delegazione del partito fondamentalista è guidata da Mahmud Zahar e Ismail Haniyeh. Durante il colloquio Abu Mazen dovrebbe conferire l'incarico di formare il nuovo governo a Haniyeh, il candidato premier designato da Hamas. In questo clima, il segretario di Stato americano Condoleezza Rice è partita ieri per una missione in tre Paesi arabi ritenuti alleati degli Stati Uniti: Egitto, Arabia Saudita ed Emirati Arabi. La Rice intende discutere la situazione creata nel Medio Oriente dalla vittoria di Hamas, un'organizzazione considerata terroristica dagli Usa, nelle elezioni politiche palestinesi del 25 gennaio.
Nella stessa pagina Il Mattino fa da grancassa alla propaganda binladiana. Interessante, il sottotitolo:
"Messaggio audio per denunciare stupri e delitti dei soldati americani. «Non mi avranno mai vivo»"
“stupri e delitti dei soldati americani” sono parole di Bin Laden (se il messaggio è davvero suo), ma Il Mattino non le virgoletta: altra verità assoluta, inconfutabile. 150 mila uomini dediti a strupri e delitti.
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