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Ora la violenza si chiama sensibilità 12/02/2006
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera che condividiamo totalmente

Domenica 12/02/2006
Sui commenti a proposito della questione delle vignette danesi, leggo sempre più spesso il parere che "la libertà di stampa va bene, ma non bisogna provocare la sensibilità altrui". E come si misura questa sensibilità? Evidentemente dalla reazione più o meno violenta: dunque saccheggiare, incendiare, uccidere, è indice di maggiore sensibilità. Allora anche chi accoltella per un sorpasso, il marito che ammazza la moglie, il popolo intero che ammazza con la lapidazione le donne adultere...sono dunque tutti rappresentanti di una umanità più sensibile.
lettera firmata

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