Vittime "delle vignette"? No, dei fondamentalisti violenti un titolo scorretto
Testata: Il Giornale Data: 16 febbraio 2006 Pagina: 11 Autore: Fausto Biloslavo Titolo: «Tra le vittime delle vignette ora c'é anche un bambino»
Corretto articolo di Fausto Biloslavo sulle violenze fondamentaliste contro la libertà di espressione, sul GIORNALE di di giovedì 16 febbraio 2006. Peccatoper il titolo, completamente sbaglaito "Tra le vittime delle vignette ora c'è anche un bambino". Ma il bambino, ucciso da un proiettile vagante sparato in aria da un fanatico non é affatto una vittima delle vignette (una palese assurdità, oltre che un ribaltamento delle responsabilità), ma piuttosto , appunto, del fanatismo fondamentalista. Ecco il testo:
Le vignette su Maometto continuano a provocare violenze, con morti e feriti, soprattutto in Pakistan, dove la protesta è pilotata dai partiti religiosi e dai gruppi estremisti vicini ad Al Qaida. Le caricature sono solo un pretesto, perché il vero obiettivo è mettere in difficoltà il capo dello stato pachistano, generale Pervez Musharraf e far saltare la visita del presidente George W. Bush prevista agli inizi di marzo. Almeno 50mila dimostranti hanno sfilato in diverse città pachistane a cominciare da Peshawar, il capoluogo della North frontier province, dove governano i partiti religiosi. Due persone sono morte. Un giovane rimasto fulminato dauncavo che voleva utilizzare contro i poliziotti e un bambino di otto anni, colpito alla testa dalla ricaduta di un proiettile sparato in aria. I facinorosi hanno devastatounristorante della catena occidentale Kfc e 16 minibus di una stazione gestita da una ditta sud coreana sono stati dati alle fiamme. I manifestanti hanno attaccato anche due cinema e gli uffici di una compagnia telefonica norvegese. La polizia ha lanciato candelotti lacrimogeni e sparato in aria, ma le violenze sono continuate. A Lahore, per il secondo giorno consecutivo, sono scesi in piazza degli esagitati per protestare contro le caricature di Maometto. Un dimostrante è rimasto ucciso in un violento scontro con la polizia. La situazione è precipitata pure a Tank, una cittadina dell’area tribale. Gli estremisti hanno dato alle fiamme negozi che vendonovideocassette e cdmusicali, oltre che internet café, simbolo dell’Occidente. «La protesta si stava svolgendo pacificamente fino a quandononsi sonoinfiltrati degli rimasto ucciso in un violento scontro con la polizia. La situazione è precipitata pure a Tank, una cittadina dell’area tribale. Gli estremisti hanno dato alle fiamme negozi che vendonovideocassette e cdmusicali, oltre che internet café, simbolo dell’Occidente. «La protesta si stava svolgendo pacificamente fino a quandononsi sonoinfiltrati degli armati che appoggiano i talebani, i quali hanno cominciato a sparare» ha dichiarato a un’agenzia stampa Attiqullah, il capo locale della polizia. Una chiara dimostrazione che la svolta violenta delle proteste inPakistan è causata dai gruppi fondamentalisti contigui al terrorismo. Fonti di intelligence pachistana, citate dal quotidiano di Islamabad, Daily news, hanno rivelato che gli scontri di due giorni fa, con i primi morti, sono stati pianificati e fomentati dagli attivisti dell’organizzazione studentesca Jamaatud. Si tratta di un gruppo fondamentalista affiliato al Jamaatud Dawa, il nuovo nome di Lashkar i Taiba,unadelle formazioni terroriste sunnite, legate ad Al Qaida, poste fuori legge da Musharrafdopol’ 11 settembre. Altre formazioni estremiste coinvolte nelle proteste sono legate al Jamaat e islami, uno dei partiti religiosi che considerano Musharrafuntraditore venduto agli americani. Non a caso fra gli arrestati della prima ondata di manifestazioni ci sono anche un tajiko ed un cinese, che fanno parte di una cellula di Al Qaida nel Waziristan meridionale, la regione dell’area tribale a ridosso del confine afghano. Lasatira suMaomettoviene utilizzata come pretesto per ben altri obiettivi. Il 3 marzo è stato indetto uno sciopero generale di protesta perle vignette,main realtà gli estremisti puntano a fare saltare la visita del presidenteBushprevista agli inizi del prossimo mese. Visita che potrebbe essere cancellata se continuerannole violenze. Inoltre l’obiettivo principale di partiti religiosi, oggi all’opposizione, è mettere in difficoltà Musharraf, che il prossimo anno medita di abbandonare la divisa e ricandidarsi alla presidenza. Per farcela ha bisogno di unaforte maggioranza parlamentare alle elezioni del 2007. Laprotesta deimusulmanihatoccatoanchele Filippine, paeseamaggioranza cattolica. Seicento manifestanti hanno protestato davanti al consolato danese a Manila chiedendo a gran voce che venga «decapitato chi insulta l’Islam». In Irak i fondamentalisti curdi, dopo avere manifestato contro la satira suMaometto, hannolanciatouna fatwa che condanna a morte uno scrittore locale, reo di avere offeso l’Islam. Zana Rustay, uno dei leader dei fondamentalisti ha dichiarato «che la fatwa riguarda anche i vignettisti danesi chehanno schernito il nostro nobile Profeta». SuInternet giraunvideo di tre minuti per «insegnare ai fedeli di Maometto come boicottare i prodotti alimentari dell’Occidente». I primi sono ovviamente quelli danesi, a cominciare dai formaggi e addirittura il latte in polvere per i bambini, ma poiseguono i prodotti francesi,americani e israeliani. La telecamera si sofferma sui banchi diunsupermercato dove sono esposti le merci nel mirino. La guerra santa economica è stata duramente condannata al parlamento europeo dal presidente dellaCommissione, JoséManuelDurao Barroso, che ha dichiarato: «Chi boicotta la Danimarca boicotta tutta l'Unione europea».