Sempre attenti e benevoli, al Mattino , quando si tratta di palestinesi. Anche Barghouti, in un breve articolo del 23 gennaio 2006, merita un trattamento di tutto rispetto. L’apice è raggiunto in un passaggio del trafiletto, quando si legge: “Barghouti (…) sconta cinque ergastoli per aver fomentato - secondo Israele - attentati terroristici” Il lettore inconsapevole non potrà fare altro che credere in una brava persona detenuta ingiustamente. Tutto ciò che fa e dice Israele, a differenza di quanto accade con i palestinesi, va sempre messo in dubbio. Il Mattino dimentica che il buon uomo in questione è stato condannato da un tribunale in seguito a un regolare processo: responsabile di almeno cinque assassinii di persone innocenti. Non si tratta, quindi, di un parere politico. Ma l’odio, si sa, è una brutta bestia.
Ecco il testo:
Tel Aviv. Un appello ai palestinesi affinchè si rechino in massa a votare il 25 gennaio è stato lanciato dal leader di Al-Fatah Marwan Barghouti in una intervista rilasciata ad Al-Jazira e ad aL-Arabya dal carcere israeliano dove sconta cinque ergastoli per aver fomentato - secondo Israele - attentati terroristici. Nell'intervista Barghuti si dice pronto a negoziati di pace con Israele. Barghuti sembra favorevole a un «governo di emergenza nazionale» che si dedichi a riforme politiche interne e a negoziati con Israele per la costituzione dello Stato palestinese indipendente.
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