Il FOGLIO di mercoledì 1 febbraio 2006 pubblica in prima pagina un breve articolo sulla fornitura da parte del Belgio di tecnologia per costruire la bomba nucleare all'Iran. Ecco il testo:
Tutto il mondo cerca di fermare la corsa nucleare dell’Iran, ma intanto il Belgio vende a Teheran la tecnologia per costruire la bomba. Lo rivela un rapporto del comitato di controllo sui servizi segreti che, lunedì, ha portato alle dimissioni del capo dell’intelligence belga, Koen Dassen. I servizi sono accusati di “inefficienza” per non aver battuto ciglio quando, nel novembre 2004, la società belga Epsi ha esportato verso l’Iran – senza autorizzazione e in violazione dell’embargo militare – una pressa isostatica utilizzabile nel nucleare civile e no. Eppure, i servizi segreti erano a conoscenza dello shopping nucleare di Teheran: il 17 luglio 2004, la Cia aveva informato la sua controparte e chiesto “con insistenza al governo belga di non contribuire, nemmeno per inavvertenza, al programma iraniano”. Invece, nonostante la Commissione consultiva per la non proliferazione delle armi nucleari – che ha sede nello stesso palazzo degli 007 – avesse dato parere negativo all’esportazione per “il rischio inaccettabile che il materiale sia implicato in attività legate a armi nucleari”, il 3 novembre 2004 il camion con la pressa della Epsi è partito indisturbato da una dogana belga, destinazione l’Iran Aircraft Industry. I mullah ringraziano l’inavvertenza endemica del Belgio.
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