Dalla Farnesina, quando si è diffusa la notizia del sequestro del pacifista italiano, il ministro degli Esteri Fini si è messo in contatto con il presidente palestinese Abu Mazen. A conclusione della vicenda, Fini ha ringraziato Abu Mazen per l’intervento delle forze dell’Anp, che hanno consentito una rapida soluzione del caso.
Questo in sintesi quanto si sa ufficialmente del rapporto intercorso tra il nostro ministro degli esteri e il presidente dell'ANP.Nulla da eccepire, normali e dovute comunicazioni diplomatiche. Detto questo sarebbe il caso che il nostro governo specificasse chiaramente che chi si reca a Gaza (o in altre zone del globo dove il sequestro a fini pecuniari è la norma) sapesse che il governo italiano non è - e non sarà mai- l'istituzione che metterà mano al portafoglio per riportare a casa chi sarà venuto a trovarsi oggetto di rapimento-sequestro. E visto che l'elenco dei nomi delle persone che si sono trovate in quella condizione sono da attribuirsi al variegato mondo del pacifismo antioccidentale, è alle loro organizzazioni o ai loro partiti politici di riferimento che devono rivolgersi. I cittadini italiani sono stufi che i loro soldi vengano usati per "riportare a casa" le varie Sgrena, le due Simone e altra compagnia cantante.