gentile redazione,
leggo sulla stampa di demolizioni di edifici costruiti da arabi a Gerusalemme est, motivata ufficialmente dal fatto che questi edifici sono abusivi. I giornalisti maliziosi sostengono che l'abusività di tali costruzioni è inevitabile dal momento che la municipalità di Gerusalemme, razzisticamente, non dà concessioni edilizie agli arabi.
Risponde al vero questa "notizia"? Ne dubito, ma vorrei lumi da voi.
Grazie
(lettera firmata)
La gestione urbanistica di Gerusalemme, est o ovest, sud o nord, segue la legislazione israeliana, che è molto rigorosa per quanto riguarda gli aspetti urbanistici. Non si può costruire a piacimento, ma ogni progetto deve essere approvato da una speciale commissione urbanistica. Come accade (o dovrebbe accadere) in ogni paese civile. Se un israeliano costruisce al di fuori delle leggi, la costruzione abusiva viene abolita. Chi non segue le leggi affronta le conseguenze. Tutto questo non coinvolge la appartenenza etnica nè religiosa. La costruzione abusiva viene abbattuta sia che il proprietario sia ebreo,cristiano o palestinese musulmano. Ne segue che le concessioni edilizie vengono concesse in base alla legge. E solo a questa. Tutto il resto è propaganda, verificabile da chiunque abbia voglia di girare per Gerusalemme (est) e verificare con i propri occhi.