Il nord di Israele [27]. Un soldato israeliano e due civili palestinesi sono
Cisgiordania [29]. Due guardie di frontiera egiziane sono morte negli
Striscia di Gaza [4].
Comincia il dopo Sharon
L a sera del 4 gennaio il primo ministro israeliano Ariel Sharon è stato
Colpito da una vasta emorragia cerebrale. Secondo I medici il premier
Dovrebbe sopravvivere, ma ha probabilmente subìto danni cerebrali che lo
Costringeranno a lasciare la politica. Tutti I poteri sono stati trasferiti
Al vicepremier Ehud Olmert, che avrà anche il compito di guidare il nuovo
Partito Kadima, fondato da Sharon, nelle elezioni legislative del 28 marzo.
L'ex leader laburista Shimon Peres ha deciso di rimanere nel partito con
L'incarico di vice di Olmert. Nonostante la malattia di Sharon, secondo I
Sondaggi Kadima potrebbe vincere le elezioni con circa 45 seggi, contro I 18
Del Partito laburista di Amir Peretz e I 15 del Likud di Benjamin Netanyahu.
A pag. 17 è pubblicato un editoriale firmato dal direttore del quotidiano libanese Daily Star, Rami Khouri, dal titolo "L'eredità di Sharon".
L'articolo di Khouri è un contenitore di propaganda anti-israeliana, definisce Sharon un creatore di caos, un illusionista, un prestigiatore, colui che si è rifiutato di sottoscrivere accordi con Arafat, arrogante colonizzatore, ma ecco l'ultimo pezzo dell'articolo che sintetizza il suo pensiero:
"se è vero che bisogna giudicare un uomo dai risultati che ha ottenuto, Ariel Sharon dev'essere visto come un gran creatore di caos, confusione, incertezza e paura. La sua eredità si può sintetizzare in un'intera nazione che cerca di ritirarsi dietro un muro: e questa è un enorme sconfitta tattica. Ed è anche una grande tragedia umana per quella generazione di combattenti sconsiderati che non hanno voluto fermare la guerra. E che, quando si sono ritrovati con il potere in mano, hanno scelto trucchi da illusionisti."
Insomma, quando c'erano gli insediamenti ebraici a Gaza non andava bene, ora che Sharon li ha smantellati non va bene ancora? E il fantomatico muro sarebbe la recinzione (96% reticolato), eretta contro le bombe umane palestinesi?
C'è per caso traccia nel pezzo di Khoury per la parola terrorismo palestinese?
Questa è la propaganda faziosa sotto forma di analisi politica, che spaccia Internazionale e che fa seguito ad altrettanta propaganda pubblicata a pag.15, di Amira Hass, ormai completamente assorbita dai fumi di Ramallah dove vive.
A pag.22 è pubblicato un servizio tratto dal quotidiano israeliano di sinistra, Ha'aretz, dal titolo:"Il grande timoniere".
Il direttore di Ha'aretz aveva scritto un editoriale che rivalutava la figura di Sharon, sempre duramente criticata dal quotidiano laburista, ma De Mauro ovviamente ha preferito pubblicare al suo posto questo servizio molto aspro sulla figura del premier in coma.
Anche la foto, sapientemente scelta dalla redazione di Internazionale la dice lunga sulla faziosità di questo settimanale: si vede in primo piano Sharon rivolto ad uno spazio deserto con la seguente didascalìa:"Ariel Sharon nel luogo destinato a un insediamento colonico".
A pag. 25 è pubblicato un articolo tratto dal quotidiano conservatore The Jerusalem Post, dal titolo:"La pace secondo Ariel".
Secondo il Jerusalem, Sharon ha il grande merito di aver fatto capire alle potenze occidentali come gli Usa, che la condizione unica e necessaria per iniziare qualsiasi trattativa di pace con I palestinesi, era la sicurezza, la fine degli attentati terroristici.
Fino ad allora infatti, le trattative avvenivano sotto le bombe umane, convinti che le avrebbero fermate; Sharon ha sempre preferito la sicurezza del popolo israeliano prima di sedersi ad un tavolo con chi non aveva nessuna intenzione di fermare le violenze.
A pag. 26 è pubblicato un articolo firmato da Shari Motro, tratto dalla rivista giuridica americana Legal Affairs, dal titolo "Le mappe della pace".
L'autore di questo pezzo, Motro (ora docente di legge all'università di Richmond), era un ufficiale dell'esercito israeliano che ha partecipato ai negoziati nel 1995 e che sottolinea l'importanza di una corretta stesura delle mappe geografiche durante le trattative di pace.
Motro risulta un pò duro nei suoi giudizi contro Israele (pane per i denti di Internazionale), forse perchè risulta facile parlare non avendo più incarichi di responsabilità dopo molti anni e a distanza.
A pag. 32 è pubblicato un confronto di opinioni (cosa che Internazionale dovrebbe sempre fare espandendo questa rubrica), riguardo il nuovo film in uscita nelle sale italiane, di Steven Spielberg, riguardante la strage degli atleti israeliani alle olimipiadi di Monaco del 1972 da parte dei terroristi palestinesi e le conseguenti azioni militari isralieane.
I due media a confronto sono gli americani Wall Street Journal (al quale non è piaciuto il film di Spielberg ritenenutointriso di propaganda anti-israeliana) e Alternet (giornale on line di sinistra), al quale è invece piaciuto.
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