Il Manifesto di mercoledì 21 dicembre 2005 pubblica un breve articolo sull'occupazione da parte di "miliziani" (terroristi) palestinesi del municipio di Betlemme.
La notizia dice più di quanto il quotidiano comunista non le faccia dire.
Innanzitutto testimonia del fatto che a Betlemme il sequestro di edifici civili e religiosi da parte dei terroristi è diventata un'abitudine, non restando un pratica limitata ai giorni dell'operazione "Muro di Difesa".
E' rivelatrice, poi, dello stato di anarchia in cui versa l'Anp. La violenza dei "miliziani" che chiedevano "un lavoro" è infatti riuscita a prevalere. Per il Manifesto, comunque, tutto sembra normale: quella dei "miliziani" è descritta quasi alla stregua di una legittima vertenza sociale.
Ecco l'articolo:
Miliziani palestinesi hanno occupato per un'ora il municipio di Betlemme e, armi in pugno, hanno cacciato i dipendenti dall'edificio, interrompendo i preparativi per il Natale. I miliziani delle Brigate dei Martiri di al Aqsa - una ventina - chiedevano soldi e lavoro. Il municipio di Betlemme si trova proprio sulla Piazza della Mangiatoia, vicino alla Basilica della Natività, dove in questi giorni fervono i preparativi per la Messa del Gallo e del Natale. I miliziani, che chiedevano all'Autorità nazionale palestinese di dare lavoro a 300 militanti del movimento, hanno lasciato l'edificio quando il governatore di Betlemme si è impegnato a occuparsi delle loro richieste.