domenica 24 novembre 2024
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Cosa c'entra la guerra dei 6 giorni con Stravinskij ?
Buon anno a tutti!
 
Comiciamo male, pero'.
 
Settimana scorsa, durante una breve visita in Italia per Natale, ho acquistato in edicola un supplemento della rivista di musica "Amadeus", una monografia dedicata all'opera "L'Histoire du Soldat" di Igor Stravinskij con incluso CD della registrazione. La data di pubblicazione e' Novembre 2005, e l'editore e' De Agostini Periodici. Il sommario e' disponibile online:
 
 
Per quanti di voi non conoscano l'opera, potete trovare alcuni informazioni nei seguenti siti:
 
 
A causa del messaggio, la lotta tra il Male e la fanciullesca ingenuita' del Soldato, e della ridotta strumentazione, questa opera sembra spesso essere utilizzata a scopi didattici nelle scuole; non sono un musicologo, per cui non entro ulteriormente nel tema. Bastera' dire che la vicenda si incentra intorno all'interazione, per l'appunto, tra il Soldato disertore ed il Diavolo.
 
Nella monografia di De Agostini, compaiono sei saggi. Il primo sulla vicenda e sulla storia della composizione; il secondo, di Quirino Principe, sul "Diavolo nella musica del '900"; e via dicendo, fino al sesto ed ultimo, scritto da Carlo Delfrati. Pagina 26, titolo: "Laboratorio sul Diavolo", sottotitolo "Per la scuola e la famiglia - Attraverso spunti di gioco, di riflessione e di ri-creazione, gli educatori possono approfondire con bambini e ragazzi la conoscenza del capolavoro di Stravinkij." Un articolo per genitori ed insegnanti, dunque.
 
Si gira pagina (pg. 28), e a centropagina una fotografia; piu' sotto, tre immagini del diavolo vengono proposte: dalla didascalia, "A sinistra: 'Il diavolo a cavallo di Behemoth', miniatura medievale; a destra, un particolare del dipinto di Michele Pacher, 'Disputa con il Diavolo', ed un diavolo disegnato da Luigi Maio. Sopra, carri armati israeliani in Siria durante la Guerra dei Sei Giorni." Il diavolo disegnato da Luigi Maio sembra essere una di quelle caricature uscite dalla propaganda di Goebbels: nasone adunco, ghigno... si capisce benissimo a che tipo di stereotipo si riferisca. Peraltro, la lettura del testo di Delfrate non fa menzione alcuna di Israele, della Guerra dei Sei Giorni, o dell'antisemitismo, sebbene vi sia un ellittico riferimento alle tre immagini: pg. 28, secondo paragrafo: "Nel caso si racconti la storia anche con disegni, che faccia daremo al diavolo? Qui ne vediamo riprodotte tre: ce ne e' una che possa adattarsi meglio alla storia inventata?" 
 
Ho trovato l'accostamento tra la tematica del Diavolo, la caricatura di Luigi Maio e la foto della Guerra dei Sei Giorni un autentico pugno nello stomaco. Sarei lieto di avere la vostra opinione, e se alla fine dovesse risultare che non sono il solo a trovare estremamente offensivo questo accostamento, forse dovremmo protestare con la De Agostini e la redazione di Amadeus.
 
Se avete difficolta' a reperire la monografia di Amadeus, saro' lieto di inviarvi per fax le pagine in questione - prego farmi conoscere i vostri numeri.
 
Ancora auguri,  
 
Adolfo Laurenti 
Chicago, IL USA 

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