DAL NUMERO DI INTERNAZIONALE DEL 20 GENNAIO 2006
A pag. 15, dalla cronaca dal Medio Oriente
POLITICA
Tzipi Livni agli esteri
Il premier israeliano ad interim Ehud Olmert ha nominato Tzipi Livni,
Esponente del partito Kadima, ministro degli esteri in sostituzione di
Sylvan Shalom. Quest'ultimo si è infatti dimesso su ordine del leader del
Likud Benjamin Netanyahu insieme agli altri tre ministri del partito, Limor
Livnat, Israel Katz e Dani Navé. Livni è la seconda donna nella storia del
Paese a occupare l'incarico dopo Golda Meir, che è stata anche primo
Ministro. Il governo resterà in carica fino alle elezioni legislative del 28
Marzo. Nel frattempo, I deputati di Kadima hanno confermato Olmert alla
Guida del partito [18].
SHARON
L'agonia di un leader
A due settimane dall'emorragia cerebrale che lo ha colpito nel suo ranch nel
Negev, il primo ministro israeliano Ariel Sharon è ancora in coma e le sue
Condizioni non sembrano migliorare. Il premier è stato sottoposto a una
Tracheotomia [18].
GERUSALEMME
Divieto per Hamas
Il governo israeliano ha confermato il via libera allo svolgimento delle
Elezioni legislative dell'Autorità Nazionale Palestinese (Anp) a Gerusalemme
Est, ma ha vietato ai candidati del partito radicale Hamas di partecipare
Alla campagna elettorale [15].
La redazione di Internazionale continua a definire Hamas "partito radicale", al posto di quello che è realmente, una organizzazione terrorista responsabile di migliaia di morti israeliani innocenti.
Alcuni mesi fa Internazionale definiva Hamas come un movimento radicale, estremista, ora secondo la redazione, è diventato addirittura un partito, al peggio non c'è mai fine purtroppo.
ANP
Abu Mazen verso il ritiro
Il presidente palestinese Abu Mazen ha annunciato che alla scadenza del suo
Mandato nel 2009 non si ricandiderà. Il presidente ha poi auspicato un
Incontro con Ehud Olmert [18].
CRONACA
Vittime innocenti
Una donna palestinese e sua figlia sono state uccise, probabilmente per
Errore, dai soldati israeliani a Nablus [15]. Due esponenti della Jihad
Islamica sono morti in un raid dell'esercito israeliano a Jenin [12]. Un
Membro delle Brigate Ezzedine al Qassam è stato ucciso dall'esercito
Israeliano a Tulkarem [17].
Poche righe fuorvianti: il titolo vittime innocenti si riferisce solo alla donna palestinese e a sua figlia o anche ai membri delle organizzazioni terroriste Jihad e Brigate ezzedin?Vittime innocenti anche loro per Internazionale?
Inoltre, non si ha la certezza che sia stato l'esercito israeliano ad uccidere seppur per errore (bontà di Internazionale ad averlo scritto, solitamente non lo fa), la donna palestinese e la figlia, ma è consuetudine per la redazione faziosa di Internazionale, lanciare accuse ad Israele, senza nessun fondamento preciso.
CISGIORDANIA
Intifada israeliana a Hebron
I l 17 gennaio il primo ministro israeliano ad interim Ehud Olmert ha
Ordinato alla polizia di evacuare circa 150 coloni estremisti che avevano
Occupato case palestinesi a Hebron, in Cisgiordania. Dopo una serie di
Manifestazioni violente dei coloni, segnate da scontri con la polizia, il
Governo ha ordinato il coprifuoco e la chiusura del centro della città. Nel
1997 il governo israeliano e le autorità palestinesi hanno raggiunto un
Accordo per dividere Hebron in due zone. In quella israeliana convivono
Ventimila palestinesi e 600 coloni. Complessivamente in città vivono 130mila
Palestinesi.
Anche in questo caso Internazionale pubblica un titolo fuorviante, paragonando una semplice, momentanea e circoscritta rivolta contro l'esercito, di cittadini israeliani sotto sgombero, con una lunga serie di mattanze, stragi e devastazioni ai danni di cittadini dello stato ebraico inermi, da parte di movimenti terroristi palestinesi.
Inoltre secondo il nostro parere, il direttore Giovanni De Mauro non ha dato, in queste due settimane, alle lugubri e deliranti affermazioni del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, il rilievo che avrebbe dovuto avere.
Ma tutto questo è normale visto che la redazione di Internazionale non aspetta altro che fare propaganda contro Israele, lo notiamo, purtroppo, settimana dopo settimana.
Per scrivere alla redazione di Internazionale cliccare sul link sottostante.