Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Le luci di Hannukkah contro il buio della dittatura celebrazione indetta dalla comunità ebraica davanti all'ambasciata iraniana in Italia
Testata: Corriere della Sera Data: 27 dicembre 2005 Pagina: 12 Autore: Maurizio Caprara Titolo: ««Accenderemo le candele contro le minacce dell'Iran»»
Il Corriere della Sera di martedì 27 dicembre 2005 pubblica l'articolo di Maurizio Caprara che riportiamo:
ROMA — Gli ebrei romani si apprestano a ritornare sotto l'ambasciata dell'Iran. Il 3 novembre scorso c'erano andati in massa per protestare contro il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad che aveva istigato a cancellare «dalla mappa del mondo» l'«entità sionista», il suo modo per chiamare Israele senza nominarla. Domani sera, a raggiungere l'angolo tra via Nomentana e via di Sant'Agnese saranno alcune decine di persone della Comunità romana. Forse un centinaio, forse di più, lo si vedrà all'ultimo minuto. Ci andranno per le stesse ragioni, però non sarà esattamente un bis dell'altra volta. Si raccoglieranno sotto l'ambasciata senza striscioni e con una Hanukkiah, una delle lampade con otto lumi in fila più uno a se stante, detto shammàsh, servitore. Di quei lumi, ne accenderanno quattro, perché domani sarà il quarto giorno di Hanukkah, la ricorrenza ebraica cominciata quest'anno nel giorno del Natale festeggiato dai cristiani. «Non sarà una manifestazione. Sarà un modo per cercare di illuminare i cuori del popolo iraniano nonostante le tenebre della dittatura teocratica. Io aderisco con questo spirito», dice Ricardo Pacifici, vicepresidente della Comunità ebraica di Roma. Celebrazioni di Hanukkah sotto le ambasciate della Repubblica islamica fondata dall'ayatollah Ruollah Khomeini sono state organizzate anche a Londra, Berlino, Parigi, Bruxelles. Gran parte di queste si svolgerà oggi. Quando Ahmadinejad ha aggiunto alle sue dichiarazioni dei mesi scorsi le frasi con le quali ha negato l'Olocausto, nelle comunità israelitiche l'esigenza di una reazione è stata avvertita di nuovo. A Roma, tuttavia, l'autorizzazione a raccogliersi in via Nomentana è stata chiesta alla questura un po' tardi. Così la convocazione, inizialmente per oggi, è stata spostata a domani per le 18.15. A promuovere l'appuntamento, per la precisione, è il Movimento culturale studenti ebrei. Ma in via Nomentana è prevista anche la presenza del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, lo stesso che al tramonto, il 25 dicembre, è salito su una gru per accendere la prima candela di una grande Hanukkiah montata in piazza Berberini e aprire «la festa delle luci», destinata a durare otto giorni. Nella festa di Hanukkah (letteralmente, inaugurazione) è tradizione scambiarsi doni, mangiare frittelle, regalare ai bambini soldi e trottoline con le iniziali delle parole che compongono la frase «Un grande miracolo è avvenuto lì». Per far conoscere agli amici non ebrei il senso della festa, Victor Magiar, un altro della comunità romana, ha mandato e-mail con auguri di Buon Natale, Buona Hanukkah e la storia della seconda riassunta dall'Unione delle comunità ebraiche. All'origine della ricorrenza c'è la rivolta contro Antioco Epifane di Siria, intenzionato a imporre la religione dei greci alla Giudea. Riconquistata Gerusalemme, tre anni dopo, gli ebrei riconsacrarono il Tempio. Era il 165 avanti Cristo, secondo il calendario cristiano. E agli ebrei, purtroppo, c'è ancora chi vuole fare del male.
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