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Il Foglio Rassegna Stampa
30.12.2005 Israele sta uscendo dall'isolamento internazionale
lo sostiene un editoriale, sulla base delle novità nella politica di Unione europea e Quartetto

Testata: Il Foglio
Data: 30 dicembre 2005
Pagina: 5
Autore: la redazione
Titolo: «Si fanno strada le ragioni di Israele»

Il Foglio di venerdì 30 dicembre 2005 pubblica a pagina  5 l'editoriale "Si fanno strada le ragioni di Israele, che riportiamo:

La politica di Ariel Sharon sta ottenendo il risultato di far uscire Israele dall’isolamento internazionale di cui era vittima. La condizione essenziale posta da Gerusalemme per i negoziati con i palestinesi, l’emarginazione di Hamas e Hezbollah, è stata accolta ora anche dal “quartetto”, cioè dai soggetti, Usa, Russia, Unione europea e Onu, che si sono assunti la vigilanza sulla road map. I quattro hanno stabilito che “un futuro governo dell’Autorità palestinese non dovrà includere membri che non siano impegnati al rispetto del principio del diritto di Israele a esistere in pace e che non abbiano rinunciato alla violenza e al terrorismo”, dice il testo del comunicato, con chiaro riferimento a Hamas, che parteciperà alle elezioni legislative palestinesi del 25 gennaio.
Anche l’Unione europea, che in passato ha metodicamente ignorato le aspettative israeliane, ora cerca di fare qualche passo in senso opposto. La presidenza britannica del Consiglio europeo e il responsabile della politica estera comune, Javier Solana, cercano di impedire la pubblicazione di un rapporto diplomatico interno, redatto in un diverso clima politico, in cui si parla di “colonizzazione” da parte di Israele dei quartieri orientali di Gerusalemme. Il tentativo delle autorità europee di non pubblicare ufficialmente il testo del documento, già reso noto dal quotidiano comunista francese l’Humanitè, ha soprattutto un significato politico. L’Europa comincia a dubitare della sua tradizionale adesione a tutte le richieste palestinesi, compresa quella di dividere nuovamente la città di Gerusalemme. L’influenza europea sulla situazione mediorientale è scarsissima, proprio a causa della sua palese parzialità. Ora anche Solana se ne è reso conto, e sembra tentare una cauta correzione di rotta.
I danni del passato, però, restano pesanti, come dimostra lo stesso testo del documento su Gerusalemme, e questo rende difficile per l’Europa esercitare un ruolo effettivo.

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