Un Natale di odio per Israele naturalmente, offerto dal quotidiano napoletano
Testata: Il Mattino Data: 22 dicembre 2005 Pagina: 12 Autore: Michele Giorgio Titolo: «Betlemme musica di pace «No al muro»»
A pochi giorni da Natale il messaggio di pace e di speranza de Il Mattino: odio e propaganda contro Israele. Il secondo articolo di questo tenore e questi contenuti in pochi giorni. Nel frattempo i missili Qassam dei terroristi palestinesi continuano a cadere su Israele. E la censura de Il Mattino, su questi fatti, continua…
Grazie all’indefesso lavoro di questo quotidiano molti italiani ricorderanno di maledire Israele il giorno di Natale.
Riportiamo l'articolo di Michele Giorgio, Betlemme musica di pace "No al muro"
Betlemme. Le note di Mozart riecheggiano maestose mentre un vento freddo spazza le strade di Betlemme già buie. Da qui il filo spinato e il «muro di separazione» fatto costruire da Israele non si vedono. Nella Chiesa della Natività di Santa Caterina si alternano le voci di due solisti, l'israeliana Karin Shifrin e
la palestinese Dima Bawwab.
Suona l'orchestra del teatro comunale di Bologna, diretto dal maestro Shlomo Mintz. Il concerto della pace «per abbattere il muro», che si tiene nella città di Gesù, è un momento importante, per dire la strada della separazione è quella sbagliata, che non porta a una pacificazione vera. Il concerto - che verrà replicato oggi a Gerusalemme e, poi, per iniziativa del governatore del Lazio Piero Marrazzo, a Roma, all'Auditorium della Conciliazione vicino San Pietro - è stato promosso dalla Conferenza permanente delle città storiche del Mediterraneo e dalla Provincia di Roma, rappresentata a Betlemme dall'assessore alle Politiche culturali Vincenzo Vita, da una folta delegazione di consiglieri e dal vicepresidente del Consiglio Bruno Petrella. Tra i presenti, anche il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati. Un’iniziativa nel segno della solidarietà: la Provincia di Roma ha annunciato il contributo di 120 mila euro per il completamento del piano regolatore di Betlemme. Cofferati ha fatto sapere che anche il Comune di Bologna promuoverà iniziative di solidarietà. Betlemme si prepara al Natale in un clima di tensione. Appena l’altro giorno, nella Piazza della Mangiatoia, proprio dove si trova la Chiesa della Natività, una quarantina di uomini armati della Brigata dei Martiri di Al Aqsa aveva preso posizione per alcune ore sul tetto e all'interno del Municipio. Intendevano protestare per la mancata assunzione di tutti i membri della Brigata dei martiri di Al Aqsa nelle forze di sicurezza della città e per i salari non pagati. L’economia locale è allo stremo dopo anni di violenza. Nel tradizionale messaggio di Natale al mondo il sindaco Victor Batarsheh - un cristiano eletto con l'appoggio degli islamici di Hamas - ha lanciato oggi un drammatico appello alla comunità internazionale denunciando lo «strangolamento» che Betlemme sta subendo a causa della «barriera di sicurezza» (il muro) che Israele ha ultimato da poco alla periferia della città. Ma ieri è stato anche monsignor Michel Sabbah, il Patriarca latino, a lanciare dure accuse. Il muro di separazione - ha detto - ha fatto di Betlemme «una grande prigione». Nel messaggio rivolto ai palestinesi e agli israeliani, Sabbah ha sostenuto che «Dio vi ha unito non per aver paura l'uno dell' altro o per ammazzarvi ma per amarvi gli uni e gli altri e per costruire e collaborare insieme». L’appello ai leader politici di ambo le parti è che «è tempo di cambiare strada» poiché «demolizioni, morte, lotta non hanno portato e non porteranno mai altro che demolizioni, morte e prosecuzione della lotta». «La sicurezza per gli israeliani - ha aggiunto Sabbah - vuol dire libertà e sovranità per i palestinesi. Due realtà interdipendenti e ineluttabili. Le mezze misure, le semilibertà o la semisovranità non ci porteranno da nessuna parte ma solo a ricadere in un interminabile ciclo di violenze e di insicurezza». A chi, tra i giornalisti, ha chiesto al patriarca un parere sul rafforzamento elettorale del movimento islamico Hamas, Sabbah ha risposto che «è una conseguenza della politica di Bush» e delle violenze e delle uccisioni attuate da Israele che stanno rendendo più difficile al presidente palestinese Abu Mazen convincere Hamas a rinunciare alla lotta armata. Nel corso di un incontro avvenuto ieri mattina, Cofferati ha invitato per marzo a Bologna il sindaco di Betlemme, Victor Batarseh, spiegando che in quell'occasione sarà verificata la possibilità che il Comune da lui guidato partecipi al completamento del Piano regolatore di Betlemme. Angelo Miele, sindaco di Valmontone, la città che coordina l'iniziativa del Concerto per la pace ha tenuto a sottolineare l'importanza di abbattere il muro: «Siamo qui per esprimere un'idea - ha detto - come è vero che Betlemme appartiene ai betlemiti e al mondo intero è altrettanto vero che Betlemme non può appartenere al mondo divisa dal muro».
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