Egregio direttore,
"Hamas crede che al terra di Palestina sia un deposito legale, terra islamica affidata alle generazioni dell'Islam fino al giorno della Ressurezione. non è accettabile rinunciare a nessuna parte di essa. Nessuno Stato arabo, Nè tutti gli Stati arabi nel loro insiem, nessun re o presidente, Nè tutti i re e ipresidenti messi assieme, nessuna organizzazione, né tutte le organizzazioni palestinesi o arabe unite, hanno il diritto di disporre o dicedere anche un singolo pezzo di essa, perché la Palestina é terra islamica affidata alle generazioni dell' Islam fino fino al Giorno del Giudizio..." Come si può facilmente comprendente dall'articolo 11 dello Statuto di Hamas sopracitato in terra di Palestina non c'è posto per lo Stato di Israele.
Il suo giornale, che da sempre è anche il mio, ha oggi ospitato opinionisti che non condivido ma rispetto. ritengo però che i fatti debbano essere separati dalle opinini e credo che sarebbe corretto nei confronti dei lettori far conoscere la posizione la posizione di Hamas, ricordare che i Savi di Sion sono fra le letture preferite nel mondo arabo oltre alle opinioni di Igor Man che ancora una volta accusa Israele della realtà palestinese invece di evidenziar5e l'incapacità e la corruzione dei dirigenti palestinesi.
E' con profonda amarezza che devo constatare che il pregiudizio antisemita, oggi travestito da antisionismo, è riemerso con preoccupante violenza e con la stessa amarezza concludo che il Suo giornale oggi è stato complice nell'alimentare questo indecente sentimento.
Maria Francesca Toller, lettera inviata alla Stampa il 27 gennaio 2006