domenica 24 novembre 2024
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Varie
I bambini palestinesi e la scuola dell’odio
La rappresentazione di Israele e degli ebrei nei libri di testo dell’Autonomia Palestinese. Traduzione a cura di Ester Picciotto
L’anima dei bambini è avvelenata.





Questo documento è della massima importanza. Ci costringe a rivalutare le nostre opinioni relative alla storia recente. E ci fa obiezione, talvolta bruscamente, la dinamica di pace e guerra in Medio Oriente. I testi che seguono non sono stati né scritti né detti dai politici. Non sono petizioni e non sono stati distribuiti. Sono estratti da testi scolastici. Per la popolazione attualmente sotto il controllo dell’Autorità Palestinese – circa il 97% di tutta la popolazione della West-Bank e di Gaza – questi testi sono il solo materiale di riferimento che hanno. Di conseguenza, ciò che segue è ciò che i bambini palestinesi, ascoltano e leggono su Israele e sugli Ebrei.



Dobbiamo pubblicare simili documenti? Ci abbiamo pensato a lungo. La nostra intenzione non è certo quella di suggerire un spiegazione semplicistica per i tragici avvenimenti che stanno accadendo ora in Medio Oriente.



Le cause sono molteplici e complesse. Solo il dialogo può mettere fine al conflitto, dialogo dove a nessuno sarebbe permesso parlare al posto delle parti in causa. A denunciare una delle pari in causa, a negarle ogni autentica aspirazione e a squalificarla come controparte per un trattato di pace, i mezzi più sicuri sono l’alimentare il ciclo di odio e di violenza .



Avendo protestato quando questi metodi sono stati applicati contro Israele, dobbiamo garantire di non utilizzare noi questi metodi contro i Palestinesi. Ne consegue che i giovani palestinesi non dovrebbero essere descritti come una massa di fanatici che segue le istruzioni della propaganda di guerra. Ne consegue certamente che i bambini non debbano essere ritenuti responsabili per la propaganda di cui si nutrono. D’altra parte non si può ignorare un fenomeno che è una grave minaccia per il futuro. Ignorare ciò che viene insegnato attualmente nelle scuole palestinesi è come gettarsi nelle braccia dei peggiori nemici della pace.



Cresciuti con la convinzione che gli ebrei siano sleali e avari di natura e che debbano essere espulsi dal Paese, potranno i bambini palestinesi tendere amichevolmente la mano ai bambini israeliani della stessa età? Come si può rimpiazzare lo spirito della Jihad (assolutamente inteso qui come "guerra santa" nella sua accezione più feroce), l’invocazione al massacro, il culto della morte e l’esaltazione del martirio, con lo spirito della fratellanza, o addirittura alla coesistenza?



Il processo mentale, gli slogans, perfino il vocabolario che sono incisi nella memoria di questi bambini sono destinati a lasciare traccia duratura. E gli sforzi di pace – che vanno avanti in modo infruttuoso – rischiano di scontrarsi contro i pregiudizi antiebraici insegnati oggi nelle scuole dell’Autorità Palestinese.



I leaders palestinesi non sono gli unici responsabili per questo stato di cose. I programmi delle scuole dell’Autorità Palestinese sono finanziati, sorvegliati e approvati ella Comunità internazionale. L’Unione Europea, le Nazioni Unite e l’UNESCO hanno voce in capitolo sulla questione. I contenuti della relazione che viene qui pubblicata sono conosciuti sia dai rappresentanti di queste organizzazioni che dagli Stati membri, ma niente viene fatto.



Avvelenare la mente dei bambini è ufficialmente un crimine che dovrebbe spaventare capi di stato, agitare politici, mobilitare i cittadini. Tutti coloro che desiderano veramente un futuro di pace per le popolazioni del Medio Oriente, devono denunciare queste pratiche scandalose, prima che il veleno abbia effetti irreversibili.





Meir Waintrater





P.S. Dopo aver letto queste cose, alcuni amici mi hanno chiesto: dopo di ciò, sosterremo ancora gli sforzi di pace?



Io rispondo loro: si, proprio per questo.





Il CMIP: autore dello studio.



Il CMIP (Centro per il monitoraggio della dinamica della pace) è una organizzazione non governativa fondata a New York nel 1998 a André Marcus.



Lo scopo del CMIP è di incoraggiare lo sviluppo "di rapporti pacifici tra popoli e nazioni, attraverso la creazione di un clima di tolleranza e di mutuo rispetto basato sul rifiuto della violenza come mezzo per la risoluzione dei conflitti".



A questo scopo, il CMIP, pone enfasi sullo studio dei testi scolastici e sui programmi educativi, dove vede "un segnale significativo come l’orientamento e le valutazioni che le società vogliono trasmettere ai loro giovani".



I primi studi del CMIP includevano il conflitto arabo-israeliano nella speranza di "incoraggiare la rinuncia alla violenza e lo sradicamento degli stereotipi", di conseguenza "costruire solide basi per una pace autentica e durevole tra Israele e i suoi vicini Arabi". Più tardi il CMIP estenderà questo progetto a "altre regioni del mondo".





I commenti da UNRWA



A seguito della pubblicazione del primo rapporto del CMIP sui libri di testo palestinesi, il governo USA prese contatto con UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite incaricata dell’assistenza per i rifugiati palestinesi) chiedendo la sua opinione. Chiaramente il sistema scolastico palestinese è finanziato in parte dell’UNRWA e lo studio del CMIP mostrava, senza ombra di dubbio, che i fondi delle Nazioni Unite erano stati usati per diffondere propaganda antisemita. I funzionari dell’UNRWA verificarono gli estratti dei libri scolastici palestinesi contenuti nel rapporto del CMIP, facendo questo per tutte le classi gestite dell’Organizzazione (la maggior parte) l’UNRWA ha autenticato tutte le 173 citazioni segnalate dal CMIP nel suo rapporto, confermando l’esistenza dell’originale in arabo e la precisione delle traduzioni. Tuttavia l’UNRWA considerò che 16 di queste citazioni (meno del 10%) non fossero necessariamente intese ad incitare all’odio. Il CMIP rigetta tutte le 16 c itazioni, dimostrando pe r esempio che una poesia che esalta il martirio per Gerusalemme (in un libro indirizzato a bambini di 7 anni) non può che generare violenza. Questo accadeva nel 1999.



L’Unione Europea è messa in discussione



Il 9 novembre 2000, François Zimeray, membro del Parlamento Europeo inviò un’interrogazione scritta alla Commissione Europea relativa alla propaganda antisemita del sistema educativo palestinese. Il signor Zimeray segnalò le citazioni del rapporto del CMIP enfatizzando che "numerosi libri scolastici pubblicati dall’Autorità Palestinese sono sfacciatamente manifesti antisemiti, che sarebbero illegali in qualsiasi Paese dell’Unione Europea, in quanto "incoraggiano l’odio razziale" Egli ha ricordato alla Commissione che "sin dagli accordi di Oslo del 1993 l’Unione e i suoi Stati membri hanno stanziato ingenti fondi per il sistema educativo palestinese" e ha chiesto alla Commissione "di specificare in che modo l’aiuto che l’Unione fornisce può aver finanziato direttamente o indirettamente tali libri e di descrivere i metodi di controllo utilizzati per garantire un corretto utilizzo dei fondi. Il12 dicembre 2000 Christopher Patten, responsabile per i rapporti esterni per la Comunità Europea, ris pose assicurando che "nessuno dei progetti finanziati dalla Commissione in aiuto alla Autorità Palestinese sono stati usati per la pubblicazione e la distribuzione di libri scolastici. Questa risposta è stata immediatamente respinta da François Zimeray il quale ha sottolineato, che l’Unione Europea finanzia "tutto il materiale dei libri e gli stipendi degli insegnanti" e che ciò significa finanziare il programma educativo in questione. Il signor Zimeray conclude che la Commissione "non si rende conto della gravità della situazione e secondo lui "ciò giustifica la creazione di una Commissione di Inchiesta Parlamentare.





Introduzione: Cosa contiene la relazione e…. come leggerla.



Già sin dagli accordi israelo-palestinesi sottoscritti nel 1994 nel quadro degli "Accordi di Oslo", l’Autorità Palestinese è sovrana nello stabilire i programmi educativi e nel curare i libri di testo. Questi libri sono essenzialmente simili ai testi pubblicati in Egitto e in Giordania, ma il Ministero dell’Educazione Palestinese si accolla la sola responsabilità per il loro contenuto educativo, la stampa e il formato di ciò che viene usato dai bambini palestinesi.



Il Ministero dell’Educazione dell’Autorità Palestinese pubblica anche una "Guida per l’insegnante" che accompagna i testi scolastici. Lo scopo di questi libri è di stabilire gli obiettivi dell’Autorità Palestinese e di definire i metodi da usare per comunicare questi messaggi efficacemente.



Il CMIP ha analizzato 160 libri scolastici e guide per gli insegnanti pubblicati dell’Autorità Palestinese. Nella sua prima relazione del settembre 1998 il CMIP afferma che i risultati di questo studio lasciano costernati. Mostrano che queste pubblicazioni incitano a insegnare ai giovani a odiare gli ebrei in generale e Israele in particolare .



I testi presentati qui sotto non sono dei casi eccezionali, ma al contrario essi sono emblematici di altri numerosi testi simili o identici che troviamo in altre opere non menzionate. I ricercatori del CMIP rilevano che se nell’intero sistema ci fosse stata una sola menzione positiva riferita a un ebreo, all’ebraismo o alla pace con Israele, l’avremmo inclusa in questa relazione. Ma non ce n’è nessuna. Un rapporto complementare, recentemente pubblicata è ugualmente dannoso. Possiamo solo constatare, in modo allarmato, che il nuovo programma scolastico proposto dall’Autorità Palestinese rimane fedele al suo precedente messaggio di odio,





Indicazioni tecniche.



Questa relazione è esclusivamente fatta (incluso i titoli in grassetto) di citazioni da libri di testo palestinesi. Essendo la relazione del CMIP troppo lunga e dettagliata abbiamo scelto alcuni brani, ma la scelta che abbiamo fatto è sicuramente significativa del tutto. Dove possibile abbiamo usato le esatte parole della relazione del CMIP. Le sole aggiunte che abbiamo fatto al testo originale sono le parole mancanti (sono aggiunte tra parentesi) e alcune ulteriori indicazioni; queste sono in corsivo. L’omissione del testo è rimpiazzata da….Quando gli autori della relazione hanno tenuto una parte di un riferimento ad un dato capitolo, noi abbiamo tenuto i numeri corrispondenti.Ogni citazione è seguita dal riferimento al lavoro dal quale è stato estratto.





Abbiamo organizzato gli estratti per gruppi di età. Nei programmi scolastici palestinesi i livelli iniziano col primo anno, così sotto il titolo "studenti di 7 anni" si trovano dei lavori per il secondo livello.





STUDENTI DI 7 ANNI





Inserisci la parola esatta:



Essi, egli, ella……. è il comandante delle forze islamiche per la conquista dei Gerusalemme.



(la nostra lingua araba, classe 2, seconda parte, pag. 42)





Meditazione di "una poesia sulla Palestina" di Mahmoud Al Shalabi:



Per me, la promessa del martirio è la mia canzone.



Da Gerusalemme, costruirò la mia scala verso l’eternità.



(la nostra lingua araba, classe 2, seconda parte, pag.51)





L’insegnante deve sviluppare un breve pensiero sulla Palestina, per esempio:



I cuori degli Arabi sono devoti alla Palestina; essi aspettano il giorno in cui saranno in grado di liberarla, di rigettare il ladro aggressore e ritornare a Gerusalemme.



(libro per insegnanti, la nostra lingua araba, classe 2, pag.188)





STUDENTI DI 8 ANNI





Commento alla poesia "noi siamo i giovani"



Noi siamo i giovani e il domani è nostro



Noi andremo avanti nonostante la morte



Avanti, avanti



Costruiremo, ci fideremo degli altri



Moriremo, ma non saremo umiliati.,



(Educazione Nazionale Palestinese, classe 3, pag.70)





Forma una frase contenente le seguenti parole.



Muore come un Martire, per difendere, nostro eroe, la Madrepatria.



(La nostra lingua araba, classe 3, prima parte, pp. 8-9)









Specifica gli obiettivi:



3.b. La liberazione di Gerusalemme e la sua protezione sono doveri sacri.



4. (Lo studente) deve sviluppare il suo amore per Gerusalemme e il suo desiderio di sacrificarsi per la sua liberazione.



(L’insegnante) deve porre le seguenti domande:



b. Chi occupa Gerusalemme oggi?



c. Qual è il nostro dovere verso Gerusalemme?



(Guida dell’insegnante, la nostra lingua araba, classe 3 pp. 130-131)









Sviluppa (nello studente) il desiderio di proteggere la Madrepatria dall’ingordigia dell’invasore



(guida dell’insegnante , la nostra lingua araba, classe 3 pag.133)







Per definire la parola "ladro" dici:



Un ladro è qualcuno che prende le cose degli altri contro la loro volontà. Qui il ladro è il nemico che prende la Madrepatria.



- Cosa faremo se il nemico cercherà di conquistarne una parte?



- Come fronteggeremo il nemico e come lo vinceremo?



(guida per l’insegnante, la nostra lingua araba, classe 3, p.174)









STUDENTI DI 9 ANNI





Il figlio: cosa fece il Messaggero di D-o per garantire la sicurezza del popolo?



Il padre: il Profeta fece tutto il necessario per garantire che la popolazione di Medina fosse sicura e in pace. Questo è il motivo per cui egli fece un patto con gli Ebrei….Ma gli Ebrei, come sempre, non vogliono che la gente viva in pace…..e cospirarono contro i Musulmani. I Musulmani però erano allertati così gli atroci intrighi degli Ebrei non sono riusciti, I Musulmani, guidati dal Profeta li hanno puniti con la morte e con l’esilio.



Cosa mi è rimasto di questa lezione:





di sacrificare la propria via e le proprietà terrene per Allah e la Madrepatria,





sopportare tutte le avversità e credere nelle sentenze di Allah e nel destino che Egli ha stabilito





gli Ebrei sono traditori e sleali.



(Educazione religiosa islamica, classe 4 pp. 44-45-55).





Tradimento e slealtà sono caratteristiche distintive degli Ebrei e bisogna stare attenti da loro.



(Educazione religiosa islamica, classe 4 pag. 87)





Cosa mi è rimasto di questa lezione:



Io credo che gli Ebrei siano i nemici del Profeta e dei credenti





Studio della poesia "Viva la Madrepatria" di Mouhammed Mahmoud Saqid





Oh mia terra, oh mia patria, io darei il mio sangue per te. Ti ho sacrificato la vita, accettala.



(La nostra lingua araba, classe 4, seconda parte pag. 91)













STUDENTI DI 10 ANNI







Mio figlio sa che la Palestina è la nostra Nazione…..e che questa terra è intrisa del sangue dei Martiri.



La cartina che è inclusa in questo paragrafo mostra, sotto il nome di Palestina, tutto il territorio di Israele





Domande per la comprensione del testo.



4. nominare 4 gloriose battaglie che hanno avuto luogo sul suolo di Palestina



7.perché dobbiamo combattere gli Ebrei e buttarli fuori dal nostro Paese?





Ricorda che:



il risultato finale e inesorabile sarà la vittoria dei Musulmani sugli Ebrei



(La nostra lingua araba, classe 5, pp.64-67)





Esercizi di grammatica



Trasforma il singolare in plurale. Es.: Martire, martiri



(La nostra lingua araba, classe 5, pag. 74)





Esercizi di grammatica



Analizza: abbiamo sacrificato martire dopo martire



(La nostra lingua araba classe 5, pag,74)





Nelle seguenti frasi trova il soggetto e il complemento



La Jihad è un dovere religioso per tutti i Musulmani. (Musulmani di entrambi sessi)



(la nostra lingua araba, classe 5 pag. 167)





Esercizi di grammatica



Trasforma le seguenti frasi dalla forma passiva a quella attiva





il nemico è stato ucciso



(La nostra lingua araba, classe 5 pag. 167)





Scrivi 5 frasi sulle virtù dei Martiri sul loro prestigio



(La nostra lingua araba, classe 5 pag. 201)









STUDENTI DI 11 ANNI





Scrivi ai tuoi amici sei righe nelle quali spieghi il supremo valore della Jihad per Allah.



(fLa nostra lingua araba, classe 6 prima parte pag. 29)





Esercizio di grammatica



Trasforma al plurale:



Un martire è onorato da Allah: Due martiri sono onorati da Allah.



(La nostra lingua araba classe 6 prima parte pag. 37)





Esercizio di grammatica:



Analizza:



I combattenti della Jihad sono morti come Martiri mentre difendevano la Madrepatria.



(La nostra lingua araba classe 6 prima parte pag.71)





Domande: Perché è un dovere di ogni Musulmano essere un combattente della Jihad per Allah?



(Educazione Islamica classe 6 pag. 146)





Studia a memoria la poesia "Musulmani" di Youssouf Al-Kardaoui





Oh Musulmani, musulmani, musulmani, dove ci sono verità e giustizia, lì siamo noi



La morte ci piace e rifiutiamo di essere umiliati. Com’è dolce morire per Allah.



(Educazione Islamica, classe 6 pag. 151)





Testo da imparare a memoria:



Bagdad, ti ho portato amore dalla Palestina



Ti ricordi il mio essere arabo, Bagdad, la mia Jihad?



E sulla tua terra ci sono file di Martiri



Non sei quello che ha liberato Amuria…..



(La nostra lingua araba classe 6 seconda parte pp.32-33)





(Lo studente) riassuma le idee contenute nel testo:



Il legame tra Palestina e Bagdad è espresso dell’arabismo, la Jihad come liberazione e la speranza nella sua gente per assistenza e per vittoria. La speranza del poeta è per Bagdad di condurre il convoglio di liberazione verso la Palestina ferita……





Domanda 8.



Qual è il tuo verso preferito? Perché?



Risposta:



l’ultimo verso perché ogni lettera evoca una città palestinese che è vittima dell’occupazione israeliana.



I luoghi evocati in questo modo sono Jaffa (che è parte di Tel Aviv) e le vicinanze di Gerusalemme Ovest.



(Guida dell’insegnante , la nostra lingua araba classe 6 pp. 228-230)





Tema:





Comporre frasi contenenti la seguente espressione: il pericolo Sionista ha generato la Jihad





Scrivi sei righe dove spieghi ai tuoi amici il valore della Jihad per Allah.



Alla fine della lezione lo studente deve essere in grado di:





parlare per due minuti sul tema "il valore della Jihad per Allah





sviluppare il soggetto precedente in un elaborato articolato di 3-6 paragrafi.





Rispettare i combattenti della Jihad e chiedere ad Allah pietà per coloro che muoiono.





Prendere esempio dai combattenti della Jihad che hanno combattuto per Allah.



(Guida dell’insegnante, la nostra lingua araba, classe 6 pag. 62)





Esercizi linguistici



Gli Arabi non potranno liberare Gerusalemme se non saranno uniti.



(Guida dell’insegnante, la nostra lingua araba, classe 6 pag. 68)



Colui che chiede sinceramente ad Allah la morte dei Martiri, sarà messo da Allah nella residenza dei Martiri, anche se morirà nel suo letto.



(Guida dell’insegnante, la nostra lingua araba, classe 6 pag, 206)





Obiettivi



4. (Lo studente) deve capire le cospirazioni degli Ebrei contro i Profeti di Allah.



5. L’insegnante deve incoraggiare l’indipendenza di pensiero, facendo domande del tipo:



b Gesù ha chiesto agli Israeliti di abbracciare la religione di Allah ed essi hanno risposto chiamandolo bugiardo, attaccandolo. Cosa indica il loro comportamento?



(Guida dell’insegnante, Educazione Islamica classe 6, pp. 111-112)





STUDENTI DI 12 ANNI





Un Ebreo passava vicino a….(e gli Ebrei detestavano l’unità determinata dai Musulmani e sono contenti che ci siano dispute tra di loro)Dunque egli mandò l’uomo che era con lui a sedersi con loro ricordando loro le guerre interne.





Discussione





- Perché gli Ebrei odiano l’unità dei Musulmani e cercano di dividerli?





– Da ciò che succede oggi, dai un esempio di tentativi malvagi degli Ebrei.



(Educazione Islamica classe 7 pp.16-19)





State attenti agli Ebrei che sono sleali e traditori.



(Educazione Islamica classe 7 pag. 79)





Martirio si ha quando un Musulmano è ucciso per amore di Allah.



Una persona che muore così è chiamato Martire…..Il Martirio per Allah è la speranza di coloro che credono in Allah e alle Sue promesse. Il martire è contento nel paradiso che Allah ha preparato per lui.



(Educazione Islamica, classe 7 pag.112)





Gli Ebrei hanno un atteggiamento ostile e ambiguo verso la nuova religione. Essi hanno rifiutato Maometto e lo hanno chiamato bugiardo; hanno combattuto la sua religione in ogni modo e con ogni mezzo e questa guerra perdura fino ad oggi. Essi cospirano con gli ipocriti e gli idolatri contro di lui e continuano a comportarsi così.



(Educazione Islamica, classe 7 pag. 125)





Tema: come libereremo la terra che ci è stata rubata?



Usa i concetti seguenti: unità araba, cera fiducia in Allah ,armi ultramoderne e munizioni, uso del petrolio e altre risorse naturali come armi nella battaglia di liberazione.



(La nostra lingua araba classe 7 prima parte, pag.15)







Studio della poesia "Mamma"



Mamma, io partirò presto, prepara il sudario



Mamma, io affronto la morte, io non vacillo



Mamma, non piangere per me se cadrò



Non ho paura della morte e il mio destino è morire come un Martire



(La nostra lingua araba classe 7, pag. 63)





Perché il poeta chiede a sua madre di non piangere per lui?



Risposta:perchè egli vuole diventare un martire di Allah e non ha paura della morte



(Guida dell’insegnante, la nostra lingua araba classe 7 pag. 303)





In tutte le circostanze la motivazione del credente che combatte per la Jihad deve essere: Allah è grande





Obiettivi specifici:



(lo studente) deve memorizzare i temi principali del testo:





La risoluzione di morire per Allah





Per il credente il martirio è la più alta forma di nobiltà



(Guida dell’insegnante, la nostra lingua araba, classe 7 pag. 301)





(Lo studente) deve voler diventare un martire per Allah.



(Guida dell’insegnante , Educazione Islamica classe 7 pag. 143)





L’insegnante può…. Proporre le seguenti domande:



a – Come possiamo crescere i nostri figli in modo che vogliano diventare martiri per Allah?



E’ preferibile che l’insegnante puntualizzi i punti seguenti:



a – Il desiderio di diventare martire di Allah



b – Amare il ruolo di martire di Allah.



Domande generali:





– Perché il Musulmano aspira a morire per Allah?





Attività importanti:





– Scrivere come, secondo te, i Musulmani possono essere condotti alla Jihad e desiderino diventare Martiri per Allah.





(Guida dell’insegnante Educazione Islamica, classe 7 pp. 144-147)









STUDENTI DI 13 ANNI





Il muro di Al-Buraq è il muro sud occidentale della moschea di Al-Aqsa, così come fu deciso dalla Lega delle Nazioni nel 1929. Gli Ebrei affermano che quel luogo è loro e lo chiamano "il muro del pianto", ma non è vero.



(Testi di lettura e letterari , classe 8, pag.103)





Studio della poesia "Palestina" di Mouhammed Tah:





Oh miei fratelli! Gli oppressori (Israele) hanno oltrepassato il limite. Pertanto la Jihad e il sacrificio sono un dovere. Sguainate la vostra spada dopodiché non la metterete più nel fodero. Raccogliamoci per la guerra, con sangue rosso e con l’animo in fiamme. La morte chiama e la spada avrà la punta rovinata da una tale carneficina. Oh Palestina, la gioventù riscatterà la tua terra. Oh Palestina con i nostri semplici cuori ti difenderemo. Quindi o vita o morte!





Domande per la comprensione del testo:



2 – Chi sono gli oppressori ai quali si riferisce il poeta nel primo verso?



3 – Qual è la strada della vittoria sul nemico che il poeta menziona.



4 – Il poeta stimola gli Arabi a intraprendere la Jihad



Indicate il verso giusto.



(Testi di lettura e letteratura ,classe 8 pp.120-122)





Studiare la poesia "Baionette e fiaccole"



Nella mano sinistra hai portato i Corano. E nella destra una spada araba. Oggi è il giorno del tuo matrimonio.



Tu non sei morto poiché Allah, nella Sua giustizia, ti ha preso in paradiso: Senza sangue non si libera neanche un centimetro (di terra). Pertanto avanzate gridando "Allah è grande".





Comprensione:



2 – Il tema della poesia è:





Il martire ha difeso la Madrepatria con coraggio ed è morto gloriosamente.





La memoria del martire resta sia in questo mondo che in quello a venire (aldilà)



(Testi di lettura e letteratura, classe 8 pp. 131-134)





Gli abitanti di Medina si sono dedicati all’agricoltura e al commercio e molti mercanti erano Ebrei. Ciò permetteva loro il controllo delle merci. Quando il Profeta e i suoi compagni arrivarono a Medina, il Profeta agì per liberare l’economia dal controllo ebraico…..e così il commercio nella piazza del mercato tornò a basarsi su principi di onestà e giustizia e non più sullo sfruttamento, controllo e usura (degli Ebrei).



4 – Il Messaggero ha preso le misure necessarie per liberare l’economia dei Musulmani dal controllo Ebraico



Spiega



(Educazione Islamica, classe 8 pp. 63-64)





Il Musulmano si sacrifica per la sua fede e combatte una Jihad per Allah. Non conosce la codardia perché capisce che la sua morte è stata già consacrata e che per lui morire da martire sul campo di battaglia è meglio che morire nel proprio letto.



(Educazione Islamica, classe 8 pag. 176)









STUDENTI DI 14 ANNI





Mio padre ha combattuto la Jihad per amore di Allah, e ha difeso la sua religione ed è stato ucciso per Lui. Le parole di Allah sono applicabili a lui?





Ben detto, mio giovane figlio.





Grazie papà. Ho chiesto ad Allah di garantirci una morte da Martire e che ci riunisca (dopo la morte) con i Profeti, gli uomini onesti e i Martiri.



(l’uso della lingua, classe 9 seconda parte, pag.35)





Si può imparare una lezione dalla spedizione di Uhud e dall’episodio della tribù (ebraica) di Al-Nadir:



6 –Tradimento e slealtà sono caratteri tipici degli Ebrei ed è per questo che bisogna stare attenti a loro.



(Educazione Islamica classe 9 pp. 86-87)





Quando il Profeta arrivò a Medina, trovò in mezzo alla popolazione, delle tribù di Ebrei. In molti casi questi Ebrei, grazie alla loro nota furbizia e ai loro inganni, fomentavano lotte interne.



Morale: Bisogna stare attenti agli Ebrei poiché essi sono sleali e traditori



(Educazione Islamica, classe 9, pp. 78-79)







Quando gli Ebrei videro l’esercito Musulmano andare verso di loro, essi scapparono verso la loro fortezza. Il Messaggero di Allah rifiutò (la loro richiesta) e chiese la loro sottomissione. Saad emise una sentenza: gli uomini (Ebrei) dovevano essere mesi a morte, le loro proprietà divise e le donne e i bambini dovevano essere fatti prigionieri.



Morale: bisogna stare attenti alle guerre civili che gli Ebrei cercano di istigare e bisogna stare attenti ai loro intrighi contro i Musulmani.



(Educazione Islamica, classe 9 pp. 92-94)





Scrivi sul quaderno: In quale periodo la Penisola Arabica fu epurata dagli Ebrei e chi fu a suggerire il loro allontanamento



(Educazione Islamica, classe 9 pp. 107-109)





Scrivi sul quaderno: Un episodio che mostri il fanatismo degli Ebrei contro Musulmani e Cristiani.



(Educazione Islamica, classe 9 pag. 182)













I Nuovi testi scolastici.





Nel Settembre del 2000 il Ministero dell’Educazione Palestinese pubblicò altri 14 nuovi libri di testo, per il primo livello (bambini di 11 anni). Questi sono i primi manuali completamente preparati dal Centro per lo Sviluppo dei Programmi scolastici Palestinesi, un’Agenzia del Ministero dell’Educazione Palestinese finanziato con sussidi stranieri (per la maggior parte Europei). Questi libri sono stati attentamente esaminati dal CMIP che ha redatto una relazione al riguardo nel Novembre 2000.



I ricercatori del CMIP hanno rilevato "pochi cambiamenti" nei nuovi libri. Per esempio "richiami evidenti alla distruzione di Israele…. Non sono più presenti" ……."alcuni evidenti riferimenti antisemiti che definiscono gli Ebrei come traditori e sleali o il nemico perverso non sono così presenti." Ma il cercare la distruzione di Israele è stato puramente spostato da esplicito a implicito.





La geografia insegnata ai giovani palestinesi ignora ancora la parola "Israele" e la lista delle regioni palestinesi include città e villaggi situati nel cuore del territorio israeliano (Haifa, Beer-Sheva, Jaffa etc…)


La seconda menzione "positiva" degli Ebrei appare nello stesso libro di testo a pag. 134: ci si riferisce al Califfo Al-Mamoun che ""rispettava gli allievi Ebrei e Cristiano e li accoglieva con grande onore…. Dovuto alla loro eccezionale padronanza della lingua araba e delle loro conoscenze della lingua e cultura dei Greci. "Tuttavia anche lì gli studenti sono stati richiesti di stare attenti agli Ebrei : a pag. 133 si dice che il Profeta ordinò al suo segretario privato "di studiare la lingua degli Ebrei in modo da tutelarsi ai loro intrighi. Pertanto gli studenti non sono rimasti sorpresi dal fatto che nel corso di Educazione Nazionale, il capitolo sulla tolleranza mette in risalto i rapporti tra Musulmani e Cristiani e non cita gli Ebrei. Inoltre il corso i arabo include la poesia sulla gloria del martirio:



"prenderò la mia anima in mano e la getterò nell’abisso della morte". E poi o vivrò una vita che piaccia ai miei amici, o morirò di una morte che faccia arrabbiare il mio nemico.



L’anima di un uomo nobile ha due obiettivi: il ricevimento della morte e il raggiungimento degli scopi. Tenete presente che questo discorso è rivolto a bambini che hanno 11 anni.



Infine la relazione del CMIP richiama l’attenzione su una novità dei programmi scolastici: è richiesta la lettura del libro di Moustafà Al-Debaa intitolato "il nostro Paese, la Palestina". Scritto nel 1947 e ultimato nel 1965 è dedicato a "coloro che combattono per gettare il nemico fuori dalla nostra Nazione" Il nuovo libro di testo per i bambini di 11 anni, la nostra bella lingua, dedica tre pagine (110-112) a questo e loda i giovani lettori a mediare. Sul frontespizio del primo volume del "La Palestina, nostra Nazione" uno striscione dice che "non c’è alternativa alla distruzione di Israele"; nell’introduzione al secondo volume si legge: Forse Allah ha portato gli Ebrei nella nostra terra, la fine dei loro valori è stata qui, come è stato nelle loro guerre con Roma. Il libro di testo "la nostra bella lingua" include come attività di classe l’andare alla libreria cittadina a leggere questo libro.













STUDENTI DI 15 ANNI





Al Makhtar è uno dei più conosciuti combattenti della Jihad in Libia contro gli imperialisti Italiani.



Perché avete combattuto una guerra così feroce contro il Governo Italiano?



Perché la mia religione me lo comanda.





Martirio è vita.





Lo spirito del testo:



I combattenti Martiri della Jihad sono le persone più degne di onore dopo il Profeta. Essi muoiono per Allah sacrificandosi per i loro principi e per salvaguardare la Madrepatria e l’onore della propria gente. Ricordare i propri Martiri e onorarli viene insegnato ai bambini raccontando la storia delle loro vite, generazione dopo generazione.



Discussione e analisi



Cosa ti ricorda la lotta del popolo libico contro gli invasori?



(Testi di lettura e letteratura, classe 10, pp. 99-105)









Lo studente deve acquisire i seguenti valori:





Combattere l’imperialismo in tutte le sue forme





Ispirarsi alle azioni dei combattenti della Jihad araba



(Guida dell’insegnante, storia araba moderna e contemporanea - problemi



pag11, classe 10)





STUDENTI DI 16 ANNI





Nella vita della Nazione (lo studente) deve tener conto dell’importanza della Jihad e della morte in combattimento



Chiedere ad un gruppo di studenti di preparare saggi sui seguenti temi:





Desidera la morte da martire e riceverai la vita.



(Manuale dell’insegnante Cultura Islamica classe 11, pp.149-150)





Concetti:



Mobilitazione armata generale, obblighi generali, obblighi individuali.



Lega questi concetti alla situazione attuale di Musulmani



.Tipi di Jihad:



Perché la Nazione Musulmana deve essere una Nazione di Jihad?



(Manuale dell’insegnante, Cultura Islamica classe 11 pp. 155-156)





Lezione n. 2. L’importanza della Jihad nella vita dei Musulmani.





- Lo studente deve sviluppare esplicitamente il bisogno della Jihad per proteggere i Musulmani e preservare la loro religione.





Deve definire i metodi per la diffusione dell’Islam tra la popolazione.





Deve evidenziare il ruolo della Jihad nell’ottenere gloria e vittoria per la Nazione e per l’onore dei Martiri.





Deve evidenziare l’importanza dello spirito della Jihad per rafforzare la Nazione



(Manuale dell’insegnante Cultura Islamica classe 11 p.157)





Lo studente deve essere in grado di:





Descrivere gli sforzi di Saladino per liberare Gerusalemme dai Crociati





Tracciare un parallelo tra la situazione di Gerusalemme dal tempo dell’invasione dei Crociati e la situazione attuale





Valutazioni e direttive:



Ispiratevi ai combattenti della Jihad musulmana per liberare la terra musulmana dai ladri.



(Manuale dell’insegnante, Cultura Islamica classe 11 pag. 168)





Lezione n. 7 La Jihad



La resistenza Musulmana all’invasione sionista.



Obiettivi



3- Presentare la politica musulmana di rifiuto della conquista della Palestina da parte dei Sionisti.





– Essere convinti che la Jihad sia il mezzo per liberare la Palestina dall’invasione Sionista





– Amare i combattenti della Jihad e i Martiri il cui sangue è stato sparso sul suolo di Gerusalemme.





Valutazioni e direttive:





- Aborrisci i malefici Imperialisti e Sionisti, che hanno causato il furto della Palestina e l’espulsione della sua gente.





Rispettare gli sforzi intrapresi per liberare la Palestina dalla conquista Sionista.





Adottare le posizioni prese dai religiosi e dai capi militari sulla Jihad come mezzo contro l’occupazione Sionista.



(Manuale dell’insegnante, Educazione Islamica classe 11 pag. 168)





Valutazioni e direttive:



2 – Sviluppare l’amore per i martiri di Allah.



(Manuale dell’insegnante, Educazione Islamica, classe 11 pag. 158)









Obiettivi:



(Lo studente dovrebbe) sforzarsi di sviluppare dentro di sé lo spirito della Jihad e indifferenza in faccia alla morte.



(Manuale dell’insegnante, Educazione Islamica classe 11 pag. 161





STUDENTI DI 17 ANNI





Obiettivi:





– (lo studente) deve stabilire il legame tra la cupidità ebraica nei Paesi musulmani e il loro odio verso la fede islamica.





Metodi di insegnamento:



1 - Film educativi che chiariscano alcuni problemi del mondo islamico e i pericoli che lo minacciamo come:



a – l’invasione sionista



b – le pratiche terroristiche dei sionisti





Domande proposte:





– Qual è la posizione delle Nazioni Arabe in merito alla aggressione ebraica e alla terra musulmana di Palestina?



Rispondi dettagliatamente e collega con la fede islamica il più possibile.





Attività





Organizza una tavola rotonda o una conferenza…..



F – La Palestina è una Nazione musulmana e tale deve restare



2 – I gruppi di studenti devono preparare una relazione sui temi seguenti:



c – La liberazione della Palestina è una responsabilità comune a tutti i Musulmani





Valutazioni e direttive.



1 – Il credo che la Palestina sia la Nazione dei Palestinesi e che il problema sia risolvibile solo con la sua liberazione





– L’azione di liberare la Palestina e di unire tutti i Musulmani per confrontare tutte le forme di invasione straniera



(Guida dell’insegnante, Cultura Islamica classe 12 pp. 169-180)





(Lo studente deve fissare le seguenti idee generali:



a – Il sionismo è un movimento razzista e aggressivo.



B – La superiorità razziale è l’essenza del sionismo, del fascismo e del nazismo.



(Lo studente) deve capire l’influenza negativa del sionismo sulla rinascita araba e sul progresso.



(Guida dell’insegnante, La storia contemporanea degli Arabi e del mondo, classe 12 pag. 12)





Fin dai tempi antichi, la comunità cristiana europea odiava gli ebrei. Gli ebrei che erano stati dispersi dai Romani, restavano ancorati ai valori del loro primo libro (la Bibbia). Questo andò ben presto a braccetto con l’isolamento razzista richiesto nel Talmud e un comportamento inteso a corrompere e distruggere la società nella quale vivevano.



C’è un certo numero di ragioni sul perché gli europei perseguitavano gli ebrei dovunque si trovassero:





la Bibbia è piena di testi che confermano la tendenza degli ebrei all’estremismo razziale e religioso ed essi agiscono nello spirito dell’odio verso le altre nazioni.



Gli Ebrei dell’Europa erano odiati perché la loro fede era ostile ai Cristiani, e per il loro isolazionismo essi non si sono mai mescolati con le comunità occidentali e hanno continuato a vederli con sospetto. Un’altra ragione di odio contro di loro è che essi hanno avuto il controllo dell’economia .



2 – La ragione principale della persecuzione antiebraica da parte delle Nazioni del mondo sta nel sentimento di superiorità razziale, religiosa, culturale e politica e che questo sentimento era alla base dei loro rapporti con le altre nazioni.





(Gli Ebrei) erano specializzati in prestito di denaro a usura e ciò ha avuto un’influenza sull’odio che le nazioni del mondo hanno avuto nei confronti degli Ebrei.



(Storia contemporanea degli Arabi e del mondo, classe 12 pp. 121-122)





Obiettivi:





– (Lo studente) dovrebbe arrivare alle seguenti conclusioni: perché il mondo odia gli Ebrei?





- (Lo studente) dovrebbe spiegare perché gli Europei hanno perseguitato gli Ebrei



(Guida dell’insegnante, La storia contemporanea degli arabi e del mondo, classe 12 pag. 151)





1 – L’insegnante dividerà la classe in 2 gruppi. Distribuirà documenti, includendo i seguenti testi: "Estratti del Talmud", "un ebreo ha il diritto di….e" discriminazione razziale"…..



L’insegnante poi farà in modo che gli studenti arrivino a certe conclusioni:



a – Cosa si intende per discriminazione razziale



b – Gli aspetti razzisti del movimento sionista



(Manuale dell’insegnante, storia contemporanea degli arabi e del mondo , classe 12 pp. 152-153)





E’ scritto nel Talmud:



Noi (gli Ebrei) siamo il popolo di D-o sulla Terra. (D-o) ha obbligato gli uomini, le nazioni e tutte le razze a servirci e ci ha dispersi in tutto il mondo per dominare e regnare su di loro.



Dobbiamo dare le nostre adorabili figlie a re, ministri e principi e inserire i nostri figli nelle varie religioni; così eserciteremo un controllo assoluto su tutte le Nazioni. Dobbiamo ingannarli (i non ebrei) e fomentare dissidi tra di loro così che si combattano l’un l’altro. I non ebrei sono maiali che sono stati creati a immagine umana per essere adatti a servire gli ebrei e D-o ha creato il mondo per gli ebrei.



(La storia contemporanea degli Arabi e del mondo, classe 12 pag. 120)





Commento: la fabbricazione di false citazioni talmudiche è una tecnica molto antica. La propaganda nazista l’ha usata sistematicamente e i gruppi neonazisti continuano a diffondere questi testi da un capo all’altro del mondo. Una dettagliata analisi della citazione di prima, potrebbe forse condurre all’identificazione della fonte e scoprire dove gli autori di questo libro hanno trovato la sostanza del loro discorso antisemita. In ogni caso questa grossolana falsificazione sembra godere di notorietà nella comunità palestinese poiché la" guida dell’insegnante" lo usa per elaborare una ricca attività come possiamo vedere qui sotto.





(L’insegnante) distribuirà agli studenti una tabella contenente numerose citazioni prese dal Talmud. Gli allievi dovranno discuterle, confermando la loro odiosa natura e ne constateranno le contraddizioni:



Seguono due colonne di tabelle intitolate: la fede talmudica degli ebrei.



Nella prima colonna troviamo l’espressione del Talmud; la seconda colonna è lasciata vuota e gli studenti devono scriverci le contraddizioni.



Le espressioni del Talmud chiamate in causa ed elencate nella prima colonna sono:





noi siamo il popolo di D-o e gli uomini e gli animali sono destinati a servirci





Allah ha creato il mondo per gli ebrei





Un ebreo ha il diritto di imbrogliare un non ebreo





Lo spirito dell’ebreo è nobile, lo spirito del non ebreo e satanico





Il Creatore ha dato la Palestina agli ebrei come loro terra promessa



(Guida dell’insegnante, Storia contemporanea degli Arabi e del mondo classe 12 pag. 153)





L’insegnante distribuirà un testo intitolato "il pericolo ebraico in Palestina". Questo testo viene presentato come un problema .(Gli studenti) dovranno proporre soluzioni per risolvere il problema.









L’insegnamento all’odio non è cambiato in concreto.





L’Associazione dei bambini del Medio Oriente (MECA) è stata fondata nel 1996 da educatori israeliani e palestinesi, i quali speravano di imprimere nella mente di entrambi i popoli il processo di pace. I due padri fondatori dell’Associazione Ghassan Abdullah e Adino Shapiro sono ancora co-responsabili



Il loro metodo: contatti molteplici tra educatori di professione allo scopo di sviluppare attività comuni. Per mantenere la sua indipendenza e credibilità MECA rifiuta di essere sovvenzionata sia dalle autorità israeliane che da quelle palestinesi. I finanziamenti vengono da donatori privati, da fondazioni e da organizzazioni pubbliche straniere. L’UNESCO gli ha assegnato una onorificenza della categoria "premio per l’insegnamento della pace". In tutto, più di cinquecento studenti ed educatori sono coinvolti nelle attività dell’Associazione. Queste consistono in gruppi di lavoro diretti congiuntamente da Israeliani e Palestinesi. I partecipanti sono pochi in modo da permettere la più grande interazione. In conclusione, i gruppi preparano il materiale che gli insegnanti useranno. Questa è una vaga idea dei programmi correnti: come trattare la violenza nelle scuole del circondario, identificazione dei pregiudizi nei libri di testo in relazione alla presentazione dei fa tti storici, libertà di espressione e pratica di democrazia; per allievi in età prescolare, apprendistato di tolleranza e reciproco rispetto: musica come mezzo di espressione e dialogo tra Israeliani e Palestinesi, metodi e strumenti per lo studio delle scienze; diritti umani nelle scuole; scambi culturali e protezione dell’ambiente; insegnamento dell’ebraico e dell’arabo come seconda lingua, geografia, confini e identità individuale.



In più, l’Associazione ha costituito un Centro di Documentazione dell’Educazione che include una biblioteca e attrezzature per computer. Un gruppo di professionisti è a disposizione degli educatori, per sviluppare e realizzare nuovi programmi che favoriscano pace e democrazia. Questo Centro funge anche da luogo di incontro per educatori israeliani e palestinesi, genitori e studenti.



I rappresentanti del MECA spiegano che tutto ciò è fatto su base di assoluta parità (uomini e donne, israeliani e palestinesi i qualsiasi estrazione sociale e rango) e senza intenzione di proselitismo. I co-responsabili dell’Associazione sono ben calati nella realtà delle rispettive società. Ghassa Abdullah (45 anni) vive a Ramallah e insegna scienze dell’educazione all’Università Al-Quds. Nel corso della precedente Intifada ha diretto un programma "clandestino" di educazione popolare per bambini palestinesi. Adina Shapiro (25 anni) sta ultimando i suoi studi in legge all’Università Ebraica di Gerusalemme; ella sorveglia che il cibo distribuito agli incontri dell’Associazione siano kosher. Lo scorso agosto, una ventina di insegnanti di storia palestinesi e israeliani hanno partecipato ad un seminario organizzato dall’Associazione ospitati dalla città di Genova. I partecipanti hanno lavorato per proporre agli studenti discussioni cruciali come la spartizione della Pal estina del 1947, i confi ni o lo status di Gerusalemme. Il seminario si è concluso con un documento preparato e giudicato accettabile da entrambe le parti; esso contiene elementi i pensiero e proposte di insegnamento per le scuole primaria e secondaria.



I recenti avvenimenti hanno turbato le attività quotidiane dell’Associazione, ma i contatti sono stati mantenuti.



L’esempio della MECA prova che gli insegnanti palestinesi possono cercare insieme ai colleghi israeliani, modi di parlare degli ebrei differenti da quelli contenuti nei libri di testo ufficiali dell’Autorità Palestinese. Questo aumenta in maniera sostanziale la questione della responsabilità dei politici e delle Agenzie internazionali..









E i libri di testo israeliani?





In parallelo con la relazione relativa ai testi scolastici palestinesi, il CMIP ha pubblicato una dettagliata relazione intitolata "libri di testo arabi e palestinesi in Israele. Questa relazione (che può essere vista in Internet sito www.edume.org) è il risultato di un studio accurato su 360 libri scolastici. La maggior parte di questi libri sono approvati dal Ministero dell’Educazione e consigliati dalle scuole pubbliche. Comunque lo studio è stato allargato in modo da includere libri di testo usati nella rete delle scuole autonome ultra ortodosse; questa rete, nella quale studia il 10% dei bambini israeliani, non è controllata dal Ministero dell’Educazione. La relazione del CMIP inizia con tre punti fondamentali validi per tutti i testi:





I testi non dubitano sulla legittimità dello stato di Israele





Non c’è indottrinamento contro gli Arabi in quanto nazione.





Nessuno dei libri di testo richiama alla violenza o alla guerra



Prima di tutto i ricercatori del CMIP hanno messo l’accento sulla descrizione che dell’Islam viene fatta dal sistema scolastico israeliano.



Conclusione: in tutte le scuole sotto il controllo del Ministero dell’Educazione, l’Islam è descritto un modo rispettoso. La storia dell’Islam e le sue regole essenziali sono sviluppate in "modo obiettivo e reale" e molti libri evidenziano aspetti positivi dell’Islam. Inoltre, i luoghi sacri a Ebrei e Musulmani non sono presentati come esclusivamente ebraici



Anche l’affinità dei Musulmani a Gerusalemme è spiegata agli studenti, sebbene l’accento sia posto sul lato religioso piuttosto ch su quello politico. I soli commenti negativi sull’Islam sono stati trovati nei libri in dotazione ai bambini ultra ortodossi (che come abbiamo detto prima costituiscono il 10% dell’intero corpo scolastico). La relazione del CMIP trova che, nei testi scolastici israeliani, il ritratto degli Arabi mostri "un genuino sforzo per rimuovere gli stereotipi e costruire le fondamenta per la coesistenza, il rispetto reciproco tra le popolazioni". Di nuovo il solo commento negativo è stato trovato in alcuni libri della rete degli ultra ortodossi. I bambini israeliani leggono "molte storie che descrivono amicizia tra ebrei e arabi nei Paesi Islamici e in Israele, anche in tempi di guerra. E’ stato notato che "ci sono storie di ebrei che aiutano arabi….e arabi che soccorrono ebrei.



Quando i libri di storia si occupano del conflitto arabo israeliano, "tutti i libri di storia spiegano che i due principali aspetti del problema che hanno causato il rigetto arabo del sionismo erano: l’acquisto di terre da parte degli ebrei e l’immigrazione degli ebrei in Palestina (Aliyah), più tardi Stato di Israele……..Questa opposizione che iniziò con scontri locali, divenne gradualmente lotta organizzata". I libri di testo evitano di demonizzare l’opposizione araba al sionismo, spiegandola piuttosto come "la richiesta di una giusta proprietà e il desiderio di restare la maggioranza della popolazione.



Tra le mappe geografiche incluse nei libri di testo, alcune "mostrano la demarcazione tra lo Stato di Israele e i territori di Giudea e Samaria", mentre alcuni altri "mostrano solo il confine tra Israele e Giordania". L’Atlante più usato nelle scuole pubbliche "include una mappa che mostra i Territori amministrati dall’Autorità Palestinese", mostrando chiaramente le linee di demarcazione "in conformità agli accordi di pace tra Israele e i Palestinesi".

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