Morgantini & Annunziata ovvero disinformazione & propaganda
Testata: La Stampa Data: 17 dicembre 2005 Pagina: 26 Autore: Luisa Morgantini-Lucia Annunziata Titolo: «Su Israele l'europa non deve nascondere la verità»
Nella rubrica "Posta e Risposta" che Lucia Annunziata cura per LA STAMPA, viene pubblicata oggi una lunga lettera di Luisa Morgantini, ben nota per la sua totale dedizione politica e umana alla lotta contro Israele, senza se e senza ma. Poteva non cogliere l'occasione del rinvio del cosidetto Rapporto UE su Gerusalemme per rilanciare una delle sue infinite campagne d'opinione contro lo Stato ebraico ? No, ovviamente, e Lucia Annunziata gliene fornisce ampio spazio. Quella stessa Annunziata della quale noi, che abbiamo l'abitudine a ricordare, non dimentichiamo il lavoro svolto quando era corrispondente da Gerusalemme per Repubblica. Una specie di Morgantini della carta stampata. Nella sua risposta Annunziata si augura un dibattito fra i lettori. Accontentiamola. Ecco la lettera della Morgantini, poi alcuni nostri brevi commenti: Ecco la lettera della Morgantini:
LA decisione assunta dai 25 Ministri di Affari esteri dell'unione Europea, il passato 12 dicembre a Bruxelles, di non pubblicare la bozza di rapporto che fortemente critica l'attività israeliana a Gerusalemme Est, nello specifico per quanto riguarda il Muro di separazione e l'espansione degli insediamenti illegali è un aiuto oggettivo alle forze estremiste palestinesi e alla politica di annessione territoriale israeliana. Nella dichiarazione ufficiale relativa alla decisione presa, il Ministro degli Affari Esteri inglese Jack Straw parla del «cambiamento delle circostanze in Israele e nei territori occupati» e aggiunge «pubblicare il rapporto ora sarebbe inappropriato perché l'Unione Europea non vuole coinvolgersi in questioni politiche interne ad Israele in un momento di corsa verso le elezioni». Questa non è una buona ragione per oscurare la bozza del rapporto, scritto dalle delegazione dei 25 dell'Unione Europea presenti a Ramallah, Gerusalemme e Tel Aviv, e che invece avrebbe dovuto essere discusso al Summit Europeo di Bruxelles il 15 e 16 Dicembre. Il documento critica Israele per le demolizioni delle case palestinesi a Gerusalemme est, per la riduzione dei permessi di lavoro per i palestinesi e per l'imposizione di tasse discriminatorie; l'attività israeliana presso Gerusalemme est viene definita dal rapporto: «una violazione delle obbligazioni della Road Map e del diritto internazionale» riferendosi ai quartieri di Ramot, French Hill, East Talpiot, Gilo, Pisgat Ze'ev and Har Homa come «insediamenti illegali...». Non c’è dubbio che il ritiro da Gaza, è un fatto positivo anche se fatto unilateralmente dal governo Sharon come non c’è dubbio alcuno che il coinvolgimento Europeo nel dopo ritiro e con la presenza al confine di Rafah è altrettanto importante. Ma è necessario avere chiaro che Gaza non è la Palestina ma solo una piccola parte dei territori occupati nel 1967. E non si può dire come ha detto Solana, che questo rapporto «sta da una parte sola» perché questo rapporto sta dalla parte dei fatti, che invece l’Unione Europea intende oscurare. Mi auguro che l’Unione Europea sappia usare la sua forza diplomatica per la pace e la realizzazione di due popoli e due stati con Gerusalemme capitale condivisa. Chiedo a tutti coloro che vogliono la pace con giustizia e la fine di ogni atto di violenza e terrorismo, da qualunque parte provenga, di chiedere all'Unione Europea di non nascondere la verità. Luisa Morgantini, Parlamentare europea gruppo Gue-Ngl Presidente della Commissione Sviluppo
E la risposta di Lucia Annunziata: RINGRAZIO Luisa Morgantini per questo contributo su un tema molto delicato. Spero possa essere l’inizio di un dibattito fra i nostri lettori. Alcune osservazioni: 1) Già il titolo è fuorviante. Dà per scontato che Israele ha torto, se l'Europa deve nascondere la "verità". La responsabilità del titolo è ovviamente di Annunziata 2)Le osserviazioni di Jack Strow, il ministro degli esteri inglese, basate su di un comune buon senso politico e diplomatico, vengono fatte passare come un "favore" a Israele. 3) Tutta l'analisi della Morgantini potrebbe essere definita ridicola, se uno conosce anche solo superficialmente la realtà israeliana e quella di Gerusalemme in particolare. Purtroppo la stragrande maggioranza dei lettori non conosce Israele, e deve accontentarsi della propaganda morgantiniana. Come fragli capre che Gilo, Talpiot, French Hill sono quartieri di Gerusalemme e non "insediamenti illegali" come li presenta la Morgnatini ? 4)l'equiparazione di violenza e terrorismo fra Israele e Hamas & C. è ripugnante. Ma è lo stile della Morgantini, avvalorato qui dalla benedizione della Annunziata.
Invitiamo i nostri lettori a scrivere la loro opinione, visto che viene anche sollecitata dalla Annunziata. cliccare sulla e-mail sottostante, e in pochi minuti si potrà contrastare la propaganda della Morgantini.