A pag. 15, dalla cronaca dal Medio Oriente di INTERNAZIONALE: del 27 gennaio 2006
ISRAELE
Povertà diffusa
Almeno 1,6 milioni di israeliani su una popolazione di sette milioni
Vivono in condizioni di povertà, con un aumento del 45 per cento rispetto al
2000. Le famiglie araboisraeliane sono le più colpite. Lo rivela un rapporto
Dell'Istituto nazionale assicurativo [23].
STATI UNITI
La spia del Pentagono
Un ex consulente del Pentagono, Lawrence Franklin, è stato condannato a
Dodici anni di prigione per spionaggio da un tribunale statunitense. Era
Accusato di aver trasmesso documenti segreti sull'Iran e sull'Iraq a un
Diplomatico israeliano [20].
CRONACA
Attentato suicida
Almeno trenta persone sono rimaste ferite in un attentato suicida a Tel
Aviv, il primo in Israele dalla fine della tregua il 31 dicembre 2005.
L'attacco è stato rivendicato dalla Jihad islamica [19]. Un palestinese di
15 anni è stato ucciso dai soldati israeliani vicino a Ramallah, in
Cisgiordania [23].
La redazione di Internazionale ha una particolare specialità: mettere in secondo piano gli attentati palestinesi e lanciare accuse a vanvera ad Israele.
In questo caso l'attentato che avrebbe potuto causare molte vittime israeliane, viene liquidato in due righe, annacquato nella notizia del ragazzino palestinese ferito a morte durante un azione anti-terrorismo dell'esercito israeliano.
In una sparatoria, nessuno può dire con certezza chi colpisce che cosa, ma la redazione di Internazionale sembra saperlo sempre con estrema precisione e puntualità, accusando Israele di ogni crimine.
AUTORITÀ NAZIONALE PALESTINESE
La prima volta di Hamas
Il 25 gennaio circa 1,3 milioni di palestinesi sono stati chiamati alle urne
Per le seconde elezioni legislative nella storia dell'Autorità Nazionale
Palestinese (Anp). Il voto mette in pericolo il predominio del partito Al
Fatah del presidente Abu Mazen, minacciato dal partito radicale Hamas, che
Non aveva partecipato allo scrutinio del 1996. Il capolista di Hamas Ismail
Haniyeh ha annunciato che il gruppo non rinuncerà alla lotta armata, ma non
Ha escluso negoziati con Israele. Il premier israeliano ad interim Ehud
Olmert ha definito le elezioni un passo decisivo verso uno stato palestinese
Indipendente.
Prendiamo ancora una volta atto con tristezza che per Internazionale, Hamas non è niente più che un semplice partito radicale, e non come tutto il mondo sa, un movimento terrorista dedito allo spargimento di sangue innocente in Israele.
A pag. 5 è pubblicato un articolo tratto dal quotidiano israeliano Ha'aretz, dal titolo: "Un test per la democrazia".
Ha'aretz, quotidiano di sinistra, in sostanza scrive che il vincitore delle elezioni palestinesi sarà il risultato della politica israeliana nei confronti dei palestinesi, che Israele deve accettare.
Quindi, alla luce dei risultati ottenuti (questo articolo come gran parte di Internazionale sono stati scritti ad urne aperte in Palestina), se ha vinto Hamas è colpa di Israele ed ora lo stato ebraico deve accettarlo.
Pane per i denti per la redazione con la kefiah di Internazionale, che evita, in modo chirurgico, di pubblicare articoli di Ha'aretz non coincidenti con il pensiero unico della redazione del settimanale.
A pag. 22 è pubblicato un articolo tratto dal settimanale inglese The Observer dal titolo: "Munich, storia di un fallimento".
In questo articolo, il settimanale inglese di sinistra, commenta il film Munich, di Steven Spielberg, che tratta la vicenda degli atleti della squadra israeliana alle Olimpiadi di Monaco 1972, trucidata dal movimento terrorista palestinese "Settembre nero".
Purtroppo però, lo fa aggiungendoci buone dosi di propaganda, in sostanza equiparando i metodi terroristici palestinesi, a quelli di prevenzione da futuri devastanti attentati di uomini-bomba, da parte israeliana.
The Observer definisce atti di terrorismo quelli palestinesi, e di controterrorismo le azioni israeliane, dando più volte la colpa di tutto ciò che sta succedendo in medio oriente, allo stato ebraico.
Poteva forse non pubblicare Internazionale un articolo così?
State tranquilli che se nell'edicola mondiale, è pubblicato un articolo di propaganda anti-israeliana, lo leggerete presto sulle pagine del settimanale diretto da Giovanni De Mauro.
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