"Vicina l'atomica iraniana" è lo spaventoso titolo di un articollo di Roberto Bongiorni pubblicato dal Sole 24 Ore di mercoledì 28 dicembre 2005. Non meno preoccupanti le prime righe del pezzo:
Tra pochi mesi l'Iran avrà acquisito l a capacità tecnologica per produrre materiale fissile. Da quel momento, la costruzione di un arsenale atomico sarà solo questione di tempo. l'enensimo grido d'allarme è stato lanciato ieri da Meir Dagan, il capo del mossad, il servizio di intelligence israeliano. Il presidente della Commissione difesa, Yuval Steinitz , si è pronunciato anche sui tempi: uno o al massimo due anni perché Teheran si doti della bomba atomica tanto temuta anche dai vicini paesei arabi.
Informazioni da prendere molto sul serio: perché completano il quadro del regime iraniano offerto dalle dichiarazioni antisemite e aggressive del presidente Ahmadinejad ( e dall'incoraggiamento al terrorismo palestinese fornito dalla Guida suprema Khamenei ), spiegando perché a giusti titolo Israele ritiene minacciata la propria sicurezza, e perché la combinazione di fanatismo khomeinista e armi atomiche minaccerebbe seriamente, oltre che i paesi mediorientali, l'Europa, fin qui incapace di opporre alle mire degli ayatollah un'efficace strategia di dissuasione.
Si tratta anche di una notizia che testimonia dell'urgenza di iniziative pubbliche come la celebrazione romana di Hannukkah davanti all'ambasciata iraniana, per sensibilizzare e mobilitare le opinioni pubbliche e i governi di fronte a un terribile rischio purtroppo molto concreto.
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