Spett.le Redazione, come ho scritto in un articolo (Il mondo occidentale unito sul caso Iran, pubblicato da ragionpolitica) il paragone tra Hitler ed Ahmadinejad appare, purtroppo, sempre più appropriato. A questo punto la questione posta dall'ex leader dei Repubblicani americani al Congresso, Newt Gingrich, non può, a mio avviso, essere elusa. Noi in chi ci riconosciamo? Siamo Stanley Baldwin, il primo ministro britannico che negli anni Trenta rifiutò di riarmarsi e di affrontare il nemico, oppure siamo Winston Churchill, uno degli artefici della vittoria alleata? A noi la scelta. Personalmente penso che ci sia una unica risposta: "You ask, What is our policy? I will say; It is to wage war, by sea, land and air, with all our might and with all the strength that God can give us. . . . That is our policy. You ask, What is our aim? I can answer with one word: Victory--victory at all costs, victory in spite of all terror, victory, however long and hard the road may be; for without victory there is no survival." --Winston Churchill, first speech as prime minister to the House of Commons May 13, 1940