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Baldwin o Churchill?

Giovedì 16 febbraio 2006

Spett.le Redazione, come ho scritto in un articolo (Il mondo
occidentale unito sul caso Iran, pubblicato da ragionpolitica) il
paragone tra Hitler ed Ahmadinejad appare, purtroppo, sempre più
appropriato.
A questo punto la questione posta dall'ex leader dei Repubblicani
americani al Congresso, Newt Gingrich, non può, a mio avviso, essere
elusa. Noi in chi ci riconosciamo? Siamo Stanley Baldwin, il primo
ministro britannico che negli anni Trenta rifiutò di riarmarsi e di
affrontare il nemico, oppure siamo Winston Churchill, uno degli
artefici della vittoria alleata? A noi la scelta. Personalmente penso
che ci sia una unica risposta:
"You ask, What is our policy? I will say; It is to wage war, by sea,
land and air, with all our might and with all the strength that God can
give us. . . . That is our policy. You ask, What is our aim? I can
answer with one word: Victory--victory at all costs, victory in spite
of all terror, victory, however long and hard the road may be; for
without victory there is no survival."
--Winston Churchill, first speech as prime minister to the House of
Commons
May 13, 1940

Cordiali saluti

Matteo Gualdi


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